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Antony Gormley
dal 2/10/2009 al 27/2/2010

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Antony Gormley



 
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2/10/2009

Antony Gormley

Galleria Continua, Beijing

Another Singularity. L'artista presenta una serie di opere inedite tra cui la grande installazione Another Singularity, collocata nello spazio centrale della galleria. L'opera si compone di un complesso intreccio di corde elastiche il cui centro delinea un corpo-spazio costruito da una matrice di poliedri agglomerati che si conformano seguendo la geometria della bolla. La superficie di questa area e' connessa alla superficie interna dell'edificio attraverso 682 linee che si irradiano e che completano il modello centrale tetraedrico.


comunicato stampa

Galleria Continua è lieta di ospitare negli spazi espositivi di Pechino la personale di Antony Gormley dal titolo Another Singularity.
L’artista, vincitore del prestigioso Turner Prize nel 1994, presenta una serie di opere inedite tra cui la grande installazione Another Singularity, collocata nello spazio centrale della galleria. L’opera si compone di un complesso intreccio di corde elastiche il cui centro delinea un corpo-spazio costruito da una matrice di poliedri agglomerati che si conformano seguendo la geometria della bolla. La superficie di questa area è connessa alla superficie interna dell’edificio attraverso 682 linee che si irradiano e che completano il modello centrale tetraedrico.

L’idea, racconta Gormley, è quella di trattare il corpo come uno spazio senza dimensioni piuttosto che come un oggetto e connetterlo all’architettura interiorizzando le condizioni fondanti di spazio/tempo di 13.7 miliardi di anni fa (Big Bang).
L’ortogonalità dell’architettura è messa in discussione e allo stesso modo anche la nostra percezione dello spazio e il passaggio attraverso di essa risultano modificate. L’arte diviene uno strumento per proporre e sperimentare un nuovo modello spazio/tempo.
Completano la mostra cinque diverse sculture, dematerializzazione del corpo dell’artista che, man mano che il visitatore sale verso i piani superiori della galleria, diventano percettibilmente più leggere.

Nella sua ricerca sul corpo umano “come luogo”, Gormley sperimenta costantemente formule nuove: dalla scomposizione in pixel, alla volontà di superare la barriera stessa della pelle, dando luogo a sculture quali Feeling Material XXXIX, qui spirali in ferro si allontanano vorticosamente dal nucleo centrale, producendo un campo energetico nel quale la linea continua crea una danza tra spazio interno ed esterno del corpo umano.
Durante gli ultimi 25 anni, Antony Gormley ha rivitalizzato la figura umana nella scultura attraverso una ricerca radicale sul corpo come luogo di memoria e trasformazione, usando il suo stesso corpo come soggetto, strumento e materiale. Dal 1990 Gormley ha allargato il campo di interesse sulla condizione umana per esplorare il corpo collettivo e la relazione tra l’io e l’altro in installazioni di grandi dimensioni. Ha realizzato alcuni dei lavori più ambiziosi e di maggiore impatto visivo della scultura inglese, tra cui Field, Angel of the North a Gateshead, Quantum Cloud sul Tamigi a Londra e Another Place, opera permanente collocata presso Crosby Beach vicino a Liverpool.

Il suo lavoro è stato esposto presso gallerie e musei di livello internazionale tra i più prestigiosi tra questi: Tate, Hayward, Whitechapel e Serpentine Gallery in Inghilterra; Museum of Modern Art di New York; Los Angeles County Museum of Art; Louisiana Museum a Humlebaek e Irish Museum of Modern Art di Dublino. 

Antony Gormley è nato a Londra nel 1950.

Immagine: Antony Gormley, Another Singularity, 2009
corda in prolipopilene di diametro 8 mm, corda elastica in gomma/prolipopilene di diametro 6 mm e 8 mm, ganci in acciaio, dimensioni variabili
Courtesy: © courtesy of the artist & Galleria Continua, San Gimignano / Beijing / Le Moulin. Photo by: Oak Taylor-Smith.

Inaugurazione Sabato 3 ottobre 2009

Galleria Continua
Dashanzi 798. # 8503, Beijing
free admission

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