Ricerca e sperimentazione dell'Accademia di Belle Arti di Venezia. Una mostra dimostrativa della matura sperimentazione raggiunta dagli allievi dei vari atelier, che comprende anche installazioni, video arte e uno spettacolo di marionette.
a cura di Ivana D’Agostino
La città di Buenos Aires da settembre è sede di una iniziativa culturale complessa promossa dalla Accademia di Belle Arti di Venezia e patrocinata dalla Regione veneto, dall’Accademia di Belle Arti e dalla Biennale Teatro.
L’evento, costituito da una mostra dimostrativa della matura sperimentazione raggiunta dagli allievi dell’Accademia nei vari atelier di pittura, decorazione, incisione, fotografia comprende anche installazioni e video arte, mentre l’atelier di scenografia dell’istituzione artistica veneziana partecipa al progetto Venezia - Buenos Aires con lo spettacolo di marionette “Il mondo della luna”: un’opera giocosa settecentesca musicata da Baldassarre Galuppi su libretto di Carlo Goldoni che del musicista era amico.
Diversificati i luoghi deputati preposti a dare visibilità all’ iniziativa, la mostra dal titolo “Nuovi orizzonti in Laguna. Ricerca e sperimentazione dell’Accademia di Belle Arti di Venezia” sarà ospitata dal Centro Culturale Borges dal 10 settembre al 4 ottobre e lo spettacolo di marionette avrà luogo da gennaio 2010 all’aperto negli spazi del Giardino Botanico della città.
L’operazione alla quale partecipano due Paesi uniti da una comune origine latina intende rinsaldare la continuità culturale incrementata agli inizi del secolo scorso non ultimo dai flussi migratori, attraverso questa iniziativa, la cui proiezione è quella di stabilire un ponte di comunicazione e di scambi futuri. Significativamente in tal senso l’evento veneziano è patrocinato anche dalla Città di Buenos Aires, dal Centro Culturale Borges e dall’Istituto Italiano di Cultura.
La mostra Nuovi orizzonti in Laguna curata da Ivana D’Agostino propone attraverso la scelta di trentaquattro artisti – intenzionalmente non indicati riduttivamente come allievi considerata l’alta qualità delle opere – uno spaccato significativo del livello avanzato della ricerca a cui è giunta l’istituzione veneziana. Molti di loro – italiani, russi, sloveni, spagnoli, croati, tedeschi - partecipano già a mostre di livello europeo o lavorano con gallerie private. La particolare posizione geografica di Venezia e i suoi rapporti storico-economici di antica tradizione interrelati con il Nord Europa e ben oltre l’area balcanica, da sempre hanno favorito lo scambio e la sinergia culturale e artistica tra questa città e gli apporti che venivano dall’esterno. La mostra e’ accompagnata da un esauriente catalogo trilingue con testi critici di Ivana D’Agostino e Massimo Scaringella.
Altrettanto si può dire della scelta dell’opera “Il mondo della luna”. Messa in scena con la regia di Gabbris Ferrari e un allestimento realizzato con la direzione di Poppi Ranchetti dagli allievi del laboratorio di scenotecnica veneziano, l’opera viene ripresa per il pubblico argentino da Carlos G. Coccia. Nel libretto goldoniano di questo dramma giocoso si compendiano i paradossi, i vizi e le piccole miserie di una società certamente imbevuta di superstizioni, ma che seppe anche anticipare un futuro dominato dagli strumenti della scienza e da scoperte straordinarie destinate a cambiare radicalmente le umane abitudini. L’opera Il mondo della luna diventa quindi emblematica di un più universale viaggio della conoscenza, imprescindibile per ampliare lo scambio dei saperi. Particolarmente adatta per il teatro di figura per via della forte caratterizzazione dei personaggi, l’opera si avvale di un’ambientazione visionaria popolata di improbabili animali e di personaggi-marionette mossi da fili. Sponsor dell’iniziativa l’Accademia di Venezia, la Regione Veneto e Benetton.
Centro Cultural Borges
Viamonte 525 esq. San Martin - Buenos
Ingresso libero