Tomav - Torre ettagonale
Moresco (FM)
piazza Castello
0734 259983
WEB
Marco Fulvi
dal 25/7/2009 al 15/8/2009
inaugurazione ore 18.30
0734 259983 FAX 0734 259983
WEB
Segnalato da

Lorena Narcisi



approfondimenti

Marco Fulvi



 
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25/7/2009

Marco Fulvi

Tomav - Torre ettagonale, Moresco (FM)

La Casa ritrovata. Il desiderio di dare identificabilita' ai luoghi, dipinti con la tecnica della tempera all'uovo, scaturisce da vicende autobiografiche e dalla formazione stessa dell'artista, nella cui memoria affiorano la bellezza e l'incanto di paramenti murari degli edifici rurali marchigiani.


comunicato stampa

Se vi è ritrovamento, recupero nel percorso stilistico di un artista, evidentemente qualcosa, nel tempo, si era smarrito. Forse era andata perduta la dimensione metafisica che, nella serie delle Case Coloniche, si avvale di una grammatica dei contrari: leggerezza-pesantezza, stato solido- stato gassoso, pietra grezza-pietra levigata, basso-alto, natura-artificio. O forse il senso di appartenenza ad un territorio, quello Piceno, con i suoi paesaggi, le sue silhouettes e l'architettura contadina che lo caratterizza.

Il desiderio di dare identificabilità ai luoghi, magistralmente dipinti da Marco Fulvi con la tecnica della tempera all'uovo, scaturisce da vicende autobiografiche e dalla formazione stessa dell'artista, nella cui memoria, a distanza di anni, affiorano ancora la bellezza e l'incanto di paramenti murari tipici degli edifici rurali marchigiani, poveri ma dignitosi. Nonostante le abitazioni risultino sventrate e le aperture di porte e finestre facciano risaltare un fondo piatto monocromo, le facciate non perdono la tridimensionalità dei materiali da costruzione. E insistono pesantemente sulla levità delle nuvole che le sorreggono. Sono queste ultime vapori, fumi, fiammelle e ricordano candele o ceri votivi. Tutti i dipinti presenti in mostra, di fatto, rappresentano un omaggio a certa arte popolare sacra che ha come principali caratteristiche l'essenzialità e la comunicazione diretta di un messaggio mediante la riconoscibilità di forme codificate nei secoli.

In tal senso, l'arte popolare del Quattrocento è un ricco campionario di tavolette ex voto dipinte con figure sacre magnificate in una ''gloria di nuvole''. I più esperti filiconici sanno che la miglior parte della loro collezione di ''santini'' si incentra su Assunzioni e Voli angelici di Santi e Beati. Le Case Coloniche di Fulvi arricchiscono e laicizzano questo immaginario comune rinnovando il mistero della Traslazione della Santa Casa di Loreto ed acquistano una dimensione mistica e spirituale. Il cielo uniforme concorre ad isolare i sobri edifici e ad esaltarne le qualità cromatiche e liriche. Le tonalità scelte per il fondo evocano la sensibilità delle pitture pregiottesche. In esse il colore non è realistico, ma mentale: serve ad illuminare e dare rilevanza al soggetto dipinto. La tinta omogenea, grazie alle sue note spesso stridenti, attrae lo sguardo e, al contempo, lo indirizza verso le calde gradazioni brune delle pietre in facciata. Il peso, fisico e psichico, della composizione è tutto lì, in quelle case coloniche in volo stagliate su un cielo fortemente ''espressionistico''.

E davvero, tra questi dipinti, si ritrovano antiche suggestioni, un sostrato culturale in cui SI e totalmente immersi e di cui non ci si rende conto se non quando esso si materializza attraverso questa straordinaria forma-pensiero che è la pittura.
Lorena Narcisi

Inaugurazione 26 luglio ore 18.30

Torre ettagonale
Piazza Castello - Moresco (AP)
Ingresso libero

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