Valerie Catala' Pilato
Deniz Pasha
Astrid Serughetti
Anna Laurini
Elena Tosato
Ramon Jimenez
Attraverso video, fotografie, collage, dipinti, disegni e mixed media le artiste disautorizzano il prototipo di donna ''attuale'' che e' in lotta permanente con l'uomo in ogni campo del progresso, minando la sua vera natura istintiva con l'ossessione narcisista per la perfezione e la bellezza fisica.
Cada Mujer è un progetto compatto che nasce separatamente da un incontro fortuito tra cinque sconosciute, tra cinque artiste diametralmente opposte ma che si riconoscono raccontando pezzi della stessa storia. Ogni “pezzo” di questo racconto, che può anche essere letto “disordinatamente”, rivela immaginari privati. L’ideario comune non esiste..
Attraverso video, fotografie, collage, dipinti, disegni e mix media le artiste disautorizzano il prototipo di donna “attuale” che è in lotta permanente con l’uomo in ogni campo del progresso, minando la sua vera natura istintiva con l’ossessione narcisista per la perfezione e la bellezza fisica.
Tra le opere esposte, la serie fotografica Ninfeas di Valérie Català Pilato inizia questo racconto e potrebbe dirsi che è il capitolo più positivo, il corpo femminino come una dichiarazione di principi. Le donne di Valérie si presentano “non toccate”, sole e libere da nessun tipo di convenzione. Il nudo, senza tabù ne tracce di un erotismo impostato, nel loro apparire fantasmagorico e intangibile sono una allegoria al corpo femminino come fine a se stesso. Successivamente troviamo i disegni di grandi dimensioni di Deniz Pasha, Studies, particolare gruppo di disegni influenzato dall’attitudine oppressiva diffusa contro le donne del paese nel quale è cresciuta l’artista e dalle regole contraddittorie che sono applicate secondo lo status, la nazionalità e la cultura. Nel tentativo sia di celebrare sia di rendere obiettive le forme femminili Deniz ha scelto soggetti familiari.
I fotomontaggi di Crazy Birds di Elena Tosato invece ci parlano del personale, di proibizioni, di maschere e finzioni, di lotte interne buie ma sicuramente risolte. Di quell’ ombra che va vissuta e non nascosta e imprigionata frutto della rielaborazione dei dieci anni passati a fare su e giù dalla clinica neurologica del policlinico universitario di Padova (l’artista soffre di epilessia del lobo temporale dall’età di quindici anni). Le donne gravide della serie pittorica Potnia Theron di Astrid Serughetti, hanno anche loro la propria prigione, incarnano la vita, si, ma anche la sofferenza di corpi costretti in questa “funzione” riproduttiva. Progetto più amplio sulla Donna-Madre legato soprattutto alla mitologia delle popolazioni del sud del mondo. La serie di Anna Laurini, Intrigue, chiude questo racconto, come il percorso di tutte le donne le cui frustrazioni e vittorie dell’ esistenza si riflettono sull’ Essere amato. Così piena di contraddizioni una donna che non sa amare lascia tutti i suoi sogni nelle mani altrui.
Accompagnando alle artiste nel suo racconto troviamo il video “En la ventana” del film maker spagnolo Ramon Jimenez e la musica della cantautrice catalana Opal. La collettiva parte dalla città di Caravaggio accolte dalla galleria Filisetti di Arte Contemporaneo, e passerà per spazi a Milano, Roma, Nizza, Barcellona, Lisbona.. finendo nello Studio 27.28 a Philadelphia (EU) il mese di maggio 2010.
Inaugurazione 5 settembre dalle ore 18
Filisetti Arte Contemporanea
via Prata,3 - Caravaggio (BG)
Ingresso libero