Un percorso d'arte tra tradizione e contemporaneita' dei Fratelli Scuotto. 27 installazioni permettono di percorrere le molteplici sfaccettature e i diversi orientamenti della tradizione partenopea di artigianato presepiale che, nonostante radici secolari si evolve costantemente nel confronto con la realta' artistica e sociale contemporanea.
Si inaugurerà Mercoledi 18 Novembre 2009 negli spazi del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore a Napoli la mostra d'arte "Tradizione in azione – Un percorso d'arte tra tradizione e contemporaneità" dei Fratelli Scuotto, ideatori e creatori della bottega "La Scarabattola" e dell'Associazione culturale EsseArte.
Ventisette installazioni permetteranno di percorrere, come in un viaggio secolare ed indefinito, le molteplici sfaccettature e i diversi orientamenti di una tradizione, come quella partenopea di artigianato presepiale, che nonostante radici secolari, può continuare ad evolvere verso strade incontaminate grazie ad un costante confronto con la realtà artistica e sociale contemporanea.
Cosa suggerisce, infatti, la parola tradizione? Staticità, dinamismo, contemplazione, evoluzione?
È dal 1996 che i Fratelli Scuotto provano a dare risposte a questi interrogativi grazie ad un rispettoso, lungimirante ed ironico lavoro sull'arte presepiale.
Il Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore, cuore pulsante del centro storico napoletano, diventa così la scenografia ideale per accogliere ed esaltare un'antologia delle opere d'arte più rappresentative di un percorso artistico che da 13 anni si raffronta con uno studio attento e illuminante del passato, riuscendo ad esprimere lavori di eccezionale modernità.
Gli spazi del Chiostro e della Sala Capitolare interagiscono suggestivamente con le opere esposte. Come per i "Demoni", derisi nei loro aspetti più malvagi e resi innocui. O come per "Il Grande Capitone su Meridiana" che ricorda rituali antichi per esorcizzare le paure dell'inverno.
Ed ancora i Fratelli Scuotto, "originali eredi della Transavanguardia" secondo Luca Beatrice, responsabile del Padiglione Italia della Biennale di Venezia, plasmano contenuti antichi in forme contemporanee, facendo anche convivere opposti come sacro e profano o come la luce del Bambino che nasce e la "dark side of the moon" della "Luna nel Pozzo". Pulcinella è in scena come ortodossa maschera di napoletanità e come emblema del cambiamento, circondato inoltre da schiere d'uova e teschi di rimando ai nostri ossari e a rappresentazioni artistiche di recente memoria cittadina. E poi il riflesso, quello del pozzo vero e splendido del cortile di San Lorenzo che trova una sua eco in miniatura nell'opera "Maria 'a Manilonga", che rapisce i bambini imprudenti. Ancora il riflesso, sacro questa volta, che completa la figura del "Cristo allo specchio" cercando di rappresentarne l'intangibilità dello spirito, la parte divina.
A dare il benvenuto agli ospiti della serata inaugurale (ore 20.00) sarà il giornalista Luciano Scateni, autore, tra l'altro, di uno speciale racconto scritto in occasione della mostra.
La serata vedrà la partecipazione di vari artisti, tra cui Marcello Colasurdo e i Damadakà. Gli invitati saranno, inoltre, allietati dalle degustazioni di vini preparate dagli esperti sommelier del Gambero Rosso e dalle specialità delle "eccellenze" gastronomiche del Centro Storico partenopeo grazie all'operato del Consorzio Centro Antico che riunisce la pizzeria Sorbillo, la cioccolateria Gay Odin, il tarallificio Leopoldo, la pasticceria Scaturchio e il ristorante La stanza del Gusto.
La mostra "Tradizione in Azione" si inserisce nel nuovo percorso gestionale del Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore. Promuovere il patrimonio storico, artistico e archeologico della struttura, ma anche imprimere alla stessa una nuova identità: San Lorenzo sarà sempre più un luogo in cui celebrare la commistione tra passato, presente e futuro, in cui si fondono vecchie e nuove forme di arte e si esaltano contemporaneamente tradizione e modernità in un legame unico.
"La Scarabattola" e i Fratelli Scuotto
ll laboratorio di artigianato artistico "La Scarabattola" nasce nel marzo del 1996 da un’idea dei fratelli Salvatore e Raffaele Scuotto. A loro si aggiungeranno gli altri fratelli Emanuele, Susy e Anna. Il nome "La Scarabattola" ha un chiaro riferimento alle scatole o mobiletti in legno e vetro contenenti nel proprio interno la scena della Natività che dal Settecento arredano le case dei napoletani. All’interno di questi preziosi scrigni si organizzava un impianto scenografico in cui erano disposti i personaggi principali legati alla nascita del Cristo.
La bottega vanta da subito commissioni di prestigio e mostre in Italia e all'estero. Il Laboratorio ha anche avuto il pregio di aver "musealizzato" una Natività nella cittadina provenzale di Frontignan. Sempre in Francia, a Pèzenas, è esposto un presepe completo realizzato per un consorzio di artigiani locali.
Nel 2001, "La Scarabattola" diventa fornitore ufficiale della Casa Reale di Spagna, con la realizzazione di 147 figure presepiali che arricchiscono la prestigiosa collezione presente al Palazzo Reale di Madrid. Per il museo dedicato al grande attore partenopeo Totò, i fratelli Scuotto hanno, inoltre, realizzato un busto in bronzo che raffigura lo stesso artista.
Marcello Colasurdo è da circa trent'anni sulla scena della musica tradizionale campana. Da sempre ha coniugato l'attività artistica con quella operaia, essendo un ex operaio dell'Alenia. Ha fatto parte del gruppo operaio "E Zezi" di Pomigliano d'Arco per 18 anni, divenendone la voce nonché l'emblema.
Ha collaborato con vari artisti tra i quali gli Alma Megretta, Daniele Sepe, 99 Posse, N.C.C.P., partecipando a numerosi concerti dal vivo.
Impegnato come attore del cinema, ha lavorato con Federico Fellini, Salvatore Piscicelli,, Antonietta De Lillo, Antonio Capuano, e come attore di Teatro con Mario Martone, Laura Angiulli, e Giorgio Presburger.
Marcello Colasurdo è attore che si è formato come autodidatta, non avendo frequentato alcuna scuola o accademia di recitazione.
http://www.marcellocolasurdo.it
I Damadakà
Vincitore del festival europeo di musica tradizionale "Eurofolk 2006" in Spagna, Damadakà è un gruppo di musica e di ricerca sulla tradizione orale del Sud Italia, in particolare della Campania.
La sua formazione proviene direttamente dagli anziani, portatori della tradizione, con cui il gruppo ha appreso le differenti forme di suono, canto e danza durante le feste rituali tradizionali.
Oltre al repertorio campano, Damadak・propone anche altre forme della cultura e della tradizione orale del Sud Italia, come le tarantelle (Lazio, Puglia, Calabria, Abbruzzo, Sicilia) i racconti e i canti polivocali.
Gli strumenti tradizionali, l'uso polifonico delle voci, l'aspetto polivalente dei musicisti trasformano il concerto in spettacolo, dove per un momento lo spettatore vive allo stesso tempo lo spirito della festa e della devozione.
http://www.damadaka.it
Ufficio stampa
Fiorella Taddeo fiorella.taddeo@gmail.com
Inaugurazione Mercoledì 18 Novembre ore 20.00
Complesso Monumentale di San Lorenzo Maggiore
via dei Tribunali, 316 Napoli