Frammenti Metropolitani. Una ricerca fotografica nata per realizzare un reportage personale ed intimo, per raccontare una citta' anche nei luoghi meno conosciuti, per impossessarsi delle molteplici dimensioni che puo' assumere in un particolare momento, una persona, un luogo, un'atmosfera.
A cura di Vincenzo Mirisola
Tre, in sostanza, le linee portanti su cui poggia Frammenti Metropolitani, una ricerca intensa e raffinata: realizzare un reportage personale, intimo, in grado di dare spazio e visibilità alla propria sensibilità; raccontare una città, anche nei luoghi meno conosciuti o famosi; impossessarsi delle molteplici e diverse dimensioni che può assumere in un particolare momento, una persona, un luogo, un’atmosfera, un contesto.
Giuseppe Cardoni, in totale libertà interpretativa, affidandosi alla estemporaneità delle circostanze e alla propria capacità percettiva, individua il probabile soggetto, immagina il possibile frammento e lo sintetizza, dopo averlo innervato della propria sensibilità.
Frammenti di riflessioni collegati tra loro da un sottile ed invisibile filo conduttore - il tratteggio narrativo strutturale che connota l’indagine - che hanno una loro individualità iconica significante e nel contempo si fondono, in termini di linguaggio, in una trama stilistico-espressiva di raffinata valenza culturale e di stimolante gusto estetico.
L’autore umbro è affascinato dal rapporto tra la dimensione plurale del soggetto individuato - le persone, le cose, i luoghi, le atmosfere, i contesti - e dalla correlazione e/o contrapposizione con gli elementi grafici - segni, tracce, simboli, profili allegorici, richiami pubblicitari - della città stessa.
Frammenti Metropolitani è un lavoro in progress. In Cardoni fotografo è forte la speranza, anche per il suo modo di guardare e di vedere chi incontra (o cerca o trova), di riguardare e rivedere, nei luoghi già indagati, in tempi diversi, il riproporsi di approcci comunicativi simili e momenti percettivi comparabili, magari in dimensioni inedite, nuove, e una diversa intensità emotiva, ma con i segni del tempo trascorso. Un modo per tentare di misurare i passaggi intervenuti, stimare le memorie sedimentatesi, studiare le differenze e riflettere sulle ulteriori possibili dinamiche evolutive, previsualizzandone, al limite, forme e contenuti.
(Fausto Raschiatore)
Inaugurazione 13 giugno ore 18,30
Lanterna magica
via Goethe, 43 Palermo
da Martedì a Sabato 9:30-13:00 e 16:30-19:30, Lunedì 16:30-19:30