Chan - Associazione per l'arte contemporanea
How much art can you take? La mostra nasce da un archivio visivo che Correale ha costituito negli anni attraverso l'interesse alla scena Metal, Hardcore, Punk e underground in genere, che costituisce una documentazione spontanea di questo immaginario culturale e sociale.
How much art can you take ? nasce da un archivio visivo che Danilo Correale ha costituito negli anni attraverso l’interesse alla scena Metal, Hardcore, Punk e underground in genere, che costituisce una documentazione “spontanea” di questo immaginario culturale e sociale. Il nome del progetto è tratto da un brano degli SS Decontrol , gruppo Straight Edge Hardcore nato a Boston nei primi anni ’80, che con questa canzone sfidava causticamente la situazione della creazione artistico/musicale contemporanea.
How much art can you take ? nasce quindi da una doppia riflessione, basata da un lato sulla raccolta del materiale visivo legato alla scena Underground tra fine anni ’80 e inizio 2000, dall’altro su un problema legato al significato sociale che tali situazioni racchiudono al loro interno.
I concerti Underground non possono essere considerati unicamente come dei momenti di aggregazione, ma più spesso sono i risultati di una resistenza comune attiva, un dissenso spesso trasmesso attraverso la messa in atto di uno scenario culturale complesso, dal quale è possibile decodificare un indice sociale. In questo contesto, il D.I.Y.(Do It Yourself) il passaggio dalla condizione privata a quella pubblica di un messaggio, come quello serigrafato sulle T-shirt, diviene un potente medium destinato a diffondere le idee di un gruppo (e di una generazione) al di fuoridell’ambiente musicale. In parallelo a questa riflessione sul contesto culturale, l’esigenza dell’artista di lavorare con tale documentazione, si sposta su un piano teorico, quale è realmente significativo di queste immagini? Oberati infatti da una sovraproduzione di immagini e immaginari, l’azione si tende verso un piano “analitico”.
L’intervento pensato da Danilo Correale a Genova comprende un progetto sullo spazio pubblico e un’ installazione. Da fine settembre a inizio ottobre una serie di manifesti verranno affissi in città, proponendo come spunti di riflessione collettiva alcune frasi tratte dall’archivio di immagini, che diventano “aforismi”, statement, caratterizzati da un sapore tanto dissacratorio quanto evocativo. Il lavoro nello spazio urbano risulta così un percorso testuale che ha un legame forte con un immaginario: la scomparsa della figurazione apre ad una riflessione generale sul significato del messaggio in quanto tale. Contemporaneamente nello spazio di Via Sant’Agnese Danilo Correale propone al visitatore un’installazione che si riflette nell’intero spazio espositivo.
Danilo Correale, nato a Napoli nel 1982, vive e lavora tra Milano e Napoli, la sua ricerca si muove attraverso il campo della fotografia di cui esclude l’utilizzo quale mezzo, declinandone le metodologie in diversi percorsi che ne sovvertono i processi caratteristici. Transit2, ///PIST (collateral Event f the II Istanbul Biennal) curated by ,( Curated by Pelin Uran, E.Viola A.Rispoli ) Istanbul - Transit2, MADRE Museo d’arte Contemporanea Napoli,( Curated by E.Viola A.Rispoli P.Uran) - Altri Discorsi, Careof DOCVA, Fabbrica del Vapore, Milano, 2009 sezione a cura di Valentina Angeleri e Matteo Lucchetti, - “Documents” Fondazione Spinola Banna per l’Arte Poirino,TO, 2009 (guest teacher Peter Friedl), - “Emerging Talents” Fondazione Strozzina, Firenze 2008 (Selected by Luca Cerizza), - “Backpackers” Borgovico 33, Como a cura di Marco Scotini e Berth Theis,- “Goodbye My Darling” FrancoRiccardo Artivisive, Napoli a cura di Marco Scotini, 2008 - “Classroom #1” - MADRE, Napoli, 2008 ( a cura di S.Lacagnina, S.Palumbo, G. Del Vecchio)
inaugurazione 1 ottobre ore 18
Chan - Associazione per l'arte contemporanea
via di Sant'Agnese, 19 - Genova
Orari: da martedì a sabato 16-19,30
Ingresso libero