Sintetico Italiano. L'esposizione esamina il percorso personale dell'artista negli ultimi anni attraverso tre serie di fotografie: Sintetico Urbano, Souvenirs e Apparizioni, il cui filo conduttore resta per tutte l'elemento del Kitsch come pellicola menzognera ed edulcorante della realta'.
A cura di Angela Tecce
L’esposizione esamina il percorso personale dell’artista negli ultimi anni attraverso tre serie di fotografie: Sintetico Urbano, Souvenirs e Apparizioni, il cui filo conduttore resta per tutte l’elemento del Kitsch come pellicola menzognera e edulcorante della realtà.
L’artista percorre da qualche anno le strade del kitsch che lo hanno condotto attraverso cimiteri per cani e laccate cittadine del sud Italia dove l’intero paesaggio sembra il set di un film anni ’50 o di uno spot di prodotti per famiglie. La scenografia sovraccarica di questi luoghi accosta baite alpine a colonnati neoclassici, centri commerciali moderni a guglie neogotiche.
Reliquia di questo pellegrinaggio, feticcio mistico dell’era del turismo di massa, il souvenir, sul quale l’artista si concentra nella sua seconda serie, abbandona la sua condizione di frivolo oggetto da mensola in cucina per elevarsi, nelle foto di Cerio, ad una dimensione purissima e ascetica in un elegante bianco e nero da straight photography che, interferendo con la fattura approssimata di questi ninnoli, restituisce un immagine eloquente del turismo odierno. Una pratica preconfezionata e ammiccante che nulla ha a che vedere con la realtà delle tradizioni e dei luoghi visitati ne con le persone che li abitano.
L’obiettivo stringe sulla tematica religiosa nella serie di lavori più recente intitolata “Apparizioni” mantenendo però l’attenzione concentrata sul confronto tra desiderio e realtà, ovvero sull’oggetto e la sua “manifestazione”. Le figure di grandi statue di madonne e sante, sembrano emergere da paesaggi rigogliosi come apparizioni mistiche manifestando però immediatamente la loro natura di oggetti piùcchereali, portatori di un significato cultuale pret-a-porter. Contrasti aggressivi e sfondi sfumati stressano l’accento sull’effettiva concretezza di questi feticci, sul loro smaltato manifestarsi che ci rapisce, trasporta e infine ci fa sorridere. La patina del kitsch non fornisce risposte ma scherma la realtà con una lamina che ancora una volta confonde.
Catalogo Sintetico Italiano Silvana editoriale € 20,00.
BIO
Stefano Cerio vive e lavora tra Roma, Milano e Parigi.
Inizia la carriera di fotografo a soli 18 anni collaborando con il settimanale L’Espresso. Dal 2001 il suo interesse si sposta progressivamente verso la fotografia di ricerca e i video. Ha Esposto alla Galleria Damian Boquet di Parigi, al Diaframma a Milano, alla galleria Recalcati Arte Contemporanea a Torino, del 2004 è il progetto Machine Man al Lattuada Studio a Milano. Nel 2005 la Città della Scienza di Napoli e la galleria Franco Riccardo gli dedicano due personali dal titolo “Codice Multiplo”.
Nel 2008 realizza per la regione Piemonte una grande installazione on site specific per la mostra “Le Porte del Mediterraneo” a Rivoli e nello stesso anno espone alla Changing Role di Roma con la mostra “Souvenirs”.
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Immagine: Il salvatore, 2008. Stampa ai pigmenti di carbone cm. 100x120 tir. 1/3
UFFICIO STAMPA
Eleonora Tarantino
Press & Media (tel. 335/6926106) pressmedia@coolmag.it
Inaugurazione: sabato 27 giugno, dalle ore 20
Certosa di San Giacomo
Viale Matteotti - Capri (NA)
Orari: mar - dom 17-20
Ingresso libero