Laura Camelli
Francesco Cattani
Vincenzo Filosa
Samantha Luciani
Sara Pavan
Cristina Portolano
Alberto Talami
Rebecca Rossi
Silvia Meneghini
Ernest, la quotidianita' che fa notizia. Come (non) lavorare all'Ikea, la sessualita' parlata dagli adolescenti, prendere il sole sopra i rifiuti tossici, decidere di sbattezzarsi: tutte esperienze personali e quotidiane che vengono trasformate dal fumetto in esperienze comuni e talvolta scatenano polemiche. A cura di: Silvia Meneghini.
a cura di: Silvia Meneghini
Tavole e live performance di: Laura Camelli, Francesco Cattani, Vincenzo Filosa, Samantha Luciani, Sara Pavan, Cristina Portolano, Alberto Talami
Installazione di: Rebecca Rossi
Dj set: I Love NY
Ernest, la quotidianità che fa notizia. Come (non) lavorare all' Ikea (Cattani), la sessualità parlata dagli adolescenti (Pavan), prendere il sole sopra i rifiuti tossici (Vincent), decidere di sbattezzarsi (Lise/Talami): tutte esperienze personali e quotidiane che vengono trasformate dal fumetto in esperienze comuni e talvolta scatenano polemiche.
"Perché questo mondo che ci pare una cosa fatta di pietra, vegetazione e sangue non è affatto una cosa ma è semplicemente una storia. E tutto ciò che esso contiene è una storia e ciascuna storia è la somma di tutte le storie minori, eppure queste sono la medesima storia e contengono in esse tutto il resto. Quindi tutto è necessario. Ogni minimo particolare. È questa in fondo la lezione. Non si può fare a meno di nulla. Nulla può venire disprezzato. Perché, vedi, non sappiamo dove stanno i fili. I collegamenti. Il modo in cui è fatto il mondo. Non abbiamo modo di sapere che cosa può stare in piedi e che cosa può cadere. E quei fili che ci sono ignoti fanno naturalmente parte anch'essi della storia e la storia non ha dimora né luogo se non nel racconto, è lì che vive e dimora e quindi non possiamo mai aver finito di raccontare. Non c'è mai fine al raccontare."
Cormac McCarthy
CHI E’ ERNEST:
Ernest, è “come una festa in giardino a fine maggio con i palloncini colorati sugli alberi, i segnaposto scritti a mano e gli amici che arrivano con torte salate e dolci fatti in casa”.
Ernestvirgola - così si pronuncia, per gli amici, Ernest - è un’etichetta indipendente che produce albi a fumetti, libri, cd e riviste sui tramezzini e su altri argomenti bizzarri. Si distingue grazie al suo inconfondibile stile antigrafico di tipo burocratico sovietico: carta riciclata, titoli fatti a mano uno per uno con le etichette dymo, copertine minimaliste color paprika, muschio, cobalto, malva, copertine senza disegni, nome dell'autore, o casa editrice, insomma copertine che non assecondano le manie di protagonismo del giorno d'oggi.
La prima pubblicazione antologica “Ernest 1”, presentata a Lucca Comics 2007, raccoglie i lavori di Sara Pavan, Vincenzo Filosa e Norman Lai, Laura Camelli, Lise e Talami, Sascia Pavan e Francesco Cattani. Fra le altre produzioni, il taccuino di disegni “NY” di Davide Toffolo e “Barcazza” di Francesco Cattani, vincitore del Premio Micheluzzi 2008 come miglior storia breve.
Fondata da Sara Pavan, Vincenzo Filosa e Francesco Cattani, ernestvirgola oggi è una squadra di dieci elementi: Alessandro Lise e Alberto Talami, Laura Camelli, Giusy Noce, Cristina Portolano, Samantha Luciani (il Capo) e Rebecca Rossi (l’ufficio stampa).
Il gadget, ormai divenuto un simbolo, è il bottone: una spilla a forma di bottone, o un bottone con una spilla incollata dietro, comunque uno dei bottoni in vendita nella merceria di Dario in centro a Bologna, dotato di rinnovata pertinenza artistica. Il recupero di un bottone giunto alla fine della sua vita per il suo essere fuori moda ha dato il “La” a tutto il progetto evidenziando la necessità di raccontare le storie che stanno dietro agli oggetti. E non storie in senso lato, ma le storie delle persone che li hanno fatti. Anche quando si tratta di oggetti del mercato globale esiste comunque qualcuno che vi ha dedicato una parte della sua vita. Ernest sceglie, o meglio, è scelto da situazioni che attirano la sua attenzione: situazioni vicine alla vita quotidiana di chi le vede, vita quotidiana che può accadere in qualunque parte del mondo. Il motto tanto resta sempre lo stesso “Dietro le cose ci sono le persone”.
Perché Ernest? Riprendendo il titolo della famosa opera di Oscar Wilde The Importance of Being Earnest, che in italiano si potrebbe tradurre con L'importanza di Essere Franco, per l’importanza di essere earnest, ovvero onesti e diretti, franchi per l'appunto, attitudine evidente già nella veste grafica poco pop e in generale poco accattivante, ma ancora più lampante nei contenuti. Neanche a farlo apposta proprio nei fumetti del Franco del gruppo (Francesco Cattani) forma e contenuto incarnano al meglio questo intento.
Perché la virgola? Perché è ancora presto per mettere un punto e perché Ernest è uno dei progetti nell’elenco di attività seguite da ciascun componente del gruppo: negli elenchi, si sa, ci sono le virgole.
Per informazioni:
http://ernestvirgola.blogspot.com
ernestvirgola@gmail.com
tel. 0532 760776 / 333 3528926
Inaugurazione venerdì 2 ottobre, ore 20.30
Circolo Zuni
via Ragno 15, Ferrara
Orario: 19-01,30
Ingresso gratuito riservato ai soci ARCI