Disegnatore di parrucche messo al muro. In occasione della II edizione della Notte Bianca dell'Arte di Brescia, la Galleria inaugura la stagione espositiva con un intervento site-specific dell'artista, sul lungo muro che delimita il piazzale esterno della galleria. L'artista ha dipinto sulla parete una serie di disegni minimali adattandoli alla conformazione del muro e alla serie di riquadri che esso presenta.
In occasione della seconda edizione della Notte Bianca dell'Arte di Brescia 17
gallerie di arte moderna e contemporanea aprono dalle 18 a mezzanotte
Per questa occasione la Galleria Massimo Minini inaugura la stagione espositiva con
un intervento site-specific di Gabriele Picco,
giovane artista e scrittore che a gennaio 2010 pubblicherà il suo secondo romanzo
edito da Mondadori.
A causa dei lavori di ristrutturazione lo spazio espositivo della galleria rimarrà
chiuso fino alla fine di ottobre in attesa della mostra dell'artista ed architetto
Yona Friedman. L'idea è stata quindi quella di sfruttare il lungo muro che delimita
il piazzale esterno della galleria chiedendo a Gabriele Picco di realizzare un
intervento pittorico che resterà visibile per diversi mesi.
L'artista dipingerà sulla parete una serie di disegni minimali adattandoli alla
conformazione del muro e alla serie di riquadri che esso presenta. Queste superfici
si ripetono come moduli uguali suddividendo lo spazio in sette parti, ognuna delle
quali appare come lo spazio ideale per racchiudere un dipinto. Per questo progetto
Picco concederà uno spazio privilegiato alla parola, cercando di imbastire storie
dal carattere non propriamente narrativo.
Le 'parole disegnate', come lui stesso definisce questa serie di disegni,
mescoleranno pensieri, ricordi, esperienze personali, note di viaggio in uno stile a
tratti assurdo e surreale, non privo di una vena ora ironica, ora romantica. Verrà
così realizzata un'inversione rispetto a come solitamente intendiamo il disegno e la
piccola didascalia ad esso correlata. La parola scritta occuperà un posto di rilievo
diventando essa stessa disegno dalla duplice potenzialità e trasformandosi in una
sorta di appunto visivo a margine. Ma non per questo meno importante. Il titolo
(Disegnatore di parrucche messo al muro) nasce dall'idea che basta disegnare due
occhi, un naso e una bocca sotto a un testo per trasformare quest'ultimo in una
parrucca. Qui Picco si diverte a giocare con parole e disegni che diventano
interscambiabili e che a tratti sembrano rievocare il "sodalizio" tra le stravaganti
filastrocche di Rodari e i freschissimi disegni di Munari.
Gabriele Picco nasce a Brescia nel 1974. E' vincitore di numerosi premi tra cui
Premio Artegiovane Torino-Milano (2008), New York Prize (2004), Premio Michetti
(2000), finalista al Premio Guarene, Fondazione Re Rebaudengo (2001). Sue opere sono
presenti in diversi musei quali MoMa, New York, Galleria civica d'arte contemporanea
di Siracusa, Museo d'arte contemporanea di Monfalcone, Museo Michetti (Ch). Tra le
principali mostre: Francesca Minini, Milano (2008 e 2006), Columbia University, New
York (2005), Prague Biennale, Praga (2005), Priska Juschka fine art, New York
(2003).
Nel 2002 ha pubblicato il suo primo romanzo "Aureole in cerca di santi" (ed. Ponte
Alle Grazie).
inaugurazione sabato 3 ottobre ore 18
Galleria Massimo Minini
via Apollonio, 68 Brescia
ingresso libero