Chiara Buccio
Alejandro Capriles
Alessandro Consonni
Massimo Falsasi
Gio' Guerzoni
Tove S. Hellerud
Mary Mansey
Emanuela Mezzadri
Ernesto Morales
Paolo Rigoni
Gianluca Ripepi
Angela Van der Knaap
Shamal e' il nome di un impetuoso vento estivo che spira nel golfo persico e che si presta a diventare il simbolo di questa mostra assurgendo a simbolo di creativita' e di eccezionalita'.
Shamal è il nome di un impetuoso vento estivo che spira nel golfo
persico. Dai tempi più antichi esso è sempre stato considerato come
un evento raro e portatore di cambiamenti. Shamal è il vento che
accarezzando terre lontane ne mescola gli umori e ne confonde i
suoni.
Quel vento d’oriente si presta a diventare il simbolo di questa
mostra assurgendo a simbolo di creatività e di eccezionalità.
L’accostamento simbolico ci permette di approfondire, in maniera
semplice e accessibile, anche le minime sfaccettature dell’essere
artista e del pensiero creativo, che spesso risulta inafferrabile,
travolgente e spesso improvviso.
Lo scopo principale di questa esposizione è mettere a confronto
realtà locali con esperienze internazionali, attraverso un viaggio
sospinto dalla forza innovatrice e dalla carica di novità portate
dallo Shamal.
Spesso ci si domanda come nasca un’opera d’arte: ebbene forse sgorga
proprio come da un caos primordiale, dove idee e suggestioni esterne
si mischiano in un movimento intricato e incontrollabile; una
commistione in cui la sensibilità creativa come un alito di vento
riesce a dare una direzione ben precisa e a modificare in qualche
modo la realtà quotidiana.
Le idee, esattamente come il vento, non hanno forma materiale, non
sono tangibili, eppure i loro effetti sulla realtà sono evidenti. A
volte solo l’occhio dell’artista che è dotato di una sensibilità più
spiccata riesce a carpire nuovi punti di vista e rielaborarli per
renderli arte e raccontare qualcosa di nuovo. Da questo crogiolo
d’artista nasce dunque qualcosa che agisce sulle menti e sulla
sensibilità delle altre persone e lascia in loro un segno
travolgente, proprio come la folata di un vento forte e invasivo
che inevitabilmente porta a mutamenti, fuori e dentro ogni individuo.
Ciò che con la rassegna artistica di Baveno si tenta di comunicare è
il fatto che la creatività, insieme a quella particolare sensibilità
che gli artisti possiedono, è proprio come un refolo che
imprevedibile soffia attraverso Paesi e i continenti, che influenza
nelle più svariate forme altri artisti e persone comuni.
Verrà messo in mostra il pensiero artistico che come aria e vento
non ha forma concreta e non può dunque essere corrotto; è una sorta
di forza inattaccabile capace di mettere in luce i punti oscuri della
nostra società o di spingerci verso mondi e dimensioni dove poter
riflettere sull’uomo, sulla sua interiorità e sul suo rapporto con
ciò che lo circonda.
L’aria è l’elemento su cui il vento agisce e il pensiero è il campo
in cui agisce la creatività, che per l’artista diventa una sorta di
respiro vitale, un’energia cosmica che diventa pensiero puro e
immaginazione.
Non bisogna mai pensare che questo vento sia però un elemento
lontano dalla realtà quotidiana o dalle persone come noi: così come
l’aria, che è collegamento tra cielo e terra, così l’arte è solida
giunzione tra spirito e materia e quindi è l’unico modo per
sublimare gli impulsi materialistici dell’uomo.
Nelle più remote epoche il vento aveva una connessione importante con
il divino e con il soprannaturale perché esso era manifestazione
del volere degli Dei e ne rappresentava il principio del soffio
vitale.
L’artista è dunque l’uomo pervaso da questo vento e da questa
tensione creativa che è istinto naturale dell’umanità libera, il cui
pensiero non deve e non può accettare costrizioni di sorta.
Questo vento oggi diventa comunicazione, flessibilità di pensiero e
mutamento di pensiero in materia: è arte.
ARTISTI: Chiara Buccio, Alejandro Capriles, Alessandro Consonni,
Massimo Falsasi, Giò Guerzoni, Tove S. Hellerud, Mary Mansey,
Emanuela Mezzadri, Ernesto Morales, Paolo Rigoni, Gianluca Ripepi,
Angela Van der Knaap.
PATROCINI: Regione Piemonte, Comune di Baveno, Distretto Turistico
dei Laghi, Provincia del VCO, Fondazione Comunitaria
Inaugurazione sabato 18 luglio ore 18.30
Sala Consiliare Comune di Baveno
Piazza Dante Alighieri, 14 - Baveno
ORARI: Tutti i giorni dalle 17.00 alle 22.00
ingresso libero