Vedere oltre. In mostra un ciclo di opere, realizzate dai primi anni Duemila, dedicate alla suggestione del paesaggio, reinventato attraverso la radiografia di legni, da cui l'artista fa emergere nuove visioni.
Sabato 3 ottobre 2009, dalle ore 10,30, presso la Sala Facchinetti dalla Società Umanitaria (ingresso: via San Barnaba, 48) si inaugura la mostra “Vedere oltre” dell'artista vicentino Renato Meneghetti, le cui opere sono note per il singolare utilizzo del mezzo radiografico che si presta ora a nuovi interventi e nuovi significati.
In mostra un ciclo di opere, realizzate dai primi anni Duemila, dedicate alla suggestione del paesaggio, reinventato attraverso la radiografia di legni, da cui l'artista fa emergere nuove visioni. Fedele al marchio stilistico che da oltre un trentennio contraddistingue la propria produzione, in queste opere la radiografia emerge e si configura come mezzo per una rilettura e una trasfigurazione poetica e concettuale del vero che ci circonda: “vedere oltre” la tela e la pittura, “vedere oltre” lo spazio e il tempo, per riscoprire suggestioni antiche e moderne rilette attraverso la “lente radiografica” e fantastica dell'artista, per svelare la struttura segreta di ciò che vediamo. Radiografie di legni che, nelle velature dell'intervento pittorico testimoniano l'appropriazione poetica che l'artista sa fare del paesaggio e dei suoi elementi naturali. Il variabile ritmo e il ciclo irregolare delle venature nel legno compongono una sequanza di paesaggi marini e terrestri, ora notturni, ora immersi nella nebbia o disegnati dal vento e dal sole diretto.
La mostra è organizzata in occasione della II Edizione di “Orto d'Artista: dalla semina al raccolto”. Un gesto simbolico ma di grande efficacia concettuale: con il gesto della semina si vuole contribuire alla comunicazione dell’appello della Fao e dell’Onu sulle problematiche della fame e della pace nel mondo, avendo come obiettivo quello di seminare arte per raccogliere pace. Renato Meneghetti aderisce all'iniziativa “seminando” in mostra alcuni piccoli “Paralleli vertebrali”, da cui germoglierà, in una prossima mostra che si terrà nel 2010, una immaginifica foresta, simbolo naturale di forza e veemenza sulla quale Achille Bonito Oliva ha ravvisato “la capacità di Meneghetti di riciclare in termini creativi” l'idea della spina dorsale come architettura naturale “e come questa acquisti plasticità” nelle sue sembianze di tronchi di palma. "Paralleli vertebrali": le palme caraibiche hanno la stessa struttura della colonna vertebrale.
Ricerche complesse, dunque, antiche e moderne, artistiche e scientifiche, si intrecciano e consolidano, dialogando attraverso stili e tecniche differenti. Risultati visivi dissimili e risvolti emozionali diametralmente opposti si confrontano in un’attenzione, originale e raffinata, alla comprensione e alla sperimentazione delle potenzialità del linguaggio di Renato Meneghetti, la cui qualità dell'opera è testimoniata dalla presenza nelle maggiori rassegne d'arte di carattere nazionale ed internazionale e da una bibliografia che annovera le firme dei più noti critici d'arte, da Gillo Dorfles ad Achille Bonito Oliva, da Marco Goldin a Vittorio Sgarbi, da Luciano Caramel a Tommaso Trini, da Walter Guadagnini a Pierre Restany.
Renato Meneghetti nasce nel 1947 a Rosà di Vicenza. Inizia a dipingere giovanissimo e la sua opera di artista si compie ora nella fortezza di Ezzelino da Romano dove è vissuto in giovinezza, ora nelle diverse ville palladiane che ha restaurato e abitato. Dopo i primi interventi, presentati negli anni Sessanta da amici e artisti come Fontana, Munari, Guiducci e una sequela di concorsi ed esposizioni giovanili, inizia una attività espositiva che lo vedrà presente nelle più importanti sedi nazionali ed internazionali. Dal 1997 sue opere sono presenti in gallerie private e nelle aste internazionali più importanti (Christie’s, Sotheby’s, Ketterer, Dorotheum, Tajan, Bonhams, Neumeisters). Predilige la pittura, strumento visibile della capacità rivoluzionaria dell’arte e ne difende la destinazione sociale. Si è impegnato senza regolarità in altre espressioni, come la musica (La Biennale di Venezia, 1982), il cinema (XL Mostra Internazionale del Cinema, La Biennale di Venezia, 1983) e il multimediale. Del 1997 è la mostra "Meneghetti: Radiografie 1982/1997 a cura di Marco Goldin, ospitata presso Palazzo Sarcinelli di Conegliano Veneto. Nel 2000 il Palazzo della Ragione di Padova ospita "Meneghetti. Sull'orlo del terzo millennio. Pittura e altre arti 1954/2000", presentata in catalogo da Gillo Dorfles e Vittorio Sgarbi. Nello stesso anno espone presso la Mole Vanvitelliana di Ancona: "Meneghetti: Al di là dell'occhio. Radiografie 1979/2000" a cura di Gillo Dorfles e Walter Guadagnini. Seguono, nel 2002, "Meneghetti. Trasparenze: corpi ed altro. Radiografie" presso la GMB Galéria Mesta di Bratislava (Pàlffyho Palàc) a cura di Ivan Jancàr e "Meneghetti. Installations X-Rays", presso la PGA Povazskà Galèria Umenia di Zilina a cura di Mira Putisova e Milan Mazur. Nel 2006, la città di Roma per la prima volta dedica ad un artista una grande mostra personale in quattro sedi: Palazzo Venezia, Complesso Monumentale del Santo Spirito in Sassia, Scala Santa, Archivio Centrale dello Stato: “Meneghetti a Roma” a cura di Achille Bonito Oliva, con testi in catalogo di Alberto Abruzzese, Giuseppe Billi, Paolo Fabbri, Laurence A. Rickels, Claudio Strinati e Tommaso Trini. Studiosi e storici dell’arte antica come Federico Zeri, Sir Denis Mahon, Udo Kulterman, hanno dichiarato l’interesse per la sua opera ospitata in molti musei nel mondo. Saggi sul suo lavoro sono stati scritti da: Achille Bonito Oliva, Gillo Dorfles, Marco Goldin, Walter Guadagnini, Vittorio Sgarbi. Manlio Brusatin, Luciano Caramel, Francesco Carbone, Laura Cherubini, Marco Di Capua, Paolo Fabbri, Lucio Fontana, Francesco Gallo, Aldo Gerbino, Richard Gregor, Flaminio Gualdoni, Roberto Guiducci, Ivan Jancár, Janus, Fedor Kriska, Gregory J. Markopoulos, Gabriele Perretta, Elena Pontiggia, Mira Putisova, Pierre Restany, Laurence A. Rickels, Erich Steingräber, Claudio Strinati, Tommaso Trini, Duccio Trombadori, Italo Zannier. Cataloghi monografici dedicati al lavoro di Renato Meneghetti sono stati pubblicati da Electa, Marsilio, Never, Skira.
Opening: sabato 3 ottobre 2009 dalle ore 10,30
Società Umanitaria Fondazione P. M. Loria
Via Daverio 7 - Milano
Ingresso: Via San Barnaba, 48, Milano
Orari: tutti i giorni ore 10-19
Ingresso libero