In sintonia con la struttura dello spazio, articolato in una sala al piano terra e l'altra nel sottosuolo, la mostra riflette due piani di senso, mettendo in relazione superficie e profondita', razionalita' ed emozione.
Invitata dall’architetto Bruna Solinas ad inaugurare la quinta edizione di START, apertura collegiale di 27 gallerie genovesi, dalle ore 18 alla mezzanotte di Giovedì 1° Ottobre 2009, Margherita Levo Rosenberg presenta la mostra personale L’Idea del Cavolo. Inequivocabilmente autoironico, il titolo della mostra si annuncia come una provocazione che l’artista non manca di rivolgere a se stessa.
L’evento espositivo, rinvia, infatti, immediatamente ad una riflessione, ad una sorta di specchio reale/virtuale, in cui l’artista, come autrice di forme, colori, immagini, disegni mentali, domande, scopre, nel riflesso dell’opera, nella galleria di specchi in divenire, cui la sequenza dei suoi lavori non cessa di dare consistenza e apparenza, la propria estraneità, il proprio altrove. Attraverso una catena di oggetti dell’immaginario, si visualizza il processo di mise en abyme del soggetto che crea, processo reso esemplarmente percepibile dalla duplice installazione, linguisticamente a chiasmo, Il pozzo del pensiero/Il pensiero del pozzo, intorno a cui ruota l’allestimento site specific dello spazio al piano interrato.
In sintonia con la struttura architettonica dello spazio, articolato in una sala situata sul piano strada e l’altra nel sottosuolo, la mostra riflette emblematicamente due piani di senso, mettendo in relazione superficie e profondità, razionalità ed emozione, pensiero della presenza e pensiero dell’assenza. Al piano superiore vengono esposte opere di carattere concettuale come i Quadri Quadrati a Quadretti e i Quadri Rettangolari a Quadretti, mentre, nella sorta di cripta sottostante, prendono posto le installazioni di pellicole radiografiche trasparenti, dalla classica dominante azzurro-viola. Materiali questi che riconducono al contesto della scienza medica, in cui l’artista si è formata, e quindi all’onnipresente traccia del corpo, in cui l’organismo, perdendo la sua coerenza, tende ad affiorare nel particolare anatomico, acquisendo, in sottotraccia, un’identità di frammento.
È leggibile, in parallelo, la sua formazione umanistica, incline all’analisi del pensiero, del linguaggio, dell’immaginario, dei dispositivi di percezione. Ed è proprio sul piano del rapporto delle coppie di termini parola-immagine, Vorstellung-Darstellung, Rappresentazione-Presentazione, Nome-Cosa, Significante-Significato, che occorre avviare una riflessione, voltandosi temporaneamente indietro. Questa mostra infatti vuole configurarsi come un punto nodale del lavoro di Levo Rosenberg, che, dopo il ciclo di opere su Magritte (Il re nudo, Se Magritte ed io… Se Magritte e Duchamp ed io…Self translation, Se Magritte e Kosuth ed io…, Ceci n’est pas une demi pipe, Ceci aussi n’est pas une demi pipe, Se Magritte ed io…, Se Magritte e Warhol ed io…, L’anima della pipa), facente capo a una mostra del 2004 ed in particolare ai testi Naming - Riflessione su arte e comunicazione del teorico della traduzione Laura Salmon e Mondi Possibili del filosofo Oscar Meo, vive una sorta di crisi epistemologica davanti all’intercambiabilità dei segni su cui opera.
Il momento successivo a tale mostra è appunto quello da cui scaturisce, non senza un’autocritica delle proprie certezze, La pittura del cavolo. Il reale o presunto momento critico si risolve nella messa in opera, da parte dell’artista, nel ciclo dei Coni o delle cosiddette Conazioni, della correlazione simbolica dei termini natura-cultura, idea-oggetto, stato cognitivo-stato emotivo, funzione-intenzione, segno-significato, cui la presente mostra concede particolare evidenza e senso. L’integrazione, la sintesi, la compossibilità di realtà attive su piani diversi, diventa l’obiettivo della sua ricerca.
I suoi coni grandi, come il Pensiero d’assenza, agglomerato di riccioli di pellicole, o piccoli, come Gli Avanzi Conniventi, corredati da dépliant di Kaprow e Luzzati, o come Cavoli Acidi, non cessano di rimandare.
Inaugurazione Giovedi’ 1 Ottobre 09, ore 18
Artregallery Bruna Solinas Arte Contemporanea
Piazza delle Vigne 28r, Genova
Orari: da martedì a sabato 15:30 - 19:30
ingresso libero