Mnemosyne - La memoria del corpo. La mostra sul nuovo ciclo pittorico dll'artista rappresenta un primo e importante passo verso un articolato lavoro di ricerca del complesso rapporto tra il corpo e la memoria.
a cura di Daniela del Moro
Come il nostro corpo percepisce luoghi e oggetti del passato, oggetti e altri corpi che non esistono più? Così evanescenti sembrano i nostri ricordi che come materia liquida mutano continuamente forma. Potrà dunque cambiare l’immagine di quel volto da noi amato nel passato?
Evanescenza, ritrascrizione e silenzio. Come può un linguaggio artistico confrontarsi con tutto questo? Da tale nodo problematico è nato il progetto Mnemosyne - La memoria del corpo, come tentavo di trasfigurare in chiave artistica alcune complesse tematiche scientifiche che ruotano attorno al rapporto tra corpo e memoria.
La mostra sul nuovo ciclo pittorico di Pietro G. Bortolotti rappresenta un primo e importante passo verso un articolato lavoro di ricerca del complesso rapporto tra il corpo e la memoria. In galleria un ricco catalogo che rappresenta un’occasione di riflessione ulteriore: un viaggio che spazia attraverso saggi scientifici e problemi espressivi/artistici vissuti in prima persona; una serie di contributi incorniciati da due brevi cartografie, mappe di parole, o meglio frammenti, accostati per associazione, che forniscono al lettore ulteriori punti di vista e possibili percorsi.
Inaugurazione sabato 4 luglio 2009 alle 18
Gallerie d'Arte Contemporanea di Palazzo Ducale
via Giardini, 3, Pavullo nel Frignano (MO)
sab, dom e festivi dalle 11-13, 16-19
ingresso libero