La mostra fotografica propone una selezione delle suggestive immagini scattate nella Regione Orientale del Regno dell'Arabia Saudita dal fotografo italiano, dal 1946 al 1954.
a cura di Angelo Pesce
La mostra fotografica "Arabia Saudita 1946-1954" di Ilo Battigelli, realizzata su
iniziativa congiunta della King Abdulaziz Foundation di Riad e della Regione Friuli
Venezia Giulia, propone una selezione delle suggestive fotografie scattate nella
Regione Orientale del Regno dell'Arabia Saudita dal fotografo italiano, dal 1946 al
1954. Le immagini riprese dall'artista sono dei documenti di particolare valore in
quanto ritraggono un mondo che appartiene al passato della Penisola Araba, se si
considera il rapido processo di sviluppo che ha portato il Regno dell'Arabia Saudita
in pochi decenni agli attuali incomparabili livelli di modernizzazione. Evoluzione,
questa, talmente repentina che se Ilo Battigelli vi fosse ritornato solo dieci anni
dopo il 1954, si sarebbe probabilmente trovato disorientato dai cambiamenti che già
avevano avuto luogo.
Fatta eccezione per le foto che documentano le visite nella Provincia Orientale
effettuate da S.M. re Abdulaziz Al Saud nel 1947 e, successivamente, da S.M. re Saud
Bin Abudlaziz Al Saud nel 1950, gli scatti di Battigelli approfondiscono in gran
parte gli aspetti di vita quotidiana della gente, senza voler puntare all'immagine a
sensazione. Si percepisce la sensibilità dell'artista e la sua empatia verso le
persone che ritrae nelle sue opere. Ne conseguono degli stupendi primi piani di
soggetti non in posa, dai cui volti e sguardi si sprigiona un'espressività intensa e
autentica. Osservando le sue opere si coglie in modo tangibile il rispetto
dell'artista e la sua profonda comprensione verso il Paese ospitante.
Un'ulteriore riflessione emerge chiaramente da queste foto. Esse fanno pensare
all'universalità di alcuni aspetti del comportamento popolare in senso
antropologico. Nelle opere esposte - volutamente senza didascalie per esaltarne il
valore assoluto umano ed estetico - si possono riscontrare infatti tratti
fondamentali condivisi con individui o popolazioni di altre culture. È quanto si
evidenzia, ad esempio, dalla fotografia che raffigura due sorelle ("Sisterly loving
care") o da quella con i lavandai di Hofuf ("Washing time on stone washboards"),
mentre l'immagine che ritrae la donna con in braccio il bambino ("Mother and child")
ci riporta all'universalità dell'amore materno. Ed è proprio in questo concetto di
universalità umana di cui sono intrise le opere di Battigelli che la Reale
Ambasciata dell'Arabia Saudita a Roma ravvisa un eccellente medium aggregativo tra
culture diverse nel quadro delle sue attività finalizzate al perseguimento di un
dialogo interetnico ed interculturale. Nei paradigmi universali dei sentimenti e dei
rapporti umani così delicatamente ritratti non può non riconoscersi ogni individuo
indipendentemente dalla sua origine. Alla luce dell'importanza di queste opere nel
loro significato più alto di cifra umana universale, S.E. il prof. Mohammed Ibrahim
al-Jarallah, Ambasciatore del Regno dell'Arabia Saudita in Italia, nel sottolineare
il profondo significato delle opere esposte come testimonianza documentaria di "un
particolarissimo periodo della storia del Regno", esprime tutto il suo "profondo
apprezzamento per l'impegno profuso dalla King Abdulaziz Foundation, nella persona
del suo presidente S.A.R. il Principe Salman bin Abdulaziz Al Saud, e dalla Regione
Friuli Venezia Giulia rappresentata dal presidente dr. Renzo Tondo, nell'aver reso
possibile questa meravigliosa mostra", e auspica che gli amici italiani ne possano
trarre beneficio in termini di conoscenza intima e profonda del Regno e delle sue
radici.
Va riscontrato infine come Ilo Battigelli, con le sue immagini fotografiche, abbia
forse fornito un riferimento temporale e un contributo divulgativo più penetrante
rispetto a qualsiasi altro libro sul periodo precedente al percorso di
modernizzazione dell'Arabia Saudita, avviato alla fine degli anni Cinquanta dello
scorso secolo, percorso di una Nazione che, tuttavia, non intende rinunciare alle
proprie consuetudini, semmai sposare la modernità con le proprie tradizioni.
Non rimane che ammirare la poesia che traspira dalle opere di Ilo Battigelli e
ricordare una sua riflessione che esprime in maniera perfetta il suo estro e la sua
creatività: fotografare è un po' come comporre poesie, ma poeti bisogna anche
esserlo.
Inaugurazione 9 luglio 2009
Interverrà il Sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e il Sindaco della Città di
Spilimbergo nonchè Presidente del CRAF, Renzo Francesconi.
Sede di rappresentanza della Regione Friuli Venezia Giulia
Piazza Colonna - Roma