Arianna Sartori Arte and Object Design
Mantova
via Ippolito Nievo, 10
0376 324260 FAX

16 Artisti - Citta' di Padova
dal 23/10/2009 al 4/11/2009
10-12,30 e 16-19,30

Segnalato da

Arianna Sartori




 
calendario eventi  :: 




23/10/2009

16 Artisti - Citta' di Padova

Arianna Sartori Arte and Object Design, Mantova

In mostra 16 artisti originari di Padova che si differenziano per formazione e tecniche, dando vita ad un'esposizione in cui emerge una molteplicita' di stili rappresentanti svariate correnti che si snodano tra la figurazione e l'informale.


comunicato stampa

La galleria dell’associazione “Città di Padova” collocata in uno dei luoghi che emanano il fascino dell’arte e della cultura del centro storico della città, da un trentennio svolge una intensa attività con mostre personali e collettive di gruppi o associazioni di altre realtà regionali. La promozione dei propri artisti è uno degli obiettivi che vengono annualmente perseguiti con maggior impegno dando la possibilità di esporre presso prestigiose sedi e gallerie.

Il lungo percorso di questa Associazione che nello scorso anno ha festeggiato la ricorrenza del Trentennale, presenta nella mostra di Mantova alla Galleria Arianna Sartori, un gruppo di artisti di nota conoscenza nell’ambito veneto e nazionale.

Il gruppo dei “16” si differenzia per formazione e utilizzo di varie tecniche, per la molteplicità di stili che rappresentano più correnti che si snodano tra la figurazione e l’informale.

In ciascuno ritroviamo significative personalità che possiamo sintetizzare iniziando da Toni Bassato, scultore che predilige scolpire il legno e la pietra. Le opere dell’artista partono da un rapporto tra l’uomo e l’universo attraverso la ricerca per giungere ad una elevazione spirituale che riscontriamo nelle figure o gruppi ma, e in quelle maternità dalle linee morbide e misurate nel candore della pietra.

Claudio Castellani, una interpretazione originale nel rappresentare i “suoi” paesi dell’anima con grande abilità formale e coloristica. Un insieme di impressioni, sensazioni, colori e forme nel quale aleggia la musica del silenzio tra immaginari castelli o paesi che si elevano tra luoghi senza tempo.

F. Celi “Pilec” sono favole le sue opere dai colori intensi e velati, le immagini si fanno tenere e poetiche: brevi racconti che conducono lo spettatore in una dimensione di sogno, narrazione favolistica e nostalgica, lontano dalla quotidianità.

Francesco Daberdacku, una sorta di raffigurazione che non può essere catalogata e men che meno incasellata in alcun stile, in alcuna scuola o corrente artistica, ma che sussiste in forza soltanto di una genuina spontaneità, di una propria autenticità.

Claudio Galante, nativo di Mantova, una lunga permanenza in Columbia lo hanno condotto verso una ricerca che si sviluppa secondo un ordine ed equilibrio di modulazione che ci richiamano a Klee e Kandinscky in cui vibrano i colori caldi dell’America Latina.

Raffaella Holcorft possiede una sua istintiva connotazione impressionistica di ascendenza romantica, tesa com’è ogni volta a cogliere una emozione poetica del dato naturalistico, a rinvenire una nota elegiaca del paesaggio e della vegetazione.

Silvana Maddalosso vive con grande entusiasmo e con esiti sempre più efficaci la conquista, con la pittura, di una personale libertà espressiva, adeguando la forma alle urgenze intime, ai sentimenti, alle contemplazione paesistica all’irruenza emotiva.

Luigi Marotti colore e materia si sedimentano in costante successione come cadenzati da un ritmo di forte espressività e cromatismi accesi cercando di far coesistere emozioni e tensioni attraverso una pittura informale-astratta.

Carla Onnis, una ricerca sulla rivisitazione del mosaico fatta da giovane artista che avverte le sollecitazioni contemporanee dove nell’ultimo periodo la pittura su tela è divenuta un nuovo mezzo di espressione surreale.

Cesare Polico, linee sinuose si fondono tra figurazione e astrazione, oggetto e spazio si compenetrano attraverso colori che si estendono come cadenzati su più piani della tela in si possono scorgere immagini, luoghi ed atmosfere fissate nella memoria.

Antonietta Reschiglian, lo scenario di un viaggio ricco di emozioni, dove la materia lieve e trasparente si accompagna a una gestualità mossa e controllata che danno il senso dello spazio: blu, gialli e bianchi si inseguono come avviene nelle composizioni più recenti dei bianchi e neri.

Gilberto Sartori una figurazione moderna sorretta da una pittura di ampie atmosfere alla riscoperta di luoghi che fanno riferimento alla memoria conoscitiva del passato: i colori tenui, sospesi tra bruni e ocra hanno il sentore nostalgico per far rivivere il tempo lontano di ieri.

Sara Stavla, indiscutibile l’appropriazione nella tecnica dell’acquarello che le permette di cogliere sintesi, trasparenze e luminosità cromatiche nelle forme espressive più varie dai paesaggi alle nature, Una interpretazione vibrante quanto libera e spontanea come l’acquarello richiede.

Zampiron “Mitch” l’utilizzo di tecniche miste le consente di plasmare superficie secondo un proprio pensiero di rappresentazione, avvalendosi di colori uniformi o trasparenti con striature e gocciolamenti riesce e imprimere alle opere uniformità cosmologica.

Adriano Zavattiero un impressionista che esprime ciò che lo circonda: nature morte, oggetti comuni, paesaggi collinari o scorci di città. Soprattutto le sue “Venezie” tra campielli, rii e calle, motivi che lo rendono particolarmente sensibile.

Silvio Zeminian, opere di una vitalità e dinamismo che ci proietta nel cuore di metrò frenetiche e indefinite dai mille riflessi: numeri, lettere, bagliori e filamenti, che creano stesure di colore dai gialli, rossi, blu che attraversano una spazialità immaginaria oltre i confini.

Inaugurazione sabato 24 ottobre 2009, ore 17, saranno presenti gli artisti.

Galleria 'Arianna Sartori'
via Ippolito Nievo 10 - via Cappello 17, Mantova
Orario: 10-12,30 e 16-19,30. Chiuso festivi
Ingresso libero

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