Gaze Heuristic (with Droll). La mostra consiste in una quindicina di acrilici su carta e tre videoinstallazioni: Magic Bullet Payback Formulae, dalla serie delle teste-pallottole vaganti e parlanti, Flood or Fear with Sunshine, una delle recenti casa-di-bambola e Untitled LCD, videopannello che incorpora gli occhi dell'autore stesso, indaganti lo spazio circostante.
La galleria In Arco é lieta di presentare nei propri spazi la terza personale di TONY
OURSLER . La mostra consiste in una quindicina di acrilici su carta, vero corpo
progettuale dell’artista e tre videoinstallazioni: Magic Bullet Payback Formulae,
dalla serie delle teste-pallottole vaganti e parlanti, Flood or Fear with Sunshine, una
delle recenti casa-di-bambola dove due personaggi incrociano le proprie storie
stranianti e Untitled LCD, videopannello che incorpora gli occhi dell’autore stesso,
indaganti lo spazio circostante.
La carriera artistica di Oursler si é sviluppata,
nell’arco degli ultimi trent’anni, in una continua dettagliata ricerca incentrata sul
mezzo video, creando uno spazio dinamico dove linguaggio ed immagini convivono
in simbiosi. L’ artista americano é conosciuto soprattutto per i manichini e le più
disparate videoinstallazioni, popolate di occhi e teste parlanti, per mezzo delle quali
vengono enunciate - espresse in stati paranoico/ossessivi - ogni sorta di angosce,
ansie e fobie tipiche della società contemporanea. La dinamica mentale risulta forte-
mente dissociante, pervenendo allo spettatore in un continuo sdoppiamento di figure
e di voci.
Le immagini vengono proiettate su superfici diverse, sia in interni - utiliz-
zando fantocci, sfere e sculture in vetroresina - che in esterni e direttamente su
alberi, getti d’acqua o edifici. La costante presenza di ombre e atmosfere notturne -
in situazioni che si alternano tra sogno e incubo, a volte persino sconfinanti nello
spiritismo e in pratiche occulte - accentua ulteriormente il senso di disagio e inquie-
tudine dello spettatore, la cui partecipazione emotiva é totale e coinvolgente. La
presenza umana nella videoproiezione spesso si scompone fino a ridursi ad un
occhio o una bocca, una componente simbolica che richiama alla telecamera e al
microfono/altoparlante, feticci onnipresenti della cultura odierna. Per l’occasione
verrà pubblicato un catalogo, con poesie di Arturo Schwartz, riproducente tutte le
opere in mostra.
TONY OURSLER è nato nel 1957 a Nyack, piccola cittadina nella valle dell’Hudson, nota per aver
dato i natali a Edward Hopper e Joseph Cornell. Dopo aver conseguito il diploma artistico, ha proseguito
gli studi alla CalArts, celebre scuola d’arte di Los Angeles, frequentando i corsi video di John Baldessari
e conseguendo il BFA nel 1979. Ritornato a New York ha iniziato a produrre i primi video, dei quali lui
stesso con alcuni amici erano protagonisti. Nel 1992 ha scoperto, utilizzandone uno dei nuovissimi
modelli, il videoproiettore a cristalli liquidi (LCD) producendo quindi le prime videosculture; alcune di
queste, immediatamente presentate a Kassel nell’edizione di Documenta curata da Jan Hoet, hanno
riscosso un clamoroso successo proiettando l’artista nella ribalta internazionale. Da allora si sono
susseguite ininterrottamente una lunga serie di mostre ed allestimenti, nei principali musei del
mondo; tra le più recenti vanno menzionate la grande vidoeproiezione ambientale di Gibbs Farm, New
Zeland e quella appena conclusasi all’Art Gallery of Ontario. Da pochi giorni si é invece inaugurata, alla
Kunsthaus di Bregenz, LOCK 2,4,6 una serie di videoinstallazioni che occupano gli edifici e gallerie del
KUB, opera eclettica e complessa dell’architetto Peter Zumthor.
Inaugurazione 7 Novembre 2009, alle 19
Galleria In Arco
Piazza Vittorio Veneto 1/3, Torino
ingresso libero