Villa Vogel
Firenze
via Delle Torri, 23
055 2767113
WEB
Cristina Ariagno
dal 4/9/2009 al 23/9/2009
lu-sab 10-12,30/ 15,30-19
340 5098703
WEB
Segnalato da

Marilina Di Cataldo



approfondimenti

Cristina Ariagno



 
calendario eventi  :: 




4/9/2009

Cristina Ariagno

Villa Vogel, Firenze

Seasons. L'esposizione sviluppa il tema delle stagioni, intese come stagioni dell'uomo e del suo percorso di vita, costituito dai ricordi e dall'attesa del domani. In mostra una quarantina di opere su tela in cui l'artista utilizza il titanio solidarizzato.


comunicato stampa

Si terrà dal 5 al 24 settembre presso il chiostro di Villa Vogel, a Firenze, la seconda tappa della mostra Seasons di Cristina Ariagno, conosciuta artista torinese, ospitata fino al 30 agosto nel Palazzo Ziino di Palermo. L’esposizione sviluppa il tema delle stagioni, intese come stagioni dell’uomo e del suo percorso di vita, costituito dai ricordi e dall’attesa del domani.

L'intimo sforzo del raccontare di quest'artista (direi meglio di evocare, di fondare) – dice il critico Piefrancesco Listri che presenterà la mostra - lo si ritrova nella saggia manipolazione di un materiale mai finora utilizzato anche sulla tela (il titanio solidarizzato), che rende il segno più cantante all'occhio, mentre la musica guida l'orecchio verso non visibili immagini. Le opere di Cristina, pittrice e coltissima musicista (ha registrato una quindicina di CD dedicati a compositori francesi di inizio Novecento), non sono facili, ma viaggiandoci dentro, conducono per strade che di rado l'arte di oggi, che pure vi aspira, riesce a praticare.

La mostra arriva dopo due anni di intenso lavoro, durante i quali l’artista ha via via concettualizzato le sue opere, eliminando ogni parvenza figurativa e lasciando il campo alla sola idea della trasformazione dell’essere umano, che viene rappresentata con la cucitura artistica di barre di titanio saldato sulla tela. Una maturazione ben calibrata e rivolta all’essenziale in cui, accanto alla semplificazione del simbolo, emerge dalla tela un colore decisamente materico, le cui increspature sono il movimento stesso dell’uomo verso un’esistenza sicuramente punteggiata dalle difficoltà, ma positivamente evolutiva.

Un percorso riflessivo con il quale Cristina Ariagno, pur restando molto autonoma e personale, rimane saldamente ancorata all’attuale contesto dell’arte contemporanea. Una particolarità del progetto Seasons è la facilità di mostrare l'affinità dei colori stessi con le stagioni dell'uomo. Ecco dunque i bianchi, che rappresentano il periodo dell'infanzia e della purezza, a cui seguono i colori pastello, abbinati al pensiero della giovinezza e alla spontaneità, poi i rossi che marcano la maturità, la famiglia, gli amori e infine i blu simboli di equilibrio, serenità e saggezza.

La mostra di Firenze, è la seconda tappa di un tour che, partito da Palermo, approderà in altre città italiane tra cui Roma. Un totale di circa quaranta opere, dunque, che testimoniano un percorso in cui i concetti filosofici, strettamente legati al linguaggio artistico, riescono a creare un momento estetico contemporaneo in cui qualunque persona può ritrovarsi.


CRISTINA ARIAGNO, musicista, artista, studiosa, nasce a Torino nel 1962.
Diplomata in Conservatorio nell’’86 in pianoforte e nel ’89 in Musica Corale e Direzione di Coro, inizia la carriera concertistica suonando come solista, in orchestra ed ensemble.
Negli anni della formazione, l’interesse al disegno rimane circoscritto nella sfera personale.
Mentre esegue numerosi concerti, in tutta Italia, in molti stati Europei e in Sud America, Cristina Ariagno segue gli insegnamenti di Clara Fumagalli, a sua volta allieva di Benedetti Michelangeli, ed approfondisce lo studio del movimento culturale francese del primo novecento.
Le composizioni di Debussy, Satie, Ravel, Poulenc, Tailleferre, Aubert, Milhaud, Boulanger, Delvincourt, sicuramente creano un substrato artistico-moderno che si realizza a sua volta nella pittura, nella ricerca dell’informale e nell’espressione creativa. Nel 1993, appare il suo primo cd dal titolo “Parigi inizio secolo” con la copertina disegnata da Ugo Nespolo.
Alla metà degli anni Novanta questo “vissuto” si manifesta con l’esposizione di alcune opere durante gli eventi musicali.
Incide l’opera integrale da camera con pianoforte di Debussy con l’Art Nouveau Ensemble, mentre come solista incide per la casa francese Timpani Records tutta l’opera di Germaine Tailleferre; con la Arts tedesca esegue brani dove le composizioni sono abbinate ai quadri di Van Gogh (Vincent Van Gogh Musik &Malerei), poi un CD dal titolo Musique at Art Nouveau.
Contemporaneamente rinuncia all’insegnamento in Conservatorio per potersi dedicare all’ incisione del repertorio francese e all’arte contemporanea.


Nell’ambito della pittura, inizialmente Cristina Ariagno trova un serio interesse per l’informale, dipingendo tele rotonde, sovrapponendo varie forme, con parti di colore in rilievo, senza cornici, al fine di creare quasi delle sculture in movimento, per non fermare mai il colore, per esprimere un senso di finitezza senza limiti.
Successivamente sviluppa un periodo di ricerca, percorrendo una strada concettuale, volta a guardare nelle evoluzioni dell’anima e della cultura mediatica che ci circonda, scostandosi decisamente dalla musica.
La ricerca la porta a tagliare le tele, a cercare nel profondo, poi a ricucirle: prima con grandi aghi, poi con il titanio solidarizzato, per sottolineare l’eternità delle cuciture e della trasformazione.
La sua attività espositiva si è intensificata negli ultimi anni, seguendo un percorso e sedi più tradizionali; pittura e musica, si sono sciolte e si svolgono singolarmente, con la stessa professionalità.
La prima esposizione personale pubblica è nel 2004, a Torino, presso la Galleria Arte Nova.
L’anno successivo espone a Spoleto alla mostra “Stemperando”, alla Galleria Civica d’Arte Moderna, con Folon, LeWitt, Finzi, Nespolo, Garcia Rossi.

Sempre nel 2005 la città di Caserta la accoglie con una personale intitolata “L’armonia del colore”, curata da Pietro Farina.
Nel 2006 espone in una personale alla Facoltà di Storia dell’Arte di Innsbruck, curata da Christoph Bertsch e Giovanna Barbero, e nello stesso anno circa 40 opere vengono presentate al Palazzo del Senato a Milano, in una esposizione personale intitolata “Oltre l’attesa” e curata da Giovanna Barbero.
Tra le opere era presente anche l’installazione “Resurrezione”, polittico con uso del titanio solidarizzato e musica creata ed eseguita dall’artista per il completamento dell’opera stessa.
Il 2007 ha visto Cristina Ariagno impegnata in diverse esposizioni pubbliche. Tra le più importanti si segnalano: la Biblioteca Nazionale di Torino, il Museo Ferdinandeum di Innsbruck, il Chiostro di San Francesco a Sorrento, il Centre Leonardo da Vinci di Montreal (Canada). I titoli come "Tensilo", "Immagina", "Oltre l'Attesa" e "Vexations" sono significativi del lavoro costruttivo dell'artista. L'evoluzione e la riflessione umana vengono rappresentati da fratture e tagli da cui si intravede il buio mentre le cuciture sono il simbolo della trasformazione. L'uso di materiali inediti come il titanio, inoltre, porta a leggere "il movimento" come segnale eterno. Le tele dai colori informali diventano sempre più concettualmente minimali e nelle installazioni di grande formato, l'artista associa effetti sonori di forte impatto emozionale. Alcune opere erano presenti a Parigi e a Grenoble alle Foire d'Art Contemporain.
In omaggio ad Erik Satie (di cui Ariagno ha registrato l'opera integrale pianistica) è stata presentata nel 2008 l’installazione multimediale Vexations dove 100 pannelli tappezzano una stanza in cui lo spettatore si siede, guarda e ascolta l'opera nei suoi molteplici aspetti.
Nel 2008 partecipa alla 48^ Mostra internazionale della Ceramica di Castellamonte con l’installazione intitolata Dimensione Nuova, mentre in Francia, a Megève oltre 20 opere sono state inserite al MAD Megève Art Discovery per la galleria Galerie Latour di Martigny.In campo musicale, tra il 2007 e il 2009 sono state pubblicate le registrazioni interpretate da Cristina Ariagno dell’opera integrale pianistica di Erik Satie e di Louis Aubert con la celebra casa discografica Brilliant.

Inaugurazione: sabato 5 settembre, ore 17,30

Villa Vogel
Via Delle Torri, 23 - Firenze
Orario: da lun. a sab. 10,00 - 12,30/ 15,30-19,00; dom. chiuso
Ingresso libero

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