Caterina Saban
dal 28/5/2002 al 14/6/2002
Segnalato da
28/5/2002
Caterina Saban
Via dell'Orso, Milano
Foto e installazioni a cura di Marco Meneguzzo. Una serie di opere che delineano un percorso che ha il senso di un viaggio esperienziale, iniziatico. Ogni stanza e' segnata da uno o piu' lavori, tutti realizzati per l'occasione, che possiedono spesso una chiara evidenza metaforica. L'uso della metafora tuttavia non nasconde, ma evidenzia il concetto, cosi' come il ricorso felice a media diversi testimonia della capacita' di cogliere nella realta' accidentale, casuale e fenomenica il senso di una realta' piu' essenziale.
Nei nuovi spazi di via dell'Orso 16, Caterina Saban, presenta una serie di opere che delineano un percorso che ha il senso di un viaggio esperienziale, iniziatico. Ogni stanza è segnata da uno o più lavori, tutti realizzati per l'occasione, che possiedono spesso una chiara evidenza metaforica: fotografie a colori al di sopra di un tavolo apparecchiato in bianco e nero; un albero le cui radici sono nella terra e nel cielo; una proiezione, come una lanterna magica, dove persone ripetono gesti semplici all'infinito; piccoli segnali di presenze cromatiche, o di "spettatori" misteriosi - in realtà semi di pino, dal singolare aspetto antropomorfo -, accompagnano il viaggio, ad indicare una continuità di idee nella differenza delle soluzioni formali.
Questa è una delle caratteristiche di Caterina Saban, sin dalle installazioni realizzate a Londra nel 1995 e nel 1996, alla galleria 152c Brick Lane o ai Clink Street Studios: l'uso della metafora che tuttavia non nasconde, ma evidenzia il concetto, così come il ricorso felice a media diversi non sottolinea un eclettismo virtuosistico, ma testimonia della capacità di cogliere nella realtà accidentale, casuale e fenomenica il senso di una realtà più essenziale.
Nata a Milano, dove frequenta la Facoltà di Filosofia all'Università Statale, Caterina Saban indirizza in seguito i suoi interessi al reportage fotografico, alla programmazione e alla critica cinematografica collaborando con la rivista Scena, a ricerche sulla decorazione con lo Studio Alchimia, all'approfondimento del legame tra immagine, cibo e cultura con la Società della Festa.
Nell'89 si trasferisce a Londra dove frequenta prima il Chelsea College of Art e si laurea poi in Belle Arti alla Middlesex University. Sempre a Londra realizza a partire dal '95 le sue prime installazioni spesso caratterizzate dalla selezione di spazi non necessariamente istituzionali.
Nel '98 si stabilisce nuovamente a Milano, pur con frequenti intervalli londinesi.
Oltre ad interventi in edifici in disuso o studi, queste sono le principali mostre a cui ha partecipato:
1995 Galleria 152c-Brick Lane, Londra (Personale)
1995 'Melange d'Aout' Galleria Laure Genillard, Londra
1996 'Pretext:Hheteronyms' Clink Street Studios, Londra, a cura di Peer
1997 'Heteronymous ovvero un percorso dell'io' Complesso del San Michele a Ripa, Roma, a cura Peer e A.B. Oliva.
2000 'Anableps' Studio Stefania Miscetti, Roma, a cura di M. De Candia
2001 'Il colore della luce' Castello di Belgioioso, Pavia
'Peer' è un trust per la promozione dell'arte, con sede a Londra, che opera in spazi temporanei affidando di volta in volta i progetti ad artisti selezionati. Tra i suoi ultimi interventi la presentazione alla Giudecca di un'installazione di Mike Nelson nell'ambito dell'ultima Biennale di Venezia. (Director: Ingrid Swenson. Trustees: Anne Beach, Andrew Brighton, Alex Sainsbury, Juliet Steyn, Mark Wallinger.)
Per ulteriori informazioni: tel. 339/3786123, 02/89401402, e-mail: paolacima@tiscalinet.it
VIA DELL'ORSO 16 - MILANO
Dal 30 Maggio al 14 Giugno 2002 Dalle 11 alle 19,30
INAUGURAZIONE: Mercoledì 29 Maggio ore 19