Lella Cervia
Stefano Graziano
Fabrizio Lorenzani
Verena Mayer-Tasch
Yoshin Ogata
Francesco Siani
Filippo Rolla
L'idea della collettiva e' il ''dialogo'' che pone in relazione l' Arte col messaggio rivolto all'Ambiente, inteso come luogo in cui opera l'uomo, gli animali e le piante. In mostra installazioni, sculture e opere pittoriche.
a cura di Filippo Rolla
L'Associazione Opera Bianca – laboratorio per le idee – ha il piacere di inaugurare la mostra dal titolo ARTE AMBIENTE curata da Filippo Rolla, nell'ambito del progetto regionale Pianeta Galileo 2009.
Questa mostra promossa ed organizzata con il contributo della Provincia di MassaCarrara e sponsorizzato dal Cermec – Consorzio Ecologia e Risorse - di MassaCarrara, si svolgerà nel loggiato del Palazzo Ducale di Massa alle ore 17.30 di sabato 24 p.v. È qui che sei artisti Lella Cervia, Stefano Graziano, Fabrizio Lorenzani, Verena Mayer-Tasch, Yoshin Ogata e Francesco Siani si incontrano e mediante le opere presentate, dialogheranno sui molteplici aspetti dell'ambiente. L'idea della mostra è proprio il “dialogo” che pone in relazione questo tipo di Arte col messaggio rivolto all'Ambiente, inteso come luogo in cui opera l'uomo, gli animali e le piante con i suoi aspetti di paesaggio, le sue risorse ed i suoi equilibri.
Si intende, dunque, l’Arte come quella attività umana che fluisce da esperienza, studio e ricerca fino ad arrivare alla rappresentazione di forme vissute come espressione estetica personale. Ed è inevitabile che l’opera d’arte sia strettamente connessa alla capacità umana di trasmettere e comunicare emozioni, intenzioni e valori soggettivi che trovano riscontro nella realtà, specchio della nostra esistenza. In questo modo si può comprendere come l’arte sia Arte, solo mediante il feedback, una riflessione e risposta dell’osservatore che interiormente fruisce del messaggio.
Si è voluto così porre col messaggio artistico l'attenzione al cuore che pulsa, il quale inevitabilmente rimanda ad un dialogo sull'ambiente dove vi è vita, e non solo quella dell'uomo. Un dialogo all’insegna dell’amore e del benessere altrui e nostro, e che coinvolge la dimensione pratica e spirituale dell'umanità nel rispetto di sé, delle sue differenze e dell'ambiente che appartiene a tutti indistintamente.
Lella Cervia presenta l'installazione dal titolo Logos e scrive: “il dialogo che qui voglio riprendere è tra l’essere umano e la terra, offrendo a ciascuno l’antica memoria del primo atto d’amore, la semina, preludio alla nascita di un nuovo mondo dove la felicità altrui sia anche la propria”.
Stefano Graziano espone tre opere; la prima dal titolo “Leggerezza” rappresenta un blocco simile al marmo delle nostre Apuane ma con questa sottile differenza: l'opera è realizzata con carta riciclata. Così come le altre due, “Carta I” e “Carta II”, sono realizzate sempre col solito materiale riciclato, la carta, con un'aggiunta di polvere di marmo in superficie quasi a voler scorgere nella materia quel velo di lucentezza e la sua sacralità.
Fabrizio Lorenzani con le sculture dal titolo “Pendolo” e “Porta” riflette sulla relazione tra l’essere umano ed il suo territorio, sentito e vissuto in modo interiore ed esteriore. Un mondo scolpito con maestria che svela l’invisibile armonia ed equilibrio tra l'uomo, l’ambiente naturale e quello architettonico.
Yoshin Ogata mostrando le sculture dal titolo “Forma d'acqua – 2002” e “Paesaggio Mentale - acqua-” considera l'Acqua un bene prezioso e comune per l'umanità e nello stesso tempo, rappresenta un momento di purificazione mentale e fisica. È come se l'acqua, nella sua essenza ed esistenza, avesse la capacità di trasmettere all'artista uno stato d'animo di sicurezza e benessere. Verena Mayer-Tasch mediante le sculture “Girandola” e “Trottola” si sofferma sull'esser bambino, sul gioco ed il suo movimento dove vi è un'esperienza del divertimento che genera l'apprendimento di se stessi e dell'ambiente. E questa condizione a qualsiasi età, sia del bambino e sia dell'adulto che si riscopre bambino, diventa un modo d'essere nel vivere la propria esistenza. Francesco Siani presenta “la Dama” e “il Cavaliere”, sculture in legno, che fanno parte del “popolo della memoria”, poetica in fieri dell'artista ed esistente come un'archeologia contemporanea dell'umanità. Queste due sculture giocano liberamente tra loro, una complicità di sentimenti che contamina l'anima del prossimo.
Filippo Rolla
Carrara, 19 ottobre 2009
Inaugurazione 24 ottobre alle ore 17.30
Palazzo Ducale
Piazza Aranci, Massa
Orario: 10/13 - 16/19
ingresso libero