In mostra opere la cui tecnica esecutiva rilegge in chiave moderna le antiche sapienze del lavoro manuale femminile, come il ricamo e la tessitura, dove pero' ago e uncinetto vengono sostituiti da trapano e sega.
a cura di Lavinia Lais
Giovedì 15 ottobre lo spazio EX ELETTROFONICA ospiterà la personale di Margherita Marchioni 'Io me Kahlo'.
Giovane artista romana, Marchioni porta vanti da anni un progetto di ricerca visiva incentrato sulla trasformazione delle materie di riuso chiamato Materiamorfosi.
Come spiega la curatrice nel testo critico della mostra ‘Marchioni non trasforma la materia ma la spinge a ‘sperimentare’ le sue più inaspettate possibilità visive, la porta alle estreme conseguenze, la scompone e ricompone a suo piacimento, ricostruendo ‘un senso dell’ordine’ senza però interferire con l’originale, preferendo invece rispettarne la sua integrità.
La sensibilità del lavoro di Marchioni è da ricercarsi nella visione ottimistica che ha nei confronti di tutta la materia, nel riuscire a prolungarne l’esistenza e a caricarla di colori con risultati sorprendenti.
L’artista scuote il comune senso del vedere, scardinando le regole comuni del nostro sentire gli oggetti nella loro scontata finalità d'uso.
La tecnica esecutiva rilegge in chiave moderna le antiche sapienze del lavoro manuale femminile, come il ricamo e la tessitura, dove però ago e uncinetto vengono sostituiti da trapano e sega.
Il titolo scelto dall’artista per la mostra ‘Io me Kahlo’ è un ironico gioco di parole che richiama da una parte una sua recente esperienza in Messico, di cui le amache presenti in mostra sono una chiara allusione e dall’altra l’espressione tipicamente romana ‘calarsi’, intesa come drogarsi, cosa che le viene spesso imputata di fronte alla maniacalità della sua tecnica esecutiva.
Inaugurazione giovedi 15 ottobre 2009, ore 19
Ex Elettrofonica
Vicolo Sant'Onofrio 10, Roma
Ingresso libero