H2O - Acqua. Dice la fotografa: "L'acqua che vedrete nei miei scatti e' presente a volte per assenza e si hanno sensazioni che vanno dall'aridita' alla voglia di immergersi. Ho utilizzato un punto di osservazione molto stretto e personale nel quale ci si puo' facilmente immedesimare entrando quasi nel vivo dell'immagine."
Mostra personale di Alessandra Stumpf, che sceglie un luogo e un periodo molto fuori dagli schemi correnti, la Trattoria da Lina, luogo storico rimasto intatto dagli anni 60 e il mese di Agosto: scelte profondamente radicate nella coerenza dell'artista che vuole mantenere unitario il suo lavoro,la sua personalità e il modo in cui essi si presentano al mondo.
Scatti intimisti, suggestivi, ambigui immersi nell'altrettanto suggestiva atmosfera della Trattoria.
Dice l'artista:''Oggi molti esordienti scelgono di esporre in caffè e locali alla moda, scelta che può dare maggiore visibilità ma che non mi rappresenta molto, mentre la Trattoria da Lina è
un luogo che rispecchia profondamente il mio modo di ricercare, la forma espressiva e la mia individualità, poiché per me è importante essere sempre coerente e svolgere un lavoro
unitario sia nei contenuti che in ciò che fa da cornice,non mi interessa perciò se questo possa andare a discapito della popolarità e della commercialità che oggi spesso si insegue.
In Agosto poi molte persone sono in vacanza, la città si svuota e ritrova la magia che mi piace pensare la caratterizzasse tanto tempo fa, quando c'erano meno macchine e si viveva
forse più tranquillamente. In Italia ci si ferma per un mese, questo lo trovo socialmente ingiusto per chi non può o desidera sottrarsi a questa logica, spero di aver contribuito in
qualche modo a dimostrare ancora una volta che si possono trovare delle alternative regalando a chi resta in città sia l'occasione di guardare qualche fotografia sia di scoprire la
magia di questo luogo conservato intatto dagli anni '60 e dove la sua proprietaria diffonde magia e suggestione.
L'acqua che vedrete nei miei scatti è presente a volte per assenza, si hanno sensazioni che vanno dall'aridità alla voglia di immergersi, ho utilizzato un punto di osservazione molto stretto e personale nel quale ci si può facilmente immedesimare entrando quasi nel vivo dell'immagine.
Qualsiasi sia la nostra interpretazione pura o per estensione di questo elemento, qui lo vediamo nelle sue sfumature più intime: è il suo esserci, scomparire, mescolarsi con oggetti finti che infine rende possibile la sua stessa esistenza. Ho utilizzato la pellicola, come ormai quasi sempre, e una macchina fotografica usa e getta di ispirazione sovietica (Lomografia) unitariamente a una tecnica di sviluppo particolare, il risultato non è forse impeccabile sotto il profilo tecnico ma oltre ad essere ciò che cercavo in alcui casi ha creato una sorta di fusione e di ambiguità di forma e sostanza che immerge pienamente nell'essenza acquatica.''
Trattoria da Lina
via Alessi, 1 - Milano
Ingresso libero