In mostra una selezione di 32 disegni, soprattutto acquerelli di vedute e paesaggi, realizzati tra il Settecento e il Novecento dai celebri John Constable, Alexander Cozens, Thomas Gainsborough e Richard Wilson. Sono alcuni dei fogli che fanno parte del fondo grafico della raccolta Horne, tornato nella casa rinascimentale fiorentina di via dei Benci, 6, dopo essere stato conservato per piu' di 40 anni presso il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi.
Da oggi fino al 30 gennaio 2010 presso il Museo Horne di Firenze, apre al
pubblico “Il paesaggio disegnato. John Constable e i maestri inglesi nella
raccolta Horne” la mostra a cura di Elisabetta Nardinocchi e Matilde Casati,
promossa dalla Fondazione Horne e realizzata grazie al contributo dell’Ente
Cassa di Risparmio di Firenze.
Un’esposizione raffinata che offre al visitatore una selezione di 32
disegni, soprattutto acquerelli di vedute e paesaggi, realizzati tra il
Settecento e il Novecento dai celebri maestri inglesi John Constable,
Alexander Cozens, Thomas Gainsborough e Richard Wilson. Sono alcuni dei
preziosissimi “fogli” che fanno parte del fondo grafico della raccolta
Horne, tornato nella casa rinascimentale fiorentina di via dei Benci, 6,
dopo essere stato conservato per più di quaranta anni presso il Gabinetto
Disegni e Stampe degli Uffizi.
Una raccolta prestigiosa, tra le più rappresentative del patrimonio di opere
lasciatoci da Herbert Percy Horne - di cui fanno parte 929 disegni tra cui i
più celebri di Raffaello e Parmigianino, 34 miniature, 441 incisioni e
stampe per lo più antiche – che torna ad essere esposta nel suo luogo di
nascita, attraverso un ciclo di mostre dedicate ad alcuni dei temi dominanti
della collezione stessa.
Si comincia con l’amore per il paesaggio, che per quanto abbia radici ben
più antiche, conosce nell’Inghilterra di fine Settecento un momento di
straordinaria fioritura e diventa un fenomeno che travalica l’ambito della
cultura romantica. In questo contesto assai prolifico si inseriscono le
produzioni figurative di Alexander Cozens, artista particolarmente
apprezzato da Horne per il suo tentativo di scomporre e ricomporre il
paesaggio nei suoi vari elementi costitutivi, e un’ attenzione particolare
per l’albero, la cui centralità nei disegni esposti è ben rappresentata
dall’ emblematico e rapido schizzo di Richard Wilson, uno studio d’albero ai
cui piedi una figura seduta è intenta a disegnare.
Il nucleo più imponente di questa raffinata esposizione è infine
rappresentato dai disegni di John Constable, 15 fogli tra acquerelli e
disegni a matita, che mostrano l’eccezionale sintesi della ricerca
sviluppata nella campagna inglese di inizio Ottocento a diretto contatto con
i molteplici aspetti della natura. Agli esiti di Constable e dei maestri
inglesi saranno poi gli Impressionisti a guardare con molto interesse.
La mostra offre inoltre un inedito paesaggio che porta la firma dello stesso
Horne. Questa testimonianza, recentemente rinvenuta, è la prova del legame
profondo che unisce Horne alla sua Inghilterra e ci fa conoscere un altro
aspetto importante ma meno noto del collezionista. Non a caso, la selezione
di opere in mostra è ricavata da un nucleo di ben 237 disegni di provenienza
inglese e dallo stile analogo, che rappresentano un quarto dell’intero fondo
grafico. Ciò conferma l’eccezionalità di questa collezione rispetto ad altre
costituitesi in Italia nello stesso arco di tempo, ma soprattutto è il segno
di quella Englishness che Horne ha difeso sempre con estrema coerenza e
spirito appassionato.
Continuando a collezionare i “suoi” inglesi Herbert Percy Horne, dimostra di
non aver dimenticato mai, neppure per un attimo, la sua patria lontana. La
sua forte appartenenza alle origini, si offre al visitatore come chiave di
lettura nella comprensione di una collezione articolata e complessa, e della
personalità stessa del suo proprietario: il collezionista, innamorato di
Firenze e di Botticelli, profondo conoscitore e amante del Rinascimento
Italiano, ma pur sempre inglese. E ce lo fa immaginare, nella sua casa
fiorentina, il “palagetto” rinascimentale che oggi ammiriamo come Museo
Horne, circondato di opere ed arredi antichi, ancora seduto sulla “sua”
poltrona di perfetta manifattura londinese.
La mostra “Il paesaggio disegnato. John Constable e i maestri inglesi nella
raccolta Horne” e' promossa dalla Fondazione Horne grazie al contributo
dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze.
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Immagine: Herbert Percy Horne (Londra 1864-Firenze 1916), Vista di un paesaggio dall’alto di un pianoro,
acquerello e tempera su carta avorio, mm 76 x 122
Museo della Fondazione Horne
via dei Benci, 6 (Palazzo Corsi), Firenze
dal lunedì al sabato dalle 9 alle 13
Biglietti: Euro 5 intero - Euro 3 ridotto
Con il biglietto di ingresso alla mostra è possibile visitare l’intero Museo.