Porta Cervese
Santarcangelo di Romagna (RN)
Porta Cervese

Angelo Airo' Farulla ed Elena Fatichenti
dal 3/7/2009 al 4/7/2009
dalle 21 del 4 luglio alle 24 del 5 luglio
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L'epimeteide




 
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3/7/2009

Angelo Airo' Farulla ed Elena Fatichenti

Porta Cervese, Santarcangelo di Romagna (RN)

L'ospite - souvenir de Bram Stoker. ''Alcune casse da imballaggio sono state scaricate dentro le porte della citta', una ha il coperchio divelto; ne fuoriesce della terra scura''.


comunicato stampa

Alcune casse da imballaggio sono state scaricate dentro le porte della città. Una di esse ha il coperchio divelto; ne fuoriesce della terra scura che si riversa un poco davanti.

Qualcosa o qualcuno è entrato. Ha lasciato le casse e s’è dileguato. Forse è stato colto da un improvviso, e nella fretta ha rovesciato il contenuto di una di esse. I motivi e le circostanze di tale abbandono possono essere comunque innumerevoli, difficilmente quantificabili. Anche perché la presenza di queste casse sembra essere discreta, silenziosa e quasi vergognosa. Potrebbero anche essere state sistemate appositamente in quell’angolo per non intralciare il passaggio, in attesa di essere rilevate; in realtà non fanno nulla per richiamare l’attenzione.

Quello della porta è un limite attraversato/attraversabile, ambiguo, e reversibile, tra l’entrata e l’uscita. Le casse restano a testimonianza di questo passaggio avvenuto. Qualcosa o qualcuno è entrato. Sotto una forma impalpabile, immateriale, si spande intorno e modifica, in una forma o nell’altra, l’esistente, il circostante. Non è possibile individuarlo, circoscriverlo. O, almeno, così sembra che debba essere.

L’opera è la cristallizzazione d’un gesto che appare contemporaneamente segnato sia nel reale del luogo ove si trova ad essere, sia nel virtuale della mente delle persone, nei loro sguardi e ricordi ove si trova riflesso. Una quasi – presenza che non è assolutamente un’assenza, ma che in virtù dell’essersi collocata in un punto preciso estende e rinvia la propria efficacia ed azione (la propria forza di rappresentazione) a tutto quanto il paese (a tutto il luogo).

È l’estraneo, l’altro che, una volta dentro (non) può (più) uscire fuori (dalle casse, dalle case). Come Nosferatu attraversa le mura, va incontro agli abitanti; circola nell’immaginazione altrui prima ancora che nella propria sostanza. È il contagio dovuto ad una reazione, ad un comportamento a seguire, che riecheggia l’identità di teatro e peste suggerita da Antonin Artaud (la stessa peste che accompagna l’arrivo di Nosferatu nel film di Murnau). L’esistenza di queste casse è insidiosa e magnetica quale un cavallo di Troia.

Ciò che viene a manifestarsi nient’altro è, infatti, che la presenza de l’ospite, parola ambigua che nella lingua italiana designa sia chi accoglie sia chi viene accolto.

Porta Cervese
Santarcangelo di Romagna (RN)
Dalle 21:00 del 4 luglio alle 24:00 del 5 luglio 2009

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