Danilo Fiorucci, Rachel Heller, Luca Costantini e Serenella Luparelli. Una serie di opere pittoriche e scultoree, foto digitali e un'audio-istallazione sono in mostra all'interno di una ex struttura industriale.
Tra percezione visiva ed esperienza spirituale si articola il variegato ed eclettico percorso della mostra L’OCCHIO E LO SPIRITO che gli artisti Danilo Fiorucci, Rachel Heller, Luca Costantini e Serenella Luparelli presentano dal 30 luglio al 23 agosto nello spazio prestigioso della whiteBOX presso la Kultfabrik di Monaco di Baviera. In una serie di opere pittoriche e scultoree, foto digitali e un’audio-istallazione gli artisti noti a livello internazionale praticano, pur con modalità ben diverse, un’interrogazione alla propria visione mediante l’analitico disegno o l’emozionante colore, la piena luce e l’abbuiamento, la forma o l’indeterminato…
L’esposizione si sviluppa su due piani collegati da una lunga scala metallica che si proietta nel vuoto all’interno di una ex-struttura industriale a forma di cubo che oggi ospita progetti d’arte contemporanea, teatro e musica. In questo spazio intermedio l’artista perugino Danilo Fiorucci ripropone, in ambiente altro, la suggestiva istallazione “Rosso Ascendente” già presentata lo scorso anno presso il Teatro del Trionfo di Cartocceto.
L’influenza del pensiero e delle belle lettere sull’atto creativo è - nelle intenzioni della curatrice Anna Zanco Prestel, veneziana che da anni promuove l’arte contemporanea a Monaco di Baviera – il filo rosso lungo il quale si dipana il concetto della mostra che prende titolo dall’opera “L’oeil et l’esprit” del filosofo francese della Fenomenologia Maurice Merleau-Ponty. Da questa profonda riflessione sulla pittura e la visione su cui si fonda si avvia l’articolata ricerca di Danilo Fiorucci sui meccanismi percettivi, sulla prospettiva e più esattamente sul suo ribaltamento, per spostarsi successivamente sulla definizione di “campo”, il luogo dove si organizza la visione. Anche filosofico nella sua ricerca di assoluto l’interesse, pur sempre laico, rivolto al Libro dei Libri da Rachel Heller/Marcella Ascoli, artista italo-israeliana nata a Livorno, le cui maxi-tele in bianco e nero si trasformano in veri e propri campi di battaglia in cui si esemplifica la lotta impari tra il Bene e il Male. Impeto che si ritrova nei suoi magnetici lavori di “scrittura allo specchio” di sapore sciamanico, fino ad attenuarsi man mano nelle serie di acrilici e di foto digitali sul tema conduttore dell’onda dove a ispirarla sono le elucubrazioni bizzarre e arzigogolate del Signor Palomar di calviniana memoria. Poesia intesa come pura sonorità sottende invece la raffinata elaborazione grafica e acustica dei versi di Sandro Penna a opera del senese Luca Costantini. Al solitario poeta perugino è dedicata anche un’ audio-istallazione realizzata insieme all’artista di Foligno Serenella Lupparelli che va letta come un’ eloquente metafora del dissolversi di alcune “congelate certezze” intellettuali ed esistenziali ormai superate nel tempo.
La mostra dei noti esponenti del panorama artistico italiano e internazionale con relativo programma di contorno è accompagnata da un catalogo a cura di Danilo Fiorucci con testi di Anna Zanco Prestel realizzato con il sostegno dell’Istituto Italiano di Cultura di Monaco di Baviera.
White box - Kultfabrik
Grafinger strasse 6 - Munich