La poesia visiva da provocazione a gioco. La mostra presenta venti artisti impegnati a livelli diversi con le parole, private del loro supporto semantico e utilizzate perlopiù come elementi compositivi al pari dei colori.
La poesia visiva da provocazione a gioco
A cura di Lamberto Pignotti
Opere di:
Albani - Andolcetti - Benfenati - Boschi - Canè
Cassaglia -Cimino - Fazzini - Foschi - Gennai
Guillot - Lambo - Lentini - Manfredi - Moio
Pellegrino - Roffi - Ruffoni - Spena - Tulumello.
La poesia visiva, nata da una costola dell'informale, sfrutta la parola non solo
come veicolo di significato ma anche come elemento di figurazione in modo
che entrambi, senso e segno, si condizionino e si esprimano reciprocamente.
Dalla grande famiglia della poesia verbo-visiva, attiva già alla fine degli anni
Sessanta, si distacca una cellula fiorentina, il Gruppo 70, interessato ad elementi
tecnologici e pop, e tenuto insieme da Lamberto Pignotti. A lui, animatore del
gruppo, si deve oggi una ricognizione su esiti e sviluppi del movimento condotta
attraverso una recente campionatura. Scartati i precursori, i fondatori, i padri e
i maestri, dalla sua selezione è nata la mostra 'De Scriptura' in corso allo
Studio Gennai di Pisa, di fatto un aggiornamento su epigoni e nuovi adepti che
prendono vita dagli anni '80 e si spinge fino ad oggi.
La mostra presenta venti
artisti impegnati a livelli diversi con le parole, private del loro supporto semantico
e utilizzate perlopiù come elementi compositivi al pari dei colori.
Studio Gennai
via dell'Occhi, 40
Pisa