Un gioco di rimandi tra pittura e scultura definisce lo spirito con cui l'artista affronta le sue opere, e la sottile ironia sottesa ai suoi racconti li rende intriganti e suscettibili di diverse letture.
Dario Brevi ha iniziato a lavorare negli anni ’80 quando il concettuale e le sue freddezze, lasciavano spazio alla pittura, al colore, al movimento, ad una concettualità che si assumeva il rischio della rappresentazione e anche una certa gioia del fare arte. Brevi lavora sul materiale, l’MDF, (agglomerato costituito da un impasto di fibre di legno finissime, di densità costante, disponibile in pannelli levigati, utilizzato in sostituzione del legno massello nell’industria del mobile) alternando il vuoto al pieno, facendo interagire le sue stilizzazioni con lo spazio.
Luigi Cavadini, direttore del Museo d’Arte Contemporanea di Lissone, di lui scrive nel catalogo della mostra “Presenze del contemporaneo” tenutasi quest’anno presso lo stesso museo: “L’adesione di Brevi al Nuovo Futurismo, negli anni ’80, indica fin dall’inizio la necessità di uscire da alcune secche in cui si dibatteva in quegli anni il dibattito artistico.
La ricerca di una creatività a tutto campo, dalla pittura-scultura al design alla grafica, sulla scia del futurismo che aveva teorizzato la necessità di rivoluzionare i modi d’espressione e di vita in tutti i campi, lo porta ad una espressività originale che guarda con attenzione alla realtà e trae dalle immagini dei mass-media (giornali e pubblicità, soprattutto) le suggestioni per una propria narrazione. Il risvolto pop, che appare congeniale alla sua ricerca, non si perde mai nel decorativismo, ma si declina con grande libertà sia nelle forme-figure distribuite sulle pareti che nelle costruzioni tridimensionali. Questo gioco di rimandi tra pittura e scultura definisce bene lo spirito con cui l’artista affronta le sue opere e la sottile ironia sottesa ai suoi racconti, in apparenza innocui, li rende intriganti e suscettibili di diverse letture”.
Inaugurazione: giovedì 24 settembre ore 18.00
Durante il vernissage intervento musicale di Tullio De Piscopo con Hang Drum.
Galleria Il Castello
Via Brera, 16 - Milano
Orario: dal martedì al sabato: 10:00 – 19:00, lunedì 15:00 – 19:00
Ingresso libero