Riflessioni sulla scomposizione. "Il caos trasformato in rigore stilistico. Il processo che e' proprio dell'arte." (da una recensione di Costanzo Costantini).
A cura di Hary Daqua
Paolo Fermi è autore di opere di una potente visionarietà, disegnate, strutturate, costruite, microcosmi carichi di estro, energia vitale, immaginazione, popolati di figure enigmatiche entro grafie e geometrie fantastiche e bizzarre, di elementi astratto-concreti che si stagliano su piani diversi, fra cromie dai contrasti violenti in gamme varianti, all'insegna del ritmo, della velocità, del dinamismo. E' un pittore che ha stile, i suoi quadri sono moderni, ben costruiti, originali. Figlio della cultura del Novecento, ma di forte personalità, nelle sue opere la realtà che lo circonda o che inventa, all'insegna di un cosmo soggiacente ad un ritmo di cambiamento vertiginoso, subisce metamorfosi sorprendenti, sprigiona un'energia creativa prorompente. Il caos trasformato in rigore stilistico. Il processo che è proprio dell'arte.
(da una recensione di Costanzo Costantini)
Note biografiche
Nato nelle Marche ma cittadino romano di adozione, Paolo Fermi si è interessato sin da giovanissimo alla moda, partecipando a seminari e shows sia in Italia che all'estero. La moda intesa nella vasta e varia gamma delle sue espressioni, ossia implicante il disegno, la fotografia, la coiffure, la scenografia, la pittura, la scultura, l'architettura, finché, agli inizi degli anni novanta, non si dedica pressoché esclusivamente alla pittura. E' superfluo osservare che la moda, già in gran voga nelle grande stagione del Futurismo e coltivata da artisti di prima grandezza, come Balla, Depero, Dottori, è entrata da un pezzo nel dominio delle arti visive, tanto è vero che gli stilisti hanno oggi libero accesso nei più prestigiosi musei internazionali. Ma per Paolo Fermi la moda è stata soltanto una esperienza preliminare, che gli è servita per mettere a fuoco il suo talento specifico, ossia quello del pittore. Sin dalle sue prime opere, egli ha dimostrato perentoriamente di possedere una sensibilità particolare, che si è tradotta via via in una chiave espressiva originale, in uno stile proprio. Le sue tele hanno trovato subito estimatori e acquirenti, alcune di esse sono state pubblicate nella rivista ''Ars''.
Inaugurazione: venerdì 19 giugno 2009 dalle ore 19,30 in poi
Il Laboratorio
Via del Moro, 49 - Roma
Orari: 18,30 - 22,30 (tutti i giorni)
Ingresso libero