I fumetti, la cultura popolare dei sobborghi parigini, la guerra... alimentano un'espressione di liberta' e di colore che rappresenta una parte della storia dell'arte francese degli anni '80. Con gli esponenti della "Figuration libre" Combas porta l'immagine della Francia nel confronto storico che ha visto nascere l'espressionismo tedesco, la bad painting inglese, la transavanguardia italiana e altre correnti. In mostra circa 30 tele di grande formato, dalla fine degli anni '70 agli ultimi lavori.
A cura di Dominique Stella
Artista emblematico, Robert Combas è uno degli esponenti maggiori dell’arte francese nata
negli anni ’80. Giovanissimo (aveva 23 anni nel 1980) fu scoperto dal critico francese
Bernard Lamarche-Vadel, che teorizzerà il movimento della "Figuration Libre". D’ispirazione
mediterranea, questo gruppo di ragazzi appena usciti dall’accademia, portò un’espressione
pittorica, violenta, vivace, in completa osmosi con la generazione rock.
Robert Combas, fondatore di un gruppo di musica rock, vuole creare, attraverso la pittura, un
linguaggio pieno di energie e di ribellione analogo, nel suo ritmo e nella sua espressività, a
quello della musica nella quale riconosceva il fermento di una nuova società.
I fumetti, la cultura popolare dei sobborghi parigini, la guerra... alimentano un’espressione di
libertà e di colore che rappresenta una parte della storia dell’arte francese degli anni ’80. Con
gli esponenti della "Figuration libre" Combas porta l’immagine della Francia nel confronto
storico che ha visto nascere l’espressionismo tedesco, la "bad painting inglese", la
transavanguardia italiana e altre correnti.
L’artista è nomade, e opera con spontaneità attraverso un linguaggio che non è quello
pubblicitario protetto da copyright e nemmeno quello vincolato ad una tradizione autarchica e
circoscritta geograficamente, ma è la sintesi, la conseguenza di una memoria culturale a
trecentosessanta gradi che si è stratificata in senso verticale e orizzontale. Combas segue
questa inclinazione anarchica e libera scivolando con naturalezza, senza mai tradire con
affettazione o noioso citazionismo, attraverso i movimenti artistici del secolo scorso, con una
concezione della storia dell’arte a guisa di miscelatore o sintetizzatore elettronico, capace di
mescolare gli ingredienti della composizione in modo che il risultato non sia la semplice
somma delle diverse parti ma crei un organismo autonomo e originale in cui le avanguardie
storiche, Picasso, la scrittura araba, la pittura tribale africana e aborigena, Dubuffet,
Alechinsky, la caricatura, il fumetto, il fauvismo, i Neuen Wilden, si intrecciano e si fondono
fino ad essere indistinguibili. Ciò che nasce dall’opera di Combas è una nuova forma di opera
d’arte totale.
In mostra circa 30 opere, tele di grande formato, dalla fine degli anni 70 agli ultimi lavori.
Testi in catalogo: Gino Di Maggio, Gianluca Ranzi, Dominique Stella
Con il sostegno di Linda e Guy Pieters
Inaugurazione giovedi 24 settembre, ore 18.30
Fondazione Mudima
via Tadino 26, 20124 Milano
Orari di apertura: lunedì/venerdì 15.30 - 19.30 - mattina su appuntamento
Chiuso sabato e festivi