Sintesi e colore. ''Le tele di Bartolo si possono dunque leggere come un libro, basta coglierne il codice e tradurlo in parole semplici e significative, cosi' come la sua mano riesce a trasporle in immagini allusive.''
Scompositore più che compositore, Bartolo sembrerebbe appartenere ad una corrente dadaista poiché riesce ad utilizzare, in pittura, tutto quel che fa parte delle “cose” del mondo che lo circonda.
Sembra, peraltro, attraversare la storia dell’uomo utilizzando percorsi che analizzano la sua presenza nel territorio sino all’introspezione dello stesso universo, personaggi etnici che rincorrono animali e oggetti, che al tempo stesso osservano il cosmo che li circonda, lo studiano e lo finalizzano a loro vantaggio e utilità.
Dagli astri all’atomo la ricerca è costante e produttiva, indirizzata a costruire un mondo che si, adesso ci appartiene ma che, contemporaneamente rischia di sfuggirci….sembra anche scorgere, in un sua idealizzazione estrema, la trasformazione dell’immagine stessa dell’uomo e del suo ambiente.
Le tele di Bartolo si possono dunque leggere come un libro, basta coglierne il codice e tradurlo in parole semplici e significative, così come la sua mano riesce a trasporle in immagini allusive.
Massimo Riccobono
Il torchietto
via Domenico Trentacoste, 43 - Palermo
Ingresso libero