Galleria Rubin
Milano
via Bonvesin de la Riva, 5
02 36561080 FAX 02 36561075
WEB
Kika Karadi
dal 18/9/2009 al 29/10/2009
martedi - sabato 14.30 - 19.30 o su appuntamento. 18 settembre: fino alle 22,19 settembre: 12 - 21, 20 settembre: 12 - 19

Segnalato da

Alice A. Bosoni



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Kika Karadi



 
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18/9/2009

Kika Karadi

Galleria Rubin, Milano

Observing naked singularities, vibrational optics and the paradigm of a quantum life. In mostra una dozzina di opere su tela di medie e grandi dimensioni. L'interesse di Kika Karadi per la luce deriva in parte della fisica quantica, che appare la' dove non si spinge la teoria della relativita'. Dove l'immagine della realta' conosciuta crolla e l'infinitamente piccolo prende piede.


comunicato stampa

La Galleria Rubin è lieta di ospitare la prima personale milanese di Kika Karadi. La mostra presenta i lavori recenti dell’artista di origine ungherese che da oltre 20 anni vive e lavora negli Stati Uniti. In mostra una dozzina di opere su tela di medie e grandi dimensioni.

L’interesse di Kika Karadi per la luce deriva in parte della fisica quantica, che appare là dove non si spinge la teoria della relatività. Dove l’immagine della realtà conosciuta crolla e l’infinitamente piccolo prende piede. Come la fisica quantica, l’artista insegue le ‘assurdità’ naturali, l’ignoto straordinario sotteso al visibile ad occhio nudo. Kika Karadi insegue i fotoni e i buchi neri , particelle di luci, così come le energie che trasportano, per individuarli con inaspettati codici di colori. La sua serie di dipinti irradia nello spazio la magia della luce e la granulosità del colore trascinati da un flusso inarrestabile e vibrante di positività. Nella nuova serie di tele, presentata per la prima volta alla galleria Rubin di Milano, l’artista si è spostata dalle stratificazioni notturne da cui emergevano solo timidi segnali di una realtà a colori, ad una celebrazione della luce solare nelle sua potenza multicolore.

Karadi si allontana dal visibile per esplorarne il senso più profondo attraverso una nuova fiducia nella percezione di una possibile realtà altra. La rivelazione di una natura più vera e sensata dello spettro visibile si palesa nel gioioso flusso di luce-colore che anima questi dipinti. Strati di pittura e di vissuti si sovrappongono a segni astratti che galleggiano sulla tela come messaggi esoterici per lo spettatore. Il linguaggio pittorico vuole essere prima di tutto percepito a livello sensoriale, sentito più che guardato e decifrato. Il monocromo di alcuni lavori precedenti sembra ora assorbito dalla densa potenzialità dei toni forti, incisi nella tela come verità tangibili ma invisibili ai più. (Irina Zucca Alessandrelli).

Kika Karadi (1975, Budapest, Ungheria) vive e lavora a New York.

Ha partecipato alla Prague Biennale nel 2005 e nel 2007. Le sue opere sono state presentate in numerose fiere internazionali tra cui: Art Basel/Miami Beach, Art Brussels, ARCO – Madrid, Art Palm Beach - Contemporary Art Fair, Art Miami e The Armory Show. Diplomata al Maryland Institute College of Art, nel 1994 è stata la più giovane vincitrice del Morris Louis Grant che le ha consentito di risiedere a Parigi per alcuni mesi per perfezionare il suo lavoro. Nel 2006 è stata recensita dalle riviste Artforum e Flash Art.del Morris Louis Grant che le ha consentito di risiedere a Parigi per alcuni mesi per perfezionare il suo lavoro. Nel 2006 è stata recensita da Artforum e Flash Art..

Galleria Rubin
via Bonvesin de la Riva, 5 - Milano
Orario di apertura: martedì - sabato 14.30 - 19.30 o su appuntamento.
Programma per Start: Venerdì 18 settembre aperti fino alle 22 Sabato 19 settembre: 12.00 - 21.00 (attivo un servizio di navette da Piazza Oberdan) Domenica 20 settembre: 12.00 - 19.00
Ingresso: libero

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