Galleria 9 Colonne / SPE/ Il Resto del Carlino
Bologna
via Cesare Boldrini, 10
02 860290 FAX
WEB
Mauro Lacqua
dal 15/6/2009 al 6/7/2009
sabato e festivi 9-13 e 14-17.30

Segnalato da

Vera Agosti



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Mauro Lacqua
Vera Agosti



 
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15/6/2009

Mauro Lacqua

Galleria 9 Colonne / SPE/ Il Resto del Carlino, Bologna

Infinito. L'artista parte dalla fotografia, da cui estrapola i dettagli preferiti, come il cuore di una rosa, i pistilli, il gambo o una foglia, per poi ingrandirli e rappresentarli sulla tela. A cura di Vera Agosti.


comunicato stampa

a cura di Vera Agosti

Infinito è il titolo di ogni lavoro di Mauro Lacqua. Idealmente si collega alla sua concezione dell’arte, sia semanticamente, sia simbolicamente. Infinito è il piacere dell’artista durante la realizzazione materiale delle sue nuove opere. Lacqua infatti, come molti, parte dalla figurazione, soffrendo però la necessità di dover accontentare costantemente il pubblico. Dopo aver frequentato la Civica Scuola di Arti Visive di Pavia, e soprattutto grazie all’aiuto e ai consigli della sua insegnante, Monica Anselmi, il pittore riesce a liberarsi da queste costrizioni e frustrazioni, sperimentando nuovi materiali che lo portano ad operare solo per sè, per la sua piena realizzazione spirituale, giocando come un bambino che scopre qualcosa di diverso e insolito.

Una grande perdita personale influisce su questo cammino di gioia. L’arte diventa il mezzo per comunicare passioni e sentimenti altrimenti inesprimibili. La donna amata diventa simbolo di un eterno femminino, perso nel dolore e nelle ferite della vita. Così ragazze dalle apparenze morbide e sensuali hanno il corpo martoriato da cicatrici più o meno aperte, più o meno rimarginate. Sono i fondi di caffé, uniti alle colle e al silicone, che creano questo bruno impasto magico, con crepe e fessure volte a simboleggiare la sofferenza. La disperazione profonda è talmente intima da non voler essere condivisa: per questo le donne celano il volto con un braccio, oppure distolgono lo sguardo dall’osservatore, per rimanere nella loro accorata solitudine. Per fortuna il tempo lenisce ogni male e le ferite sono spesso ricucite con ago e filo, pronte per diventare solo un triste e passato ricordo.

La felicità ritorna ed esplode nella festa dei colori, nelle pieghe di fiori giganteschi che sorridono alla vita. Lacqua parte dalla fotografia, da cui estrapola i dettagli preferiti, come il cuore di una rosa, i pistilli, il gambo o una foglia. I particolari sono ingranditi e rappresentati sulla tela attraversando materiali grezzi e voluminosi come cemento e garze in un incontro tra pittura e scultura. Una fragile campanula diventa un sole nascente; il cuore di un fiore è un vortice di fuoco, le fiamme dell’inferno, un vulcano che sta per eruttare o una pallida luna piena nuovamente infinita.
Vera Agosti

Mauro Lacqua nasce a Milano nel 1966. Vive e lavora tra Milano e Pavia. Fin da bambino coltiva il suo innato interesse per le arti figurative ed apprende i rudimenti e le prime tecniche pittoriche grazie all'incontro col maestro Mimmo Canonico. Sviluppa in seguito la conoscenza delle diverse scuole e tecniche pittoriche presso la Civica Scuola di Arti Visive di Pavia e con l'aiuto della sua insegnante, Monica Anselmi, arriva all' utilizzo di cementi e materiali di recupero più consoni alla sua inclinazione e sensibilità. Espone dal 2008. Vive a San Genesio ed Uniti 27010 (Pavia), via Certosa 32 /B.

Galleria 9 Colonne SPE/ Il Resto del Carlino
via Cesare Boldrini, 10 - Bologna
orario: 9/13 -14/17.30 sabato e festivi
ingresso libero

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