Lavoratori di vetro. Uomini, donne, bambini a Murano (1957-1961). In mostra trentacinque fotografie scattate all'interno di alcune fabbriche muranesi. Le foto ritraggono il lavoro minorile in fabbrica, le pause pranzo dei lavoratori, le condizioni generali di mancanza di sicurezza inimmaginabili nell'odierna organizzazione del lavoro.
Giovedì 28 maggio si è inaugurata la mostra fotografica “Lavoratori di vetro. Uomini, donne, bambini a Murano (1957-1961)", foto di Luigi Ferrigno, organizzata dall'Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia e l’Iveser (dal 15 giugno visibitabile solo alla mattina o su appuntamento)
La mostra espone trentacinque fotografie del fotografo veneziano Luigi Ferrigno scattate all’interno di alcune fabbriche muranesi sul finire degli anni ’50 e all’inizio del decennio successivo, con una visione documentaristica e tecnica molto vicina al foto-réportage che, in quegli anni, accomunava molti fotografi non solo italiani.
Le foto di Ferrigno fissano momenti irripetibili di quei processi lavorativi e di quegli ambienti spogli ed essenziali che rimandano alla memoria un “fare lavoro” che, nel ricordo collettivo, è andato presto dimenticato. Sono esposte suggestive fotografie che ritraggono il lavoro minorile in fabbrica, le pause pranzo dei lavoratori ad addentare un panino o distesi ed addormentati su un’asse di legno, le condizioni generali di mancanza di sicurezza inimmaginabili nell’odierna organizzazione del lavoro.
Documenti questi che evidenziano un drammatico realismo ma anche un grande senso di poesia fatta di chiaroscuri e di colpi violenti di luce che, attraverso un sapiente controllo della tecnica del bianco/nero, tipico delle pellicole fotografiche allora in uso, ci rimandano ad una grande fotografia documentaristica.
Il patrimonio di immagini esposte verrà, nelle prossime settimane, archiviato e reso consultabile per mezzo del portale http://www.albumdivenezia.it (realizzato dall’Archivio della Comunicazione del Comune di Venezia) che, al suo interno, dedicherà una sezione ai fotografi veneziani. In questa prima fase troveranno posto le immagini di Luigi Ferrigno insieme a quelle di Carlo Mantovani relative all’ultima occupazione del Mulino Stucky del 1954, esposte lo scorso anno nella sede dell’Iveser alla Giudecca.
Una scoperta ed un omaggio - da parte dell’Archivio della Comunicazione e dell'Iveser- ai tanti autori veneziani che, nel corso della seconda metà del ‘900, hanno contribuito a documentare la Venezia sociale e i suoi cambiamenti.
Inaugurazione: Giovedì 28 maggio
Villa Herriot
Giudecca-Zitelle, Calle Michelangelo 54/P
mar-ven 10.30-12.30
Dal 15 giugno visibitabile solo alla mattina o su appuntamento
Ingresso libero