Il ciclo fotografico 'Kazakhstan. Blue Period' rimanda al periodo della storia del Paese dei due artisti, durante il quale, ottenuta l'indipendenza, il colore blu turchese della nuova bandiera fu adottato come nuovo simbolo nazionale. La serie di fotografie, realizzate viaggiando in tutto il Kazakistan, documentano con ironia come questo colore abbia sostituito il rosso dell'era sovietica.
La Galleria Impronte Contemporary Art è lieta di annunciare Kazakhstan. Blue Period, la prima mostra personale in Europa di Yelena Voroboyeva e Viktor Vorobyev, che si inaugura il 12 novembre 2009.
I due artisti, presenti al Padiglione Asia Centrale della Biennale di Venezia quest’anno e nel 2005, hanno cominciato a lavorare a progetti comuni verso la metà degli anni Novanta, esplorando diversi linguaggi come la scultura, la pittura, la fotografia, l’installazione, la performance.
Il ciclo fotografico Kazakhstan. Blue Period rimanda al periodo della storia del loro Paese durante il quale, ottenuta l’indipendenza, il colore blu turchese della nuova bandiera fu adottato come nuovo simbolo nazionale. La serie di fotografie, realizzate viaggiando in tutto il Kazakistan, documentano con ironia come questo colore abbia sostituito il rosso dell’ era sovietica, e costituiscono un insieme omogeneo e poetico caratterizzato da un comune denominatore, il blu, e da un profondo interesse per i dettagli del quotidiano.
La serie di sculture Petrifications illustra come gli oggetti di uso quotidiano possano sfuggire alla distruzione consumistica e divenire “immortali”: un ferro da stiro pietrificato, un cellulare , una lampadina oppure una teiera diventano, grazie al lavoro manuale operato dall’artista, opere d’arte da inserire nel museo del futuro come testimonianze del nostro presente. Nella mentalità centro-asiatica anche l’ oggetto tecnologico viene ironicamente concepito come un dono della natura. E non è ancora chiaro - affermano gli artisti , "se è l’uomo a consumare il prodotto o il prodotto a consumare l’ uomo".
Yelena Vorobyeva (1959) e Viktor Vorobyev (1959) vivono e lavorano ad Alma-Ata ( Kazakhstan ).
Principali mostre selezionate dal 2002 :
2009: Making Interstices, Central Asia pavilion, 53. International art exhibition, Venice Biennial, Italy
Translation, Queens Museum of Art, New York, USA
2008: + 007, NCCA, Moscow, Russia
Tracing Roads Trough Central Asia, YBCA, San Francisco, USA
Unrealized Projects, Stuttgarter Kunstverein, Stuttgart, Germany
Nos realites, Le Quartier, Centre d”art contemporain de Quimper, France
2007:The Paradox of Polarity: contemporary art from Central Asia, Bose Pacia Gallery, New York,USA
Return of the Memory. New Art from Russia. KUMU Art Museum, Tallinn, Estonia
Progressive Nostalgia. Contemporary Art from the Former USSSR. Centro per l’ Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato Italy
2006: Zones Of Contact, 15 biennale contemporary art of Sydney, Australia
2005: Art From Central Asia : a Contemporary Archive, Central Asia, pavilion, 51. International art exhibition Venice Biennial, Italy
2004: From Red Star To Blue Dome, in the frame Islamic Worlds, IFA gallery, Berlin, Germany
2003: III International Biennial of Graphics Art, Novosibirsk, Russia
2002: No Mad’s Land, House of World Cultures, Berlin, Germany
Immagine: Kazakhstan. Blue Period # 11, 2002 – 2005
Inaugurazione giovedi 12 Novembre 2009 alle ore 18.30
Galleria Impronte contemporary art
via Montevideo, 11, Milano
Martedì - Sabato ore 15.00 - 19.00, mattina su appuntamento
ingresso libero