Oltre 800 figurine e album datati tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo mettono in mostra, come in una enciclopedia illustrata, l'intero catalogo delle popolazioni umane allora conosciute. L'esposizione si estende anche al Museo Civico Archeologico. Per l'occasione "worlds": a simboli e tatuaggi dal mondo sono dedicate le installazioni realizzate dagli studenti dell'Istituto d'Arte Venturi. Traendo ispirazione dalle figurine di riti nuziali, il 19 settembre sara' ricreata l'atmosfera dei matrimoni indiani, giapponesi e magrebini.
In occasione del Festivalfilosofia dal 18 settembre al 28 febbraio oltre 800 immagini e oggetti etnologici in mostra al Museo della Figurina e al Museo civico archeologico di Modena
Oltre 800 figurine e album datati tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo mettono in mostra, come in una vera e propria enciclopedia illustrata, l’intero catalogo delle popolazioni umane allora conosciute.
All’osservatore contemporaneo, queste stupefacenti immaginette – a un tempo “scientifiche” e favolose – testimoniano non solo differenze somatiche, usi e costumi, habitat naturale e produzioni materiali dei popoli altri e lontani, ma anche, e forse soprattutto, il punto di vista di una intera epoca della cultura occidentale.
All’ipotesi illuminista di una sostanziale uguaglianza del genere umano, al di là delle differenze apparenti, si contrappose infatti a partire dalla metà dell’800 la dottrina positivistica della loro disuguaglianza naturale, non solo biologica, ma anche culturale e di valore. Il sistema di classificazione, di matrice evoluzionistica, passava a ruotare attorno all’idea di “grado di civiltà” e consolidava un ordine del discorso pervasivo non solo sul piano teorico, ma anche su quello museale - nascono allora i grandi musei di antropologia ed etnografia – e iconografico.
Le figurine prodotte a partire dal tardo XIX secolo segnalano, in questo senso, non solo lo sviluppo di nuovi mezzi di comunicazione che investono la didattica popolare, ma anche l’intensa assimilazione di paradigmi teorici e strategie culturali. L’orientamento intimamente comparativo corrisponde ai dettami dell’antropologia fisica dell’epoca, così come l’interesse per i caratteri somatici dei popoli alla maniera delle prime foto segnaletiche, basate sulla fisiognomica. Misure antropometriche e rappresentazioni del corpo di carattere estetico oltre che rituale servivano a costruire una catalogazione “oggettiva” degli esseri umani, riformulando dunque in senso valutativo l’idea della razza.
L’esposizione, di eccezionale valore documentario e sorprendente qualità visiva, sarà ordinata secondo categorie tematiche: la suddivisione dei popoli per aree geografiche, con i continenti simboleggiati – secondo una consolidata tradizione iconografica - dalla figura femminile; gli habitat naturali, sempre descritti come atemporali paradisi terrestri, e quelli sociali che riflettono pacifiche scene di vita (a dispetto dei conflitti coloniali).
La mostra si articola in due sedi: il Museo della Figurina al Palazzo Santa Margherita e il Museo Civico Archeologico al Palazzo dei Musei di Modena.
Il primo ospita le sezioni: Le Terre, Attraverso i luoghi, Americhe, Africa e Medio Oriente, Asia e Oceania, Il catalogo degli umani, Quotidianamente e Tra materiale e immateriale. Un vero e proprio viaggio tra usi e costumi di popoli lontani in cui spiccano le tradizioni conviviali, il modo di abbigliarsi, le abitazioni, la caccia e l'uso del fuoco e anche aspetti poco noti o curiosi come le tecniche materne per trasportare i piccoli, i giochi che appassionano adulti e bambini, i mezzi di trasporto e le forme di comunicazione scritta e gestuale. Inoltre una sezione è interamente dedicata al raffronto tra oggetti provenienti dal Museo Civico Archeologico e la loro rappresentazione in figurina.
Al Museo Civico Archeologico le figurine relative ai grandi esploratori, alle colonie, alle materie prime e all'artigianato dialogano con i materiali dell'allestimento permanente in un continuo gioco di rimandi e raffronti.
La mostra è accompagnata da un catalogo dell'editore Franco Cosimo Panini che ripropone tutte le immagini esposte.
La mostra prosegue fino al 28 febbraio 2010 con i seguenti orari da martedì a venerdì 10.30-13.00; 15.00-18.00 sabato domenica e festivi 10.30-18.00; lunedì chiuso.
worlds
simboli e tatuaggi dal mondo
Installazioni a cura dell’Istituto d’Arte “A.Venturi”
Tatuaggi: venerdì 18 settembre ore 18,30 – 20,30
I simboli Adinkra derivano dalla antica tradizione africana di decorazione delle stoffe del popolo Ashanti. I simboli sono circa quattrocento e si aggiungono continuamente nuovi elementi elaborati dalla vitalità delle tradizioni artigianali, una sorta di alfabeto simbolico in continua costruzione, la cui sapienza grafica è in grado di generare un linguaggio astratto di grande forza comunicativa. Ad essi sono dedicate le installazioni realizzate da un gruppo di studenti dell'Istituto d'Arte Venturi per il Museo della Figurina in occasione della mostra People. Il catalogo degli umani tra '800 e '900, un contrappunto creativo ai contenuti delle immagini dedicate ai popoli. Per spiegare i significati dei simboli sono stati progettati appositi taccuini che li raffigurano e che verranno dati in omaggio durante l'inaugurazione alle 18.30 del 18 settembre. In concomitanza, chi lo desidera potrà scegliere un simbolo con il quale farsi fare un tatuaggio temporaneo.
Il progetto è ideato da Antonella Battilani, docente di grafica presso l’Istituto d’Arte A. Venturi e realizzato dai suoi studenti del corso di comunicazione visiva, coordinati da Debora Vallicelli.
La tavola dei matrimoni
Atmosfere nuziali di culture diverse
Aperitivo a cura di: Museo della Figurina e Fusorari-Cibi e viaggi
Sabato 19 settembre, ore 19,00 – 21,00
Espressione di un fondamentale legame comunitario, il matrimonio viene celebrato nelle diverse culture in cerimonie rituali ricche e sontuose, di cui fanno parte i costumi, le danze, la musica e, non ultima, la mensa.
Traendo ispirazione da alcune figurine di riti nuziali esposte in mostra, sabato 19 settembre alle ore 19,00 verrà ricreata nella sala espositiva del Museo della Figurina l’atmosfera dei matrimoni di tre culture diverse: indiana, giapponese e magrebina.
L’aperitivo prevede un’offerta gastronomica composta da spuntini e bevande etniche, alla presenza degli sposi in costumi originali.
Immagine: Esibizione guerresca di papuani, 1935. Pubblicità Jasmatzi, Dresda. Figurina dall'album Die Bunte Welt
Inaugurazione 18 settembre alle 18.30
Museo Civico Archeologico
Palazzo dei Musei largo Porta sant' Agostino, 337 Modena
Museo della Figurina
corso Canalgrande, 103 (Palazzo Santa Margherita) Modena
da martedì a venerdì 10.30-13.00 e 15.00-18.00
sabato, domenica e festivi 10.30-18.00
lunedì chiuso
Ingresso gratuito