Abbandoni. Pitture e fotografie suddivise in cicli tematici (l'Africa, i Confini, le Isole, i Soli, le Mutazioni, i Rifiuti) per tracciare la produzione recente dell'artista.
Si presenta qui una scelta dell’ampia produzione di Gianni Cagnoni, una retrospettiva della sua attività artistica con un occhio particolare per le esperienze più recenti. Gianni Cagnoni è solito lavorare per cicli tematici nei quali approfondisce le suggestioni della sua inesauribile curiosità e creatività: l’Africa, antica e profonda nell’animo dell’artista; i “Confini” come tracce della mente, barriere che possiedono in nuce la tensione al loro superamento, le “Mutazioni” della carne e dello spirito, le “Isole”, i “Soli” enigmatici volti di uomini di popoli dal ventre della terra; i “Rifiuti” e le rimozioni della società e della coscienza.
Cagnoni si misura con la pittura e con la fotografia con la stessa tensione e con un forte senso della materia, da contemporaneo qual è. Il suo rapporto con la materia si gioca in un gioioso rispetto reciproco privo di timore: lui la lascia esprimere nella sua sorprendente casualità e la conduce con vigore e affetto. Colorista impareggiabile, riesce a ritrovare le più vive e delicate tonalità anche nelle immagini fotografiche di bidoni scrostati, nelle impronte sul marciapiede, nella carta intrisa dalla pioggia
L’amore per la vita, la tensione che porta e vedere la realtà sempre con occhi nuovi, trovare inediti significati e punti di vista, muovono la sua arte e la sua attività di professionista. L’artista ama viaggiare e risiede ogni anno per lungo tempo a New York, profondamente compreso nella contemporaneità occidentale. Nella sua poetica emerge il peso delle sovrastrutture, delle cose inutili che appesantiscono la società e noi stessi, che non si ha il coraggio di affrontare per non operare delle scelte. Ma immediatamente sotto gli strati e le incrostazioni depositati dalla realtà quotidiana, ribollisce un antico spirito di libertà e il senso della dignità vera dell’uomo.
Artista maturo, ha esposto di recente a Rovigo, Adria, Padova, Roma, Venezia, Ferrara, Lucca, Bolzano, New York ed è anche autore di numerose performances e installazioni.
Inaugurazione 3 ottobre ore 18.30
Palazzo Bellini
Via Agatopisto Cromazizno, 3 - Comacchio (FE)
Orario 9-12 e 15-18
Ingresso gratuito