Collezione Maramotti
Reggio Emilia
via Fratelli Cervi, 66
0522 382484 FAX 0522 934479
WEB
Hannah Rickards
dal 23/10/2009 al 30/10/2009
giov-ven 14.30-18.30, sab e dom 9.30-12.30 e 15-18

Segnalato da

Marinella Paderni




 
calendario eventi  :: 




23/10/2009

Hannah Rickards

Collezione Maramotti, Reggio Emilia

La sua opera, presentata in settembre alla Whitechapel e acquistata dalla Collezione Maramotti, e' ora visibile nella Pattern Room. 'No, there was no red' e' un filmato che consiste in racconti orali sull'immagine di una citta' che appare sul lago Michigan per un raro effetto ottico legato al fenomeno dell'inversione termica. L'artista e' la vincitrice del premio Max Mara Art Prize for Women. Il 24 ottobre incontro di presentazione con curatori e artista.


comunicato stampa

Hannah Rickards, vincitrice del Max Mara Art Prize for Women 2007-2009, presenterà la sua nuova opera dal titolo No, there was no red. in private preview il 24 ottobre 2009 alle ore 18.00 presso la Collezione Maramotti.
Oltre all'artista interverranno Iwona Blazwick direttrice della Whitechapel Gallery e Bina von Stauffenberg, curatrice e critica.
Alla presentazione seguirà una conversazione tra l'artista e Marinella Paderni.

L'opera di Rickards, presentata nel mese di settembre alla Whitechapel e acquistata dalla Collezione Maramotti, sarà visibile liberamente nella Pattern Room della Collezione dal 25 al 31 ottobre 2009 e, successivamente, sarà in esposizione semipermanente dal 12 novembre 2009.
No, there was no red., un filmato su due schermi, consiste in racconti orali sull'immagine di una città che appare sul lago Michigan per un raro effetto ottico legato al fenomeno dell'inversione termica. Le differenze soggettive, le affinità, gli echi e contrappunti di questi racconti compongono la centralità dell'opera.

Hannah Rickards spesso esplora nelle sue opere il modo in cui i fenomeni naturali vengono percepiti e descritti. In Thunder (2005) prolunga per 7 minuti una registrazione di otto secondi del rombo di un tuono, poi trasformata in una partitura sonora dal compositore David Murphy. La partitura è stata registrata e successivamente riportata alla lunghezza originale del tuono. Un'altra installazione esposta presso The Showroom nel 2007, si sviluppa attorno ai resoconti di persone che riferivano di avere udito il suono dell'Aurora boreale.

Come vincitrice del premio Max Mara Art Prize for Women, a Rickards è stata offerta una residenza di sei mesi in Italia, passata presso l'Accademia Americana di Roma e la Fondazione Pistoletto di Biella. Tutto questo, oltre al finanziamento previsto dal premio e sostenuto dalla National Lottery attraverso l'Art Council England, ha permesso a Rickards di dedicarsi alla ricerca e allo sviluppo della sua opera.

"Rickards esplora il desiderio umano di dire l'indicibile..."
Coline Millard, Nought to Sixty, Institute of Contemporary Art, agosto 2008

Hannah Rickards (1979, Hammersmith, London) attualmente vive e lavora a Londra.
Si è laureata in Fine Arts al Saint Martins College of Arts and Design di Londra nel 2002.
È stata selezionata per esporre al Bloomberg New Contemporaries nel 2003 e al Don Quijote presso il Witte de With Center for Contemporary Art di Rotterdam nel 2006. Nel 2008 ha partecipato alla mostra collettiva Nought to Sixty presso l'Institute of Contemporary Art.
Ha inoltre esposto in recenti mostre collettive a Oslo, Colonia e Berlino.
Attualmente le sue opere sono incluse nella mostra The Quick and the Dead presso il Walker Art Center di Minneapolis.
La più giovane tra le cinque artiste selezionate dalla giuria, è un'artista concettuale che lavora con il suono come media privilegiato. Natura e artificio sono fittamente intrecciate nella sua arte. Le sue audio installazioni infatti consistono spesso nella traduzione di un suono presente in natura e nella sua reinterpretazione in linguaggio o musica.
In Birdsong (2002) ha registrato i canti di sei uccelli diversi per poi abbassarne la tonalità e riprodurli con la propria voce. In Thunder (2005) ha prolungato per 7 minuti una registrazione di otto secondi del rombo di un tuono, poi trasformata in una partitura sonora dal compositore David Murphy. La partitura è stata registrata e successivamente riportata alla lunghezza originale del tuono. Un'altra installazione, Aurora Borealis, esposta presso The Showroom nel 2007, è stata sviluppata attorno ai resoconti di persone che hanno riferito di aver udito il suono dell’aurora boreale.

Info
Private preview su invito 24 ottobre 2009 ore 18.00
Dal 25 al 31 ottobre 2009 Pattern Room
Dal 12 novembre 2009 in esposizione semipermanente

Collezione Maramotti
via Fratelli Cervi, 66 Reggio Emilia
Giovedì-venerdì 14.30-18.30
Sabato-domenica 9.30-12.30 e 15.00-18.00
Ingresso libero

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