Accademia delle Arti del Disegno
La restrospettiva presenta una serie di composizioni di forme astratte tridimensionali, nelle quali affiorano elementi come acqua, sole, cielo, oppure simboli della supremazia dell'uomo. La mostra presenta sculture, crete su carta e bronzi allestiti in tre sedi diverse: Accademia delle Arti del Disegno, Palazzo Pitti e Palazzo Medici Riccardi.
a cura di Enrico Crispolti, Corrado Marsan, Nicola Micieli
Sabato 7 novembre, alle ore 17, nella Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno
al 68 di via Ricasoli, in Piazza San Marco, sarà presentato da Luigi Zangheri, Presidente della
stessa accademia, il complesso delle esposizioni nelle quali, in varie prestigiose sedi della
Città di Firenze, si articola la mostra dei dipinti e delle sculture di Giuseppe Calonaci intitolata
“Calonaci. Città Verticali. Dall’Astrattismo alle Città Verticali”. Al momento inaugurale
saranno presenti, con i curatori Enrico Crispolti, Corrado Marsan e Nicola Micieli, Mario Lolli
Ghetti, Direttore Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio; Cristina Acidini
Luchinat, Soprintendente per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico per il Polo
Museale della Città di Firenze; Alessandro Cecchi, Direttore del Giardino di Boboli e della
Galleria Palatina.
Le Città Verticali
«Per la realizzazione di un’opera d’arte occorre produrre – afferma Calonaci – qualcosa di
assolutamente nuovo, inesistente, che sia frutto della mente dell’uomo, qualcosa che fino ad
oggi era sconosciuto. Se ogni volta questa operazione riuscirà, sarà come aprire una piccola
finestra su un mondo nuovo. Allora potremmo scroprire assieme la chiave di lettura ed
entrare in un nuovo spazio dove nuove immagini potranno allargare la visione e la
conoscenza mentale e spirituale dell’uomo stesso ed avere nuovi orizzonti, nuovi universi per
riflettere su una possibile, sempre più larga convivenza tra gli uomini, i popoli, le politiche e
le religioni del mondo. Ecco perché Segnali della Memoria, Tatuaggi, Macchine del Sole,
Immigrazioni, Spiritualità, Astrattismo & Citazione: sono titoli di alcuni periodi che hanno
scandito la mia vita artistica ...
«Città Verticali è la composizione di forme pure dell’Astrattismo Classico in opere
tridimensionali, nelle quali affiorano, in modo defigurato ma senza perderne le tracce,
elementi come acqua, sole, cielo, oppure simboli della supremazia dell’uomo che nelle mie
opere interpreto come amore, forza, potere ...
«Città Verticali, le nuove arche che si elevano nel cielo lasciando enormi spazi verdi per la
sopravvivenza di tutti. L’opera quindi metabolizza i concetti, li porta in un luogo diverso in
cui i significati sono imprigionati in una soluzione estetica che oltrepassa l’immagine
stessa...»
E’ singolare che la maggior parte degli scultori operanti in Toscana, nel secolo scorso e in
questi ultimi anni, non sia cittadina, ma piuttosto legata al territorio. Una costatazione che
proporrebbe un rapporto quanto meno equilibrato tra la città e la campagna, analogo a quello
rilevato dagli storici del Medioevo sulla fortuna culturale, artistica, e economica di Firenze,
Siena, e Lucca. Un rapporto felice che, ancora oggi, appare nel campo della scultura. Un’arte
che, per il fatto di essere tridimensionale, determina la necessità di spazi con cui confrontarsi,
restituirsi, declamarsi materialmente in forme e volumi.
Credo che con questa cifra possiamo avvicinarci all’opera di Giuseppe Calonaci. Un artista
nato e attivo a Poggibonsi, una ‘terra cospicua’ come ci ricorda Emanuele Repetti, ricca di
cultura, storia, tradizioni, e di attività industriali. Un ambiente ideale per vivere e per
partecipare dell’esperienza umana in un contesto paesaggistico tra i più pregiati della Toscana.
Debbo comunque confessare che la mia formazione di architetto mi consente il pieno
apprezzamento delle ‘città verticali’ di Giuseppe Calonaci. Infatti la sua esposizione inizia col
presentare opere maturate nel periodo dell’’astrattismo classico’ degli anni Cinquanta e
Sessanta. Opere che mi hanno ricordato due grandi maestri, i due Leonardi come li chiamava
Gianni Koenig, Ricci e Savioli, e la loro lezione impartita agli allievi della Facoltà di
Architettura di Firenze, sovente accompagnata da indimenticabili esposizioni come quella su
Le Corbusier a Palazzo Strozzi nel 1963.
Le sculture di Giuseppe Calonaci sono tutte legate a un itinerario artistico coerente che si è
sviluppato nel tempo fino a confrontarsi con mete le più ambiziose. Talvolta le sue opere sono
realizzate in così grandi dimensioni da non temere di essere inefficaci nel loro messaggio,
mentre si distinguono per l’abilità tecnica non comune con cui sono state realizzate.
Considerato il fine di presentare il divenire delle arti a Firenze, e di rintracciare l’identità
toscana in rapporto all’esperienza internazionale, il Collegio dei Professori dell’Accademia
delle Arti del Disegno è lieto di presentare in questa occasione la laboriosa attività artistica di
Giuseppe Calonaci, uno dei suo membri più noti e apprezzati dal Giappone alle Americhe.
Luigi Zangheri - Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno
Conferenza stampa: giovedì 5 novembre, ore 11
Inaugurazione Sabato 7 novembre, alle ore 17
Sala Esposizioni dell’Accademia delle Arti del Disegno
7-30 novembre
Città verticali sculture e dipinti
Accademia delle Arti del Disegno - Sala delle Esposizioni
Via Ricasoli 68, Piazza San Marco
orario: dal mart. al sab. 9-13 / 17-19 - dom. 10-13
7 novembre-15 gennaio
Città verticale I / L’albero del Fuoco / Città di Terra - Porta d’Europa bronzi
Palazzo Pitti, Cortile dell’Ammannati / Piazza Pitti / Giardino di Boboli
orario: 8,15-16,30
7-18 novembre
Carte segrete crete su carta
Palazzo Medici Riccardi
orario: 10-12 e 15-19