Why not laugh. Noto per aver dedicato parte della propria ricerca al fenomeno della risata, indagandone il suo aspetto piu' sovversivo e liberatorio, in 'Why not laugh', Steinle presenta le videoinstallazioni 'Laughter Project', 'Paradiesvogel', 'Island' e 'Moneymantra', oltre a una selezione tematica di fotografie.
Una personale con videoinstallazioni e fotografie racconta l’artista
tedesco,
dalla risata estrema e liberatoria di Laughter Project al nudo ironico di
Paradiesvögel.
Palermo, 3 giugno 2009 - Si inaugura giovedì 11 giugno alle ore 21, la
personale Why not laugh, di Piero Steinle al Centro d’Arte Piana dei Colli.
Noto per aver dedicato parte della propria ricerca al fenomeno della risata,
indagandone il suo aspetto più sovversivo e liberatorio, in Why not laugh,
Piero Steinle presenta le videoinstallazioni “Laughter Project”,
“Paradiesvögel”, “Island” e “Moneymantra”, oltre a una selezione tematica di
fotografie.
La personale, presentata dal Goethe-Institut Palermo, nell'ambito del
progetto Omniapolis, assieme al Centro d’Arte Piana dei Colli, racchiude
alcune delle videoinstallazioni che Steinle, grazie alla collaborazione con
il Goethe-Institut Italien, ha già allestito con successo alla Triennale di
Milano, al MADRE di Napoli e al Museo d’Arte Contemporanea di Villa Croce di
Genova.
“Piero Steinle usa ironia e seduzione d’immagine per esplorare, attraverso
video, fotografie e mixed media, la condizione della contemporaneità –
spiega Giulia Ingarao, Direttore Artistico del Centro d’Arte Piana dei Colli
– Una disamina a tratti spietata che mantiene, nell’ironica denuncia
dell’attitudine ad un automatismo di massa, un tentativo di scuotimento
espresso tramite la forza dell’immagine e l’iterazione del messaggio
contenuto nelle sue opere”.
Nella videoinstallazione Laughter Project, “Piero Steinle ci mette di fronte
al “Trionfo del riso” – chiarisce Marcello Faletra, saggista e redattore di
Cyberzone – un trionfo critico, poiché l’immagine del riso è sempre un atto
che inclina la razionalità […] Davanti alla vertiginosa visione del vuoto
planetario creato dall’eccesso di pubblicità, dall’eccesso di spettacolo,
dall’esuberanza delle immagini, il riso (umano troppo umano) con la sua
azione sovversiva, è l’unica risposta a questa sfida del nulla. Di fronte a
un mondo delirante l’unica risposta è una risata delirante”.
"Mentre l’uomo moderno e il mondo globalizzato sembrano soccombere ai
problemi e alla crisi – afferma Steinle -, da artista propongo come
soluzione universale la pura e semplice risata, individuale e collettiva: il
riso trionfa sulla gravità del mondo e del denaro. Sarebbe la vera
rivoluzione!".
Piero Steinle fa parte di quegli artisti uniti dal loro interesse per la
realtà e ideologie che rendono difficile la vita. Il fenomeno del riso
culturalmente trasversale e la sua rilevanza sociale sono al centro della
sua ricerca, che esplora il comportamento ilare di persone delle più
svariate provenienze, sia nella loro sfera pubblica che in quella privata.
Studiando il riso Steinle tematizza un fenomeno di alta rilevanza nella
società odierna. Da alcuni anni si sta diffondendo un “movimento del riso”
iniziato in India e negli Stati Uniti che ha scelto il “riso senza motivo”
come motto di vita da seguire per la propria salute psichica e fisica. Gli
studi di Steinle sul riso riescono ad avviare una riflessione sul rapporto
col riso e allo stesso tempo mettono in rilievo la sua necessità essenziale.
Persone delle più svariate provenienze ridono nella loro sfera privata e
pubblica formando un panorama universale del riso. Nelle opere il riso è
concepito come atto performativo, che viene seguito dalla fase della genesi
fino allo scoppio della risata, che spesso aumenta di intensità fino a
sfociare nell’isteria assumendo tratti estatici - animaleschi. Steinle mette
a punto uno scenario di grande effetto nel quale il riso viene portato alle
sue forme estreme con un impatto inquietante sull’osservatore che potenzia
ulteriormente l’occultamento di un motivo scatenante.
Steinle (nato a Monaco di Baviera nel 1959) inizia il suo percorso artistico
dopo gli studi in architettura e archeologia a Monaco, Roma e Siviglia
lavorando con il video. L’installazione documentaria “Stadt im Verborgenen”
(1994) e le complesse ed impressionanti videoinstallazioni “Die unbekannten
Kathedralen” (1995) e “Detonation Deutschland” (1996) lo fanno conoscere a
livello internazionale. Steinle ha partecipato a numerose mostre personali e
collettive, tra cui al Haus der Kunst a Monaco, al P.S. 1 a New York e
presso la Tate Gallery of Modern Art a Londra. I suoi lavori fanno parte di
importanti collezioni come quelle della Deutsche Bank e della Kunsthalle
Mannheim.
In occasione dell’inaugurazione, Heidi Sciacchitano, Direttrice del
Goethe-Institut Palermo, Stefania Alliata, Presidente di Villa Alliata
Cardillo, Giulia Ingarao e Marcello Faletra presenteranno al pubblico
l’artista Piero Steinle e la sua produzione.
Per i vini si ringrazia la Cantina Porta del Vento.
Per informazioni: Programma Culturale Goethe-Institut Palermo
Cantieri Culturali alla Zisa - Via Paolo Gili, 4 Palermo
Tel. +39 091 6528680
Fax +39 091 6528676
http://www.goethe.de/palermo
Inaugurazione 11 giugno 2009 alle ore 21
alla presenza dell'artista
Centro d’Arte Piana dei Colli -
Villa Alliata Cardillo
Via Faraone 2 (nei pressi della Fabbrica delle Idee e del Velodromo) Palermo
Martedi, giovedi e domenica dalle ore 16 alle ore 22
ingresso libero