Spazio78 (Cassarate)
Lugano
via delle Scuole, 18
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Il fil rouge del colore
dal 24/11/2009 al 30/11/2009
15-19

Segnalato da

Spazio 78



 
calendario eventi  :: 




24/11/2009

Il fil rouge del colore

Spazio78 (Cassarate), Lugano

Seconda edizione con le opere di Sigrid Bicca-Berber, Margaret Perucconi, Aymone Poletti e Paola Rezzonico. 4 diverse espressioni, riportate su tela, carta e ceramica attraverso i gesti colorati di un discorso sempre in evoluzione.


comunicato stampa

I colori che noi amiamo non sono solo un semplice fattore estetico. I colori che noi vediamo non sono solo lunghezza d’onda e percezione.
I colori sono molto di più: racchiudono in loro forza, pensiero ed emozione.

Sono la grammatica che ci permette di capire la ricerca interiore di un artista, della sua pennellata, del suo gesto, del suo lavoro.
Per il secondo anno consecutivo, la galleria d’arte “spazio78” in via delle scuole 18 a Lugano-Cassarate rinnova l’invito ad una riflessione cromatica più profonda, filo conduttore delle opere di quattro artiste innovatrici e complementari fra loro. Questa nuova mostra collettiva offre al pubblico un ricco itinerario fra le svariate interpretazioni della paletta cromatica. Come fosse una danza in simbiosi con colori e forme in esposizione, ci si sposterà fra opere di Sigrid Bicca-Berber, Margaret Perucconi, Aymone Poletti e Paola Rezzonico. Quattro artiste dalla ricerca espressiva profonda, quattro diversi tipi di linguaggio estetico, riportati su tela, carta e ceramica attraverso i gesti colorati di un discorso sempre in evoluzione.

BIOGRAFIA DELLE ARTISTE:
- Sigrid Bicca–Berber nasce a Monaco di Baviera. La sua giovanile passione per la raffigurazione la porta a formarsi quale disegnatrice di moda e a frequentare nel contempo l'Accademia di Belle Arti. Nel 1967 si reca a Londra, dove lavora come assistente della nota disegnatrice su tessile, Pat Obek. Nel 1970 scopre la sua passione per la ceramica frequentando corsi e lavorando con ceramisti a Ginevra. Nel 1973 si trasferisce con la famiglia a Pura dove, nel 1986, apre il suo primo atelier. Ha inoltre inizio in quegli anni la sua attività di insegnante sia nell'ambito di corsi per adulti sia con gruppi di bambini. Scopre in seguito il Raku, antica tecnica di ceramica giapponese risalente al XVI secolo, strettamente legata alla filosofia Zen e in particolare alla cerimonia del tè. Raku significa “gioia nel piacere di creare”.

La freschezza dei lavori di Sigrid Bicca-Berber si traduce in una danza coinvolgente di forme e colori, di acquarelli, di tempere, tecniche miste, collages e ceramiche. Un ballo che con il suo ritmo cromatico lega i lavori delle altre artiste presenti in questa mostra collettiva. Sigrid trasmette gioia in quello che crea. E questa gioia diventa dialogo con lo spettatore. Ritroviamo l’equilibrio delle forme (grande passione di Calder e Mirò), ammiriamo l’estrosità dei temi e la ricerca importante nella rappresentazione espressiva che disegna il percorso espositivo e guida lo spettatore nelle diverse sale della galleria.

- Margaret Perucconi-Würgler è nata nel 1940 a Soletta.
Trascorsa la sua infanzia nella Svizzera tedesca, nel 1957 si trasferisce con la famiglia in Ticino. Vive a Morcote, poi a Ruvigliana ed infine, a partire dal 1963a Iseo, nel Malcantone, dove tuttora risiede. Sviluppa fin da piccola uno spiccato senso artistico che le consente di vincere anche vari concorsi di pittura. Verso la fine degli anni ‘50 scopre la pittura ad olio che dà ulteriori impulsi al suo modo di esprimersi. In questo periodo conosce alcuni dei più validi artisti ticinesi (Carlo Cotti, Nag Arnoldi, Gianni Metalli), che la aiutano ad organizzare la prima esposizione dei suoi dipinti, alla quale seguono negli anni successivi regolari esposizioni personali e collettive in Svizzera e in Germania. Numerosi soggiorni di studio nei più importanti centri culturali del mondo (Parigi, Roma, Londra, Amsterdam e New York), le consentono di rimanere sempre aggiornata e stimolata. Dal 1992 è membro attivo di Visarte.

Le opere di Margaret Perucconi sono rappresentazioni di ricordi di viaggio. Quasi fossero “carnets de voyage”, i suoi dipinti ad olio si rivolgono allo spettatore attraverso un approccio intimo portatore di emozioni, di colori e impressioni scaturite dalla memoria di esperienze passate in luoghi lontani. La memoria, volta a una assimilazione, alla ritenzione e al richiamo di informazioni apprese durante l'esperienza è un elemento che riconduce a un tragitto (sia interiore, sia visto come espressione di manifestazione esteriore). Le sue sono rappresentazioni delicate, quasi fossero appunti di percorsi interiori, diari intimi di periodi di vita sempre presenti sulla tela. Le opere di Margaret sono immagini profonde che rappresentano la ricerca di se stessi, con la relativa confortante scoperta di un messaggio nascosto, antitesi di un mondo reale nel quale i riferimenti si fanno sempre più volubili e impercettibili.

- Aymone Poletti è nata nel 1978 a Lugano-Sorengo.
Ha studiato a Mendrisio dove si è diplomata all’ Accademia di Architettura e dove ha potuto seguire le lezioni d’arte tenute da Harald Szeemann. Attualmente sta studiando Arts Management alla ZHAW di Winterthur con specializzazione personale in arte visiva contemporanea. Vive e lavora a Lugano. Da sempre portata alla pittura e ad ogni forma d’espressione artistica, Aymone Poletti ha seguito durante dieci anni la formazione pittorica presso l’artista Antonella Gabrielli (Caslano). A partire dal 2006 si è perfezionata nel campo dell’espressività spaziale con l’artista-orafa Ruth Gundacker (Berna). Ha approfondito le sue conoscenze in incisione grazie al sostegno degli artisti Ro Milan (Chiasso) e Manlio Monti (Locarno) e, dal 2007, collabora regolarmente con la compagnia teatrale Antonin Artaud di Lugano.

I colori sono gli elementi fondamentali del sistema delle arti visive. Allo stesso tempo sono la materia prima per la creazione artistica.
Aymone Poletti si nutre di questa forza cromatica per esprimere la personale visione post-moderna del nostro mondo. Gli elementi, a tratti impressionisti, architettonici, o visionari di una metropoli futurista e decadente, vengono mescolati e riversati su tela per dare all’osservatore una nuova impressione dell’ambiente che lo circonda. Paesaggi fragili e impalpabili, vedute chimeriche… queste proiezioni sono rappresentazioni oniriche che ci offrono uno spazio nuovo di contemplazione urbana, di visioni effimere, di città in continuo mutamento e di tutto un microcosmo in perenne, irrefrenabile trasformazione.

- Paola Rezzonico è grafica, pittrice e fotografa ed è nata nel 1963.
Dopo la Scuola cantonale di Belle Arti a Sion, si forma alla Scuola d’Arte del BES dell’Università di Berna. In seguito, intraprende un grande percorso di ricerche espressive, con studi in serigrafia, tipografia, fotografia, grafica, senso del colore e dello stile, che la portano ad esporre regolarmente dal 1985 sia in Svizzera romanda sia in Ticino.

I lavori di Paola Rezzonico sono finestre aperte sull’infinito, spazi meditativi in cui farsi cullare; sono rappresentazioni di forme e gesti che riescono a toccare il nostro inconscio. La sua pittura a strati, i suoi collages, le incisioni e la forza del colore, così vivo grazie alla tecnica della pittura mescolata a cera d’api, sono lo strumento che ci mette in comunicazione con le nostre visioni del non rappresentato e la nostra poesia interiore. Il tratto forte di Paola Rezzonico, il suo gesto e l’espressione della forma si rivelano come un narratore del tempo, dell’attimo fuggente fissato per sempre sulla carta.

Immagine: Aymone Poletti "Il sogno di Turner" - cm 60 x 72 - TM e collage su tela - 2009

Inaugurazione 25 novembre ore 18

Spazio 78
via delle scuole 18 - Lugano-Cassarate
Orari: 15-19
Ingresso libero

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