Galleria 27Ad
Bergamo
via Broseta, 27
035 270260
WEB
Alberto Petro'
dal 27/9/2009 al 23/10/2009
mart-sab 15.30-19.30, chiuso domenica e lunedi'

Segnalato da

Babele Comunicazione




 
calendario eventi  :: 




27/9/2009

Alberto Petro'

Galleria 27Ad, Bergamo

Bacon's Eggs. In mostra 20 immagini fotografiche in bianco e nero, realizzate in gelatina ai sali d'argento su carta baritata. Il lavoro di Petro' si propone di ritornare alle origini, all'innesco del gesto pittorico e dell'iconografia di Bacon per poi sondare il possibile esito fotografico del percorso di indagine sulle inquietudini e i tormenti dell'esistenza.


comunicato stampa

a cura di Nicola Scaglione

La Galleria 27AD di Bergamo prosegue nella sua indagine sul lavoro di giovani talenti emergenti sulla scena artistica internazionale: dal 28 settembre al 24 ottobre 2009, la mostra “Bacon’s Eggs” presenta, a cura di Nicola Scaglione, un progetto dedicato dal giovane fotografo bresciano Alberto Petrò al genio creativo di Francis Bacon e nato nell’atelier di Tacheles Arthouse di Berlino.

In mostra venti immagini fotografiche, rigorosamente in bianco e nero e realizzate in edizione limitata in gelatina ai sali d'argento su carta baritata. Lungi dall’essere un semplice omaggio all’opera del grande maestro anglosassone, il lavoro di Petrò si propone di ritornare alle origini, all’innesco del gesto pittorico e dell’iconografia di Bacon – e cioè a quel rapporto con la fotografia che per la pittura di Bacon fungeva da potente detonatore di idee – per poi sondare l’altro esito possibile – quello, appunto, fotografico - del medesimo percorso di indagine sulle inquietudini e i tormenti dell’esistenza.

Dichiarato esplicitamente lo spazio in cui si muove la sua ricerca fotografica, Petrò è così libero di sperimentare un percorso parallelo a quello della pittura ma altrettanto capace, pur rinunciando al colore e alla sua matericità, di scardinare tutti i canoni di rappresentazione, in un continuo passaggio dalla dimensione quotidiana e domestica a quella surreale, dalla normalità all'eccezionalità.
Il corpo perde i suoi contorni fisici e, con essi, ipocrisie, finzioni e barriere dietro le quali si nasconde la disperazione dell’anima, lasciandosi stravolgere da una metamorfosi che fa improvvisamente irruzione nel quotidiano. In un cortocircuito tra interno ed esterno, razionale e irrazionale, i volti si trasformano in maschere agghiaccianti e i corpi si sfibrano, si distorcono e si contorcono o vanno letteralmente in fumo disperdendosi nell’aria.

Scrive il curatore della mostra Nicola Scaglione: “Quando ho guardato il lavoro di Alberto Petrò “Bacon’s Eggs” mi sono trovato ad osservare i quadri di Francis Bacon attraverso un vetro deformato.
Osservandolo meglio ho trovato una profondità tridimensionale scoprendo che il ritratto non era di un’ opera di Francis Bacon ma di una sua libera ricostruzione in studio fatta con la presenza di un attore.
Mi sono ritornate in mente le parole dello stesso Francis Bacon durante le interviste con David Sylester:
“DS: può dirmi perché le fotografie le interessano tanto?
FB: ….cioè, quando si guarda qualcosa, non la si guarda in modo diretto ma si è condizionati dall’impatto esercitato su di noi dalla fotografia e dal cinema.

E il novantanove per cento delle volte trovo che le fotografie siano molto più interessanti della
pittura astratta o della pittura figurativa. Le fotografie mi hanno sempre soggiogato.”
“…penso sia il lieve distacco dal reale, che mi rituffa con maggior violenza nel reale stesso. Attraverso l’immagine fotografica mi ritrovo a vagare dentro all’immagine e a estrarne quella che ritengo sia la sua realtà più di quanto mi sia possibile semplicemente guardando a quella realtà.”
Guardando il lavoro di Alberto Petrò mi ha colpito la lucida capacità di mettere in scena un assoluto protagonista del nostro tempo riproposto con teatralità e recitato in un tempo mediatico di attuale presenza.
L’impatto esercitato su di noi dalle opere di Alberto Petrò evoca immagini della memoria.
In quanto raffigurazione di una realtà l’opera di un artista è ambigua, infatti trasforma la realtà in finzione che a sua volta poi esisterà quale realtà autonoma.
“Bacon’s Eggs”, attraverso il nostro sguardo, ci attrae ipnoticamente nella triangolazione delle sue ambiguità”.

Alberto Petrò nasce a Brescia nel 1980. Studia cinema presso il D.A.M.S. di Brescia, ma interrompe gli studi per dedicarsi alla fotografia. Dopo aver seguito un corso di fotografia comincia a lavorare come assistente per Rinaldo Capra e Hugh Findletar. Nel 2001 inizia a lavorare come archiviatore di una collezione fotografica, mantenendo sempre attive la collaborazione con vari fotografi, e attività nell’ambito della pittura, della grafica, della musica, e della moda. Nel 2003 partecipa al Toscana Foto Festival seguendo il corso di fotografia immediata tenuto da Maurizio Galimberti. Nel 2005 inaugura , assieme all’amico Alessandro Mombelli, il progetto MEGALOTO che li porta nel 2006 a Berlino, dove ottengono, dopo una selezione, un atelier presso il Tacheles Arthouse. Vive e lavora.

Immagine: No title (Man with umbrella), 2008, Gelatina ai sali d’argento su carta baritata / Silver gelatin 60x50 cm - Edition: 2/5. Courtesy: the artist and MR Collection

Ufficio stampa: B@bele Comunicazione
Barbara Mazzoleni tel.320.8015469 info@babelecomunicazione.it

Inaugurazione lunedì 28 settembre 2009, dalle ore 19

Galleria 27AD
via Broseta 27, Bergamo
Orari: da martedì a sabato 15.30-19.30
Chiuso domenica e lunedi
ingresso libero

IN ARCHIVIO [12]
Parastou Forouhar
dal 12/6/2012 al 6/9/2012

Attiva la tua LINEA DIRETTA con questa sede