Le due artiste iraniane presentano un insieme di lavori ad alto tasso emozionale, in cui si intreccia il loro sguardo sulla realta' contemporanea, differenti tradizioni e linguaggi. I video esposti denotano una forte connessione con la letteratura del loro paese d'origine.
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Shoja Azari e Shirin Neshat per la prima volta insieme in una mostra.
Iraniani ma residenti a New York collaborano da tempo. In questa esposizione hanno
saputo rivolgere uno sguardo alla realtà in cui viviamo, anche quella più
drammatica, fondendo, in opere di grande intensità emotiva, diverse tradizioni e
molteplici linguaggi.
Il legame forte con la letteratura della loro terra d'origine, la musica e la poesia
è parte integrante delle loro opere video che mai come in questo momento si
rivelano attuali.
In Munis di Shirin Neshat (una delle quattro storie del film Women Without Men
presentato al Festival del Cinema di Venezia), la politica entra a far parte della
scena. La protagonista si rivela eroina e donna capace di morire per libertà e per
amore. Un video estremamente poetico che racconta di scontri idealistici e
difficoltà di espressione, di libertà mancata, in cui l'uomo abbandona la donna
mentre lei continua a seguirlo anche oltre la vita.
Odissey di Shoja Azari é il viaggio di un uomo verso il suo annientamento. Girato
in un mattatoio fuori uso di Casablanca, in Marocco, racconta con lunghi piani
sequenza come l'essere umano stia distruggendo se stesso. Immagini essenziali,
silenziose, dalla luce di fuoco, gelida o tenebrosa nei locali desolati di questo
luogo di tortura accompagnano il viaggio metaforico di Shoja nel destino
dell'umanita'.
Inaugurazione venerdì 25 settembre dalle ore 18 alle 21
e sabato 26 settembre alle ore 18 nel cortile di Palazzo Carignano
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Shoja Azari and Shirin Neshat for the first time together in an exhibition.
Iranian, but resident in New York they have worked together for some time now. In
this exhibition they glance at the reality in which we live, even the more dramatic
one and merge, in works of great emotional intensity, different traditions and
numerous languages. The strong link with the literature from their country of
origin, the music and the poetry is an integral part of their video which never as
much as before as now have revealed themselves to be so actual.
In Shirin Neshat's Munis (one of the four stories of the film Women Without Men
presented at the Cinema Festival in Venice), politics comes into the scene. The
protagonist is revealed as a heroine and a woman capable of dying for freedom and
love. An extremely poetical video which speaks of the idealistic confrontations and
the difficulty of expression, lack of freedom, in which a man abandons a woman,
whilst she continues to follow him even beyond life.
Shoja Azari's Odissey is the journey of a man towards his destruction. Filmed in an
out of use slaughterhouse in Casablanca, in Morocco, it tells through long sequenced
steps of how mankind is destroying itself. Essential, silent images, from fire
light, chilly or gloomy in the desolated rooms of this torture place accompany
Shoja's metaphoric journey in mankind's destiny.
Opening Friday the 25th September from 6pm until 9pm
And Saturday the 26th September at 18 in the Palazzo Carignano courtyard (Festival
della Spiritualità)
Noire Contemporary Art
via Piossasco 29 - Torino
su appuntamento
ingresso libero