Quattro dipinti, dal titolo "Puff, Puff", apparentemente uguali e che rappresentano la stessa identica cosa: una coppia di uccelli. Una serie di acquarelli - concepita come una pellicola cinematografica - nei quali e' protagonista il gatto dell'artista. Infine una fila di piccole tele, realizzate utilizzando rimasugli di pittura, sono disposte all'altezza degli occhi di un bambino.
Conduits (Viale Stelvio, 66- 20159 Milano) è lieta di presentare la mostra personale di Ann Craven.
Da più di un decennio operante nel campo della pittura, Ann Craven esporrà in questa occasione per la prima volta dipinti e acquarelli inediti.
Ad accogliere i visitatori saranno quattro dipinti, dal titolo "Puff, Puff".
Apparentemente uguali, diversificati solo dal tipo di pennellata, i quadri rappresentano la stessa identica cosa, una coppia di uccelli: tematica con cui Craven mette maggiormente in atto la sua caratteristica idea di ripetizione. Per descrivere questo delicato oscillare tra bellezza pittorica ed eredità del kitsch, viene alla mente il termine svedese "fulsnygg" (brutto-carino), una parola che ben sintetizza questo complesso tema della cultura americana, e che è il punto di partenza delle polimorfe proliferazioni pittoriche di Anna Craven.
Quale accompagnamento per questa forte presenza nello spazio che molto fa pensare a un'Opera, è una collezione di acquarelli nei quali è protagonista il gatto dell'artista, nonché amico fidato, Shadow. Mai esposta prima, questa serie (concepita come una pellicola cinematografica), mette di nuovo in mostra l'importanza di un continuum all'interno della produzione di Craven, un legame profondo che si sposta su e giù tra problematiche universali e affetti personali.
A conclusione della mostra, dopo questo grazioso Minuetto, è un dittico installato dietro l'angolo e lungo il corridoio che conduce al magazzino della galleria. Protagonisti sono una Stripe (striscia) e una "Palette" (tavolozza) due fra le più importanti serie tramite le quali l'artista ha strutturato i suoi lavori. Concepite utilizzando i rimasugli di pittura impiegata per dipingere i quattro quadri che danno il nome alla mostra, queste piccole tele disposte in modo da poter essere viste correttamente solo tramite gli occhi di un bambino, sono una sorta di chiave di volta dell'intero set: esse parlano di astrazione ma anche del continuo ridimensionamento del medium pittorico, attraverso modalità che possono ragionevolmente essere definite in espansione (expanded).
Esposto qui per la prima volta è un nuovo tipo di Palette di Ann Craven, rappresentante un uccello, probabilmente una fenice, destinata ad essere consumata dalle fiamme per poi rinascere dalle sue ceneri ancora (1) e poi ancora (2) e poi ancora (3) e poi ancora (4).
Ann Craven è nata a Boston e vive a Harlem e nel Maine. Gli artisti Amy Granat, Matt Keegan e Josh Smith hanno scritto del suo lavoro, che è stato esposto di recente al CIAP di Hasselt, Belgio, the Sculpture Center di New York, Frac-Champagne-Ardenne a Reims, Francia, e il Delaware Center for Contemporary Art di Wilmington Virginia.
Nicola Trezzi
Immagine: l’esterno dello studio di Ann Craven, Francia 2007
Inaugurazione: Giovedì, 1 Ottobre, ore 19 - 21
Conduits
viale Stelvio, 66- 20159 Milano
Orari:
da martedì a sabato 15 - 19 e su appuntamento