Teatro San Domenico
Crema
via Verdelli, 6
0373 85418
WEB
Angelo Noce
dal 4/9/2009 al 26/9/2009
lunedi-venerdi 16-19, sabato e domenica 10-12 e 16-19

Segnalato da

Fondazione San Domenico




 
calendario eventi  :: 




4/9/2009

Angelo Noce

Teatro San Domenico, Crema

Fabula. Pitture di diverse dimensioni sono realizzate su carte, tavole, tele. In mostra anche sculture in ferro, pietra, legno, terracotta e opere di video arte.


comunicato stampa

Il sostantivo Fabula per la mostra nei Chiostri di San Domenico l’ho scelto con l’intento non solo introduttivo per le mie opere, metafora e sentiero d’accesso, ma anche perché questo titolo raccoglie lo “spirito del luogo”, luogo di teatro, musica, arte. Di fatto le opere che abiteranno il luogo fanno parte di un ciclo o meglio di una poetica che è “semi di memoria”, aperta nel lontano 1999. Da allora, l’insieme di questo periodo nel suo sviluppo poetico, espressivo ed estetico è stato ed è raccolto in un viaggio, espresso in una serie di mostre, denominato: Rotte di terra. Viaggio iniziato con un’installazione di sette grandi opere su carta dentro il mercato austro-ungarico in città, evocazione neoclassica del tempio. Fabula è il ritorno.

Scrivevo: “Il viaggio è il corpo del tempo”.
Cosa scandisce il tempo nella vita di un artista? Il gesto, il segno, la forma, l’espressività, la poesia scaturito dalla necessità e curiosità del proprio mondo interiore emerso e sommerso che si rende visibile e condivisibile. Ma da dove viene questo mondo o meglio da dove viene questa porzione di mondo manifesto in “semi di memoria”, che viaggia in rotte di terra, che s’incontra ora in “Fabula”?. Raccolto in una monografia della mia opera dal titolo “Ottave”, curata da Gaetano Barbarisi e da Gianluigi Tagliabue, espongo come un evento emozionale, uno shock produca lo scaturire, come di fiume carsico, di un’emozione che, attraverso il mezzo prediletto, la pittura, la scultura, si fa tangibilmente “corpo del tempo”, raccogliendo nel campo della tela della carta, della tavola l’unità temporale ma anche atemporale ad una “appartenenza”.

Ecco il testo: “Non ricordo quel lacerto d’affresco, né il giorno né la stagione né l’anno a Pompei. L’emozione sì, mi ricorda. Da quel tempo, con questa emozione, ogni giorno apro fogli di carta, sfoglio grigi cartoncini, allungo le dita su pastelli raccogliendoli e, piano piano, li friziono sui miei supporti e loro, i pastelli, lasciano andare polvere di ocra gialla e rossa, di terra di Siena e bruciata, gialli e arancio di luce. Così dentro questo fare in cui la supposta o reale identità, il gesto quotidiano di questo mestiere di vita che spinge a riconoscermi, incontro le oscure ombre latenti nella mente o professate dall’apparire dell’immagine che mi succhia in una forte evocazione, remota memoria del mio (forse) esserci stato e in questo risalire indefinito e pur alloggiato nella storia dell’arte (il farsi delle immagini) riscaldato da un antico fuoco di cui forse ricordo il tepore lasciato nell’aria come profumo, e luce, riconosco il segno perpetuo della bellezza”.

Le opere
Pittura: di diverse dimensioni sono realizzate su carte, tavole, tele. Il numero delle opere esposte è relativo ad un’armonica relazione col luogo come ho sempre espresso per cercata relazione con edificazioni religiose o laiche comunque “luoghi con un’anima”. Scultura: in ferro ossidato, con qualche presenza di legno, terracotta, pietra e altro ancora in funzione del contesto espositivo, sempre e comunque in relazione armonica ed espressiva. E, per finire, l’uso della videocamera non come tendenza artistico-espressiva, ma come compagna di viaggio speculante dentro l’elemento della terra e dell’acqua-mare tra Castiglioncello e l’Isola d’Elba, filmato del 2001. Montato da Alice Madonini ho “Paestum” fra i luoghi più amati e nutrimento di poesia, filmato del 2004. Entrambi i filmati come estensione di Fabula. Il catalogo della mostra è curato da Gaetano Barbarisi per il testo; la veste grafica e le foto sono di Gianluigi Tagliabue.

Immagine: ''Urlo'' Angelo Noce Inaugurazione Sabato 5 settembre 2009 ore 18.00

Teatro San Domenico
Piazza Trento e Trieste - Crema
Orario: lunedì – venerdì ore 16 -19 sabato-domenica ore 10-12 e 16-19
Ingresso libero

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