Dipinti, incisioni, scenografie, sculture, manifesti, disegni e collage. Nell'antologica oltre 150 opere raccontano l'intero itinerario artistico di Primo Pantoli. La persona, anche quando assente, e' il soggetto dei suoi lavori. Mostra a cura di Simona Campus.
a cura di Simona Campus
È uno dei massimi esponenti dell'arte contemporanea sarda Primo Pantoli, l'artista emiliano e sardo di adozione, a cui Cagliari dedica la mostra antologica “Pantoli 1957-2009”, che ripercorre il suo intero itinerario artistico, dalla fine degli anni Cinquanta a oggi, ospitata sino al 6 settembre al Centro Comunale d'Arte e Cultura Castello San Michele.
Oltre centocinquanta opere scelte tra dipinti, disegni, collage, sculture, manifesti e scenografie raccontano l'instacabile ricerca artistica di Pantoli, incentrata sulla persona, scelta sempre come soggetto centrale dei suoi lavori. Anche quando non è raffigurata, la persona è sempre presente nell'opera con i propri sentimenti e le domande sui misteri della natura, della religione e della vita.
Nella sua lunga carriera di artista, Pantoli ha sperimentato varie soluzioni grafiche, tutte rappresentate all'interno della mostra: dalle produzioni a olio, elaborate attraverso una materia cromatica spessa e grumosa che trasforma immagini di grande impatto e motivo, si passa alle produzioni a china, arricchite da inserti in acquerello, raffinate e delicate, complete di annotazioni personali, quasi fossero le pagine di un taccuino. La sua produzione, durante la seconda metà gli anni Sessanta, sino agli anni Novanta, si arricchisce poi di lavori a tempera su carta, sino a giungere alle ultime prove in cui le diverse forme espressive si alternano e si arrichiscono di opere datate dal 1994 al 1997 realizzate a collage apparteneti al ciclo Innero.
Filo conduttore è certamente il grande impegno civile e politico, che lo accompagna in tutta la sua carriera e culmina negli anni Novanta, quando nelle sue opere compaiono scomposizioni cromatiche sui toni del giallo che alludono alle terribili immagini delle bombe lanciate su Baghad durante l'operazione militare Desert Storm.
Ma anche un altro tema è preponderante all'interno della sua vita e si ripercuote automaticamente anche nella sua produzione artistica, la natura: amore che si manifesta con la scelta di ritirarsi a vivere nella località isolata di Poggio dei Pini, in una casa nei pressi del bosco. La sua vita a contatto con la natura diviene così il soggetto centrale della sua produzione artistica.
L'esposizione offre anche una panoramica sulla scultura dell'artista, con una selezione di opere realizzate negli anni Novanta, e sulla produzione di scenografie teatrali, musicali televisive e di manifesti. Sono circa trenta, quelli in mostra, scelti su circa centocinquanta esemplari realizzati dall'artista nell'arco degli anni per la comunicazione di congressi politici, sindacali, convegni ed eventi culturali. Artista a tutto tondo, Pantoli nella sua lunga carriera si cimenta anche nella produzione di opere realizzate con la tecnica dell'incisione: in mostra trova spazio il corpus delle stampe realizzato nel corso degli anni, interamente fruibile grazie ad appositi album.
La mostra, organizzata dal Consorzio Camù in collaborazione con la Società Sirai, è realizzata con il patrocinio del Comune e della Provincia di Cagliari e della Regione autonoma della Sardegna.
Inaugurazione Giovedì 2 luglio ore 19
Centro Comunale d'Arte e Cultura Castello San Michele
via Sirai s.n. Cagliari
Orario di visita:
Dal martedi alla domenica dalle 10.30 alle 13 e dalle 18.30 alle 24. Lunedi chiuso
Ingresso:
intero 3 euro; ridotto 2 euro; gratuito con Karalis Kard