CACT Centro d'Arte Contemporanea Ticino
Landscaping Ophelia. Tre immagini fotografiche di Ophelia immersa/sospesa nell'acqua, nuda, il suo corpo algido, e inserite entro tre monitor, a svelare il viaggio entro la fredda staticita' della fine, costituiscono - nella prima sala - l'incipit della mostra.
LANDSCAPING OPHELIA è il titolo della mostra tematica che VERONICA TANZI (1975) presenta nella sede di Bellinzona del Centro d’Arte Contemporanea Ticino. I temi che da tempo l’artista svizzera sviluppa sono inequivocabilmente legati alla figura femminile e alle sue intime molteplicità; identità e genere, ma anche sentimento e sofferenza. E questo lo fa attraverso la rivisitazione di un’icona importante della letteratura e del teatro, Ophelia, personaggio femminile cinquecentesco, suicidatasi – secondo la leggenda – per pene d’amore, annegandosi. Ophelia è un perno importante che il drammaturgo inglese William Shakespeare transforma e trascende nell’intensa sua pièce teatrale Amleto. Gli elementi di questo narrato, presto divenuto popolare e altamente simbolico, vengono tutti ripresi dall’artista per un’installazione che si estende all’interno delle cinque sale del CACT, e le cui opere sono state prodotte ad hoc per la mostra, con cui il curatore ha inteso – attraverso l’allestimento – restituire la poetica drammatica e teatrale del tema.
È importante mettere in luce come tutta l’esposizione è un gioco di rimandi continuato, di tematiche dette o solo sussurrate, inserendovi riferimenti personali e intimi dell’artista comparati con la realtà contemporanea; questo a significare quanto la storia, nella sua universalità, sia in grado di attraversare il tempo, rappresentandone quel necessario ed incessante dinamismo.
Tre immagini fotografiche di Ophelia immersa/sospesa nell’acqua, nuda, il suo corpo algido, e inserite entro tre monitor, a svelare il viaggio entro la fredda staticità della fine, costituiscono – nella prima sala – l’incipit della mostra. Questi pochi e scarni elementi sono determinanti per lo sviluppo narrativo che Veronica Tanzi vuole attribuire all’intera esposizione, poiché l’acqua, la morte e la leggerezza danno all’intera storia quello spessore di sospensione fiabesca e regressiva, di amore infinito e ludico, di sofferenza; e di non-morte del sentimento quale dimensione esperienziale unicamente estatica oltre i limiti imposti dalla esistenza.
Mario Casanova_2009
Inaugurazione 26 settembre ore 18.30
Centro d'Arte Contemporanea Ticino - CACT
Via Tamaro 3 - Bellinzona
Ven-sab-dom 14-18 (o su appuntamento)
Ingresso libero