La mostra raccoglie una parte significativa dell'ultima produzione dell'artista atesino che indaga con particolare attenzione i rapporti di natura formale tra il mondo degli oggetti e le raffigurazioni bi e tridimensionali che ne scaturiscono.
a cura di Daniele Capra
Galleria Plurima ha il piacere di presentare al pubblico la personale di Ulrich Egger /in/finito. La mostra raccoglie una parte significativa dell’ultima produzione dell’artista atesino che indaga con particolare attenzione i rapporti di natura formale tra il mondo degli oggetti e le raffigurazioni bi e tridimensionali che ne scaturiscono.
Egger ricorre programmaticamente all’uso combinato di fotografia e scultura, creando degli oggetti che sono percepiti dallo sguardo con una modalitá ibrida. Le sue opere hanno infatti in sé elementi di carattere rappresentativo che vengono affiancati da vere, o verosimili, porzioni di realtá: cosí una foto di un terrazzo d’appartamento ospita al suo interno, al posto delle grondaie, un vero e proprio inserto metallico; oppure un’immagine di un palazzo con lavori in corso si trova ad essere realmente avvolta da del nylon da cantiere.
In questo modo non c’é differenza bensí contiguitá tra il reale e la sua scenica riproposizione cui l’arte ci ha storicamente abituati.
Il valore e la capacitá di analizzare, predicare e spiegare il mondo – propria della fotografia come delle altre discipline – é messo in discussione esponendo senza falsi pudori la ferita nascosta dietro ogni mimesi, il compromesso ritenuto accettabile che ogni copia deve inevitabilmente rassegnarsi a sottoscrivere con il modello primigenio.
Sviluppati con un approccio installativo, i lavori di Egger dimostrano l’ambiguitá della rappresentazione tout court, e in ultima istanza l’intimo bisogno di autenticitá che soggiace alla pratica artistica. Ben oltre il confine sfumato della finzione teatrale in cui rivelano la propria languida fragilita.
Galleria Plurima
Via Valvason 11, Udine
Orari: da martedí a sabato 10,30-12.30 e 16,30-19,30, domenica 11-13
Ingresso libero