The After Party. Lo storico festival e' presupposto per una mostra che indaga quanto gli eventi musicali di massa rappresentino una chiave di lettura fondamentale per comprendere la cultura e il costume delle generazioni cresciute negli ultimi quarant'anni. L'allestimento fonde contributi storici e pura rappresentazione con l'ausilio di combinazioni di suoni e musiche, fotografia, video-proiezioni e installazioni audiovisuali. A cura di Davide Giannella e Daniele Salomone.
A cura di Davide Giannella e Daniele Salomone
In occasione del quarantesimo anniversario del Festival di Woodstock, la Triennale di
Milano presenta Woodstock - The After Party.
Nell’agosto 1969, a Bethel, località in prossimità di White Lake, nello Stato di New
York, è in programma un festival rock: il Woodstock Music and Art Fair, una tre giorni
di musica in cui sono previste le esibizioni di artisti come Jimi Hendrix, Janis Joplin, gli
Who, Crosby Stills Nash & Young, Jefferson Airplane, Santana.
Già dalla fine di luglio, la Contea di Sullivan è pacificamente invasa da decine di
migliaia di persone provenienti da ogni angolo degli Stati Uniti. Un movimento di
persone, successivamente ribattezzato Woodstock Nation, unite dalla condivisione di
valori e ideali di cui la musica rock è la perfetta sintesi.
Nel momento stesso in cui nasceva, la Woodstock Nation definiva la sua essenza, fatta
di ideali e di libertà, di pace e di amore, divenendo un’istantanea della controcultura
giovanile statunitense di fine anni Sessanta.
Un grandioso precedente e, dunque, un modello a cui fare riferimento. Le generazioni
cresciute nei decenni successivi hanno tentato di sentirsi parte di quella Nation oppure
l’hanno fortemente rinnegata, ma in ogni caso si sono confrontati con essa.
I grandi raduni musicali nel tempo hanno assunto nuove forme, come i rave e gli street
festival. Ma il senso dell’aggregazione giovanile intorno alla musica è rimasto intatto
nella sostanza. Il festival è una “zona franca” in cui valgono altre regole rispetto alla
quotidianità.
Woodstock - The After Party indaga quanto gli eventi musicali di massa rappresentino
una chiave di lettura fondamentale per comprendere la cultura e il costume delle
generazioni cresciute negli ultimi quarant’anni.
L’allestimento della mostra fonde contributi storici e pura rappresentazione con l’ausilio
di combinazioni di suoni e musiche, fotografie selezionate dall’archivio Corbis, video-
proiezioni e installazioni audiovisuali.
Nell’ambito della mostra ogni giovedì a partire dalle 19.00 saranno organizzati dj
set e, a seguire, la rassegna di film Generations, realizzata in collaborazione con
nick.
Generations
2 Luglio - 17 Settembre inizio ore 21,30
Nell’ambito della mostra Woodstock - The After Party, la Triennale di Milano presenta
Generations, una rassegna di film che nell'arco di cinquant'anni interpretano lo spirito di una
generazione, tra ideali e contraddizioni. Dai ribelli di Tony Richardson alle generazioni “tossiche”
degli anni Ottanta, un percorso tra piccoli gioielli passati inosservati e capolavori come La rabbia
giovane. Perché il cinema è sempre generazionale.
Con due inediti sulla black culture e l'anteprima di Fighting di Dito Montiel.
Tutti i film sono proiettati in lingua originale con sottotitoli italiani
Programma dei Dj Set
Dalle ore 19.00
25/06 Boosta
02/07 Alessio Bertallot
09/07 Wandalistic (Pierpaolo Peroni)
16/07 Crookers + Nick Sarno
23/07 Fabio De Luca
30/07 Andy (Bluvertigo)
06/08 Marco Rigamonti
27/08 Marco Rigamonti
03/09 Saturnino
10/09 Lele Sacchi
17/09 da definire
Immagine: Bettmann - Woodstock, per gentile concessione di CORBIS
Ufficio stampa tel. 02 72434241/205/247 fax 02 72434239 ufficio.stampa@triennale.it
Inaugurazione 25 giugno ore 19
Triennale Bovisa
via R. Lambruschini 31 Milano
Orari:
martedì-domenica 11.00-21.00
giovedì 11.00-23.00
Per tutto il 2009 Triennale Bovisa è Free Bovisa offrendo l’ingresso libero a tutte le mostre senza costi e senza limiti di orario.