Spirito della meccanica tra i fondi d'oro. Automobili e motocicli degli anni futuristi compresi tra il 1909 e il 1930, trovano posto nelle prestigiose sale dei trecenteschi e quattrocenteschi dipinti a fondo oro. La mostra e' realizzata in occasione dei festeggiamenti del Centenario Futurista.
Un provocatorio gioco di specchi, contaminazioni e confronti tra lessici
contrapposti. L’immobilità ieratica dei fondi d’oro che fa da contro-altare ad una
idea di velocità simboleggiata dalle automobili e dalle motociclette d’epoca
futurista, la sinuosa carnalità dei corpi raffigurati nelle tele del Beccafumi che
contrasta con i freddi modelli anatomici, in gesso o cera, che della macchina umana
mostrano la meccanica interna, il movimento vitale del sangue che scorre nelle vene
e alimenta organi ed articolazioni come benzina negli ingranaggi delle macchine.
E’ il filo rosso della mostra “MACCHINE! Spirito della meccanica tra i fondi d’oro”
a cura di Gabriele Borghini, che inaugura il 24 giugno (alle ore 18.00) e prosegue
fino al 4 ottobre, presso la Pinacoteca Nazionale di Siena. Promossa da
Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici di Siena e Grosseto, Pinacoteca
Nazionale di Siena, Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale di
Siena, Fondazione Monte Paschi di Siena attraverso Vernice Progetti Culturali e
Assessorato alla Cultura del Comune di Siena, nell’ambito dei festeggiamenti per il
Centenario del Futurismo, la mostra è divisa in tre sezioni e ruota intorno al tema
della “macchina”.
Intesa come una articolata e congegnata invenzione figurativa o anche più
semplicemente come oggetto artistico in cui il telaio diventa vera e propria
costruzione architettonica e linguaggio formale, la macchina rivive negli
straordinari capolavori dei maestri senesi eccezionalmente accostati alle macchine a
motore e alla macchina umana. Automobili e motocicli degli anni futuristi compresi
tra il 1909 e il 1930, trovano posto nelle prestigiose sale dei trecenteschi e
quattrocenteschi dipinti a fondo oro, mentre alcuni modelli anatomici dei primi
decenni del ‘900, in gesso o cera utilizzati a scopo didattico, vengono allestiti in
contrasto con opere pittoriche di straordinaria complessità compositiva, dove
l’anatomia nell’uso esasperato del movimento dei corpi e della tensione energetica
(Beccafumi), assume invece il significato di macchina espressiva.
Nell’apparente immobilità dell’arte musealizzata irrompe il movimento, trovano
cittadinanza gli ingranaggi produttori di velocità e azione, lietmotiv
dell’avanguardia futurista. La dichiarata avversione di questo movimento per i musei
considerati passatisti e accademici, viene rovesciata completamente, e mentre ne
viene offerta un’immagine viva, dissacrante e “desacralizzata”, gli stessi
oggetti-motore, come le automobili o le motociclette serviti a questo scopo, sono
fatti rivivere come sculture, vere e proprie opere d’arte, in un gioco di specchi
che le riconduce e le restituisce al “museo cimitero” a cui venivano contrapposte.
Il percorso espositivo si apre con l’esposizione di una Fiat 0 del 1913, che ricorda
la famosa caduta nel fosso del padre del futurismo Filippo Tommaso Marinetti,
avvenuta nel 1908 mentre era alla guida di una Fiat 4 cc. Ai lati del pozzo, nel
cortile coperto della Pinacoteca saranno esposte due sidecars: un harley davidson
del 1917 e una triumph del 1922.
L’esposizione prosegue al secondo piano, nei tre saloni dei fondi d’oro, con una
sequenza di moto Guzzi, Frera, Gilera, Bianchi, Indian, Bmw e Peugeot. Nella sala
del Beccafumi, dominata dal grande dipinto “Caduta degli angeli ribelli”, dove le
anatomie e le positure corporali appaiono come arrovellate, verrà allestito il
confronto con uno straordinario dipinto del primo novecento “XXI secolo” di Giovan
Battista Crema, di proprietà del cantante Lucio Dalla e raffigurante l’Inferno
umano, vera e propria macchina di anatomie nude e avviluppate in un vortice
ineluttabile.
Nella sala dei disegni al tratto, preparatori per il pavimento del Duomo di Siena
saranno esposti i modelli anatomici sezionati per mostrarne gli ingranaggi interno
ed anche due motori di automobili degli anni ’20, e una colonna vertebrale in
formaldeide dentro il suo contenitore vitreo ed altri reperti e materiali.
L’allestimento minimalista, a cura di Alberto Scarampi di Pruney, accompagnerà il
visitatore nella comprensione dei confronti e degli accostamenti. Nel catalogo edito
da Protagon l’introduzione è di Gabriele Borghini, la prefazione di Fabio Benzi, la
postfazione di Giordano Bruno Guerri, i saggi introduttivi alle sezioni sono a cura
di Anna Maria Guiducci per “Le macchine figurative”, Mario Gamberucci e Valerio
Bartoloni per “Le macchine a motore” e Francesca Vannozzi per “La macchina umana”.
In concomitanza con la mostra nella Sala del Cenacolo della Pinacoteca sarà esposta
l’opera di Corrado Forlin “Splendore simultaneo del Palio di Siena” del 1937
(Venezia, Collezione Teso), raro esempio di pittura futurista che abbia come
soggetto il Palio di Siena.
L’esposizione rappresenta un evento nell’evento. Attraverso un meccanismo simile a
quello delle scatole cinesi, la mostra “Macchine” avrà, infatti, il suo cuore
pulsante in questo tributo alla macchina senese per eccellenza, la “Macchina Palio”.
A fare da sfondo al quadro, sarà un allestimento teatrale a cura di Andrea Milani,
tratto da “Il Palio di Siena” di Duilio Cambellotti con riferimenti a disegni di
bandiere di quel periodo conservate nei musei delle diciassette contrade e decorate
con motivi geometrici e raggisti. Attraverso le immagini riprodotte sulle grandi
piramidi allestite all’interno della sala, un percorso suggestivo accompagnerà il
visitatore alla scoperta del quadro a cui fanno da cornice ideale.
“MACCHINE! Spirito della meccanica tra i fondi d’oro”, è promossa da Soprintendenza
per i Beni Artistici e Storici di Siena e Grosseto, Pinacoteca Nazionale di Siena,
Assessorato alla Cultura dell’Amministrazione Provinciale di Siena, Fondazione Monte
Paschi di Siena attraverso Vernice Progetti Culturali, Assessorato alla Cultura del
Comune di Siena e resterà aperta fino al 4 ottobre, da martedì a sabato: 10.00 -18.
00. Lunedì, domenica e festivi: 9.00 – 13.00. Il biglietto di ingresso alla
Pinacoteca comprende la mostra “MACCHINE! Spirito della meccanica tra i fondi d’oro”
e l’esposizione“Splendore simultaneo del Palio di Siena” (intero €4,00; ridotto
€2,00 per cittadini dell' Unione Europea tra 18 e 25 anni, per insegnati di ruolo
nelle scuole statali; gratuito: cittadini dell' Unione Europea di età inferiore ai
18 anni o superiore ai 65 anni; studenti e docenti delle Facoltà di Architettura e
di Lettere - indirizzo Storia dell'arte; dipendenti MBAC - Ministero per i Beni e le
Attività Culturali; guide turistiche autorizzate nell'esercizio della propria
attività, appartenenti all' ICOM).
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Pinacoteca Nazionale
via di San Pietro, 29 - Siena
Orari: da martedì a sabato: 10.00 -18. 00. Lunedì, domenica e festivi: 9.00 – 13.00
Biglietti: intero euro 4,00; ridotto euro 2,00