LABA - Distaccamento di Arti Visive
Brescia
piazza del Foro, 2
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Futurlaba
dal 26/6/2009 al 26/9/2009
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26/6/2009

Futurlaba

LABA - Distaccamento di Arti Visive, Brescia

La mostra rende omaggio al Futurismo attraverso 5 sezioni: "Teatro e scenografia" con bozzetti, disegni, fotografie e teatrini; "Moda" con alcune proposte di abiti e stoffe; "Design" con le 2 sezioni Oggetti robotici e Oggetti che si autoalimentano; "Multimedia" con un video di immagini suoni e rumori; "Interattivita'" con il lavoro Crudelta' inaudite.


comunicato stampa

Esposizione dei progetti delle Scuole LABA di Arte Drammatica, Scenografia, Design, Fashion Design, Graphic Design e Multimedia.

PREMESSA

La mattina del 20 febbraio 1909, sul giornale parigino Le figaro, un manifesto tanto radicale quanto incendiario, catturò l’attenzione del pubblico: “LE FUTURISME”. L’intento del suo autore, Filippo Tommaso Marinetti, non era tanto quello di fondare una nuova scuola letteraria, quanto quello di porsi come provocazione anticonformista supportata dalle pagine del foglio più autorevole della borghesia parigina.

Sono quindi trascorsi 100 anni esatti dalla nascita del futurismo e in diverse parti del mondo si stanno svolgendo grandi manifestazioni per celebrare questo evento.

INTRODUZIONE

Nel luglio del 1915, attraversate le vie di Milano e buona parte della pianura Padana, il Battaglione Lombardo Volontari Ciclisti e Automobilisti si accampa nel comune di Chiari, prima di raggiungere, attraversata la città di Brescia, la sponda orientale del Lago di Garda, retrovia del fronte trentino. Dopo alcune settimane trascorse a Malcesine, a metà ottobre, il Battaglione si sposta nella zona del Monte Baldo dove, il 23 ottobre, partecipa alla battaglia decisiva per la conquista di Dosso Casina, un’importante posizione strategica, nei pressi del Monte Altissimo.

Di questo Battaglione di militari volontari fanno parte alcuni artisti come Umberto Boccioni, Anselmo Bucci, Achille Funi, il giovane architetto Antonio Santelia, Luigi Russolo, Ugo Piatti, Carlo Erba, Mario Sironi e lo stesso Filippo Tommaso Marinetti, tutti appartenenti al Movimento Futurista, un Movimento artistico che esaltava il dinamismo, l’audacia, la velocità e la guerra per la liberazione di Trento e di Trieste.

Partendo da questo evento che ha toccato direttamente il nostro territorio, alcuni docenti della LABA hanno lavorato, nel corso di questo anno accademico, con i loro studenti, alla realizzazione di opere specificamente dedicate alle tematiche futuriste.

PROGETTO – CONTENUTI E SEZIONI INDIVIDUATI

La mostra rende omaggio all’arte Futurista attraverso una serie di sezioni così suddivise:

Teatro e scenografia

Durante la presenza a Dosso Casina, Marinetti scrive un pezzo di Teatro Sintetico intitolato I Ghiri i cui protagonisti sono lo stesso Marinetti, Boccioni e un soldato austriaco. Partendo da questo testo è stato analizzato il Teatro Futurista Sintetico a cui poi è stato contrapposto il teatro italiano coevo, analizzando un testo di Gabriele D’Annunzio: La Città Morta e un testo di Luigi Pirandello I Giganti della Montagna.

Saranno esposti bozzetti, disegni, fotografie e teatrini realizzati dagli studenti del secondo e terzo anno accademico sotto la guida del prof. Albano Morandi, del prof. Corrado Galli e del prof. Enzo Bianchini.

Saranno inoltre presentati alcuni video ispirati al teatro e alla letteratura futurista realizzati dal biennio di Specializzazione in Scenografia del Teatro Musicale.

Moda

Partendo dal concetto espresso da Giacomo Balla e da Fortunato Depero nel manifesto Ricostruzione Futurista dell’Universo la cattedra di Moda ha elaborato alcune proposte legate alla realizzazione di abiti e stoffe ispirate al Futurismo, senza naturalmente arrivare ad una ricostruzione filologica ma ispirandosi ai concetti che da questo manifesto sono emersi. I lavori sono stati eseguiti nel corso guidato dalle professoresse Silvia Casagrande e Yohanna Wahl.

Design

“Un'automobile da corsa col suo cofano adorno di grossi tubi simili a serpenti dall'alito esplosivo...un'automobile ruggente, che sembra correre sulla mitraglia, è più bella della Vittoria di Samotracia”. Cosi scrive Martinetti nel 1909 nel manifesto del Futurismo. La “ bellezza nuova”, l’espressione massima di un futuro in grande evoluzione era, all’inizio del Novecento l’automobile, un mezzo che proprio in quegli anni si definisce tipologicamente e si afferma per la sua efficienza. E’ del 1908 l’avvio della produzione della Ford T, prima automobile di massa.

Qual è, oggi, la massima espressione del futuro? Certo più di una, in una società legata in modo simbiotico alla tecnologia. Due aree apparentemente distanti sono state indagate dagli studenti del Biennio di Design. La prima ricerca progettuale è stata dedicata agli Oggetti robotici, oggetti sempre più “intelligenti” e al contempo domestici, capaci di percepire e di interagire con il sistema umano. La robotica è settore in grande evoluzione, affascinante e complesso, per le implicazioni tecnico-scientifiche e filosofiche. La seconda ricerca, intitolata Oggetti che si autoalimentano, è volta alla prefigurazione di oggetti per un futuro sostenibile. L’oggetto muta, concepito secondo nuovi obbiettivi e applicando nuove modalità di produrre e consumare energia.

La casa sull’albero, prefigurazione di un mondo futuro che non può prescindere dalla relazione attenta e rispettosa con la Natura, è il titolo della ricerca progettuale degli studenti della cattedra di Interior Design.

I progetti presentati in mostra sono stati sviluppati nei corsi di Industrial Design, Design dell’Innovazione e di Interior Design tenuti dal prof. M. Martinuz, prof D. Bresciani, prof M. Ribola e prof S. Mori.

Multimedia

La grafica Futurista e le parolibere sono la base di partenza per la ricerca che alcuni studenti della cattedra di Multimedia hanno utilizzato per la realizzazione di uno specifico video di immagini suoni e rumori. Il Lavoro è stato eseguito nel corso di Graphic Design e Multimedia del prof. Mauro Lazzari.

Interattività

L’Artista e Docente LABA Dario Bellini e Gianluca Codeghini passano due giorni con otto intonarumori, campionati e riusati sembrano diventati cento. L'intero lavoro denominato Crudeltà inaudite si sviluppa in 5 soggetti e include un piano nero, duemila soldatini bianchi e due gatti. Girato nel teatro del MART di Rovereto è la prima volta dagli anni Settanta che artisti usano questi prototipi ricostruiti fedelmente sui disegni di Russolo dal Prof. Pietro Verardo. Object utilizza soprattutto vecchie trombe d'auto che scordano di suonare... si può dire che Russolo abbia aspettato un secolo per dominare appieno le potenzialità dei suoi strani strumenti con la tecnologia informatica.

Inaugurazione: sabato 27 giugno 0re 18

Casa dei Palazzi, Spazio LABA
Piazza del Foro 2 - Brescia

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